Carissimi amici e amiche certo che tutti
ricorderete Illario amico di mio fratello
Tiziano che ha lobby di scrivere racconti
e barzellette di vario tipo eccone qualcuna.
STORIELLE
E BARZELLETTE 1°
1.
Lungo la salita della chiesa del paese un ragazzo sta trainando con
fatica un carretto carico di assi da lavoro. Un signore, impietosito
per lo sforzo dell’adolescente, si ferma, abbandona la bicicletta
al lato della strada ed aiuta a spingere il carico finché la strada
non si spiana. Il giovane, riconoscente, si dilunga in mille
ringraziamenti. A questo punto l’uomo commenta: «Perché
non chiedi al tuo datore di lavoro di mettere nel carro una quantità
minore di materiale?».
Ed il giovane: «Sa,
quando manifesto questo mio desiderio, il padrone mi risponde sempre:
va’ là, va’ là … che par la strada te troverà sempre qualche
“mona” che te aiuta!».
2.
Il guardiapesca controlla quante trote ha un pescatore nella nassa e
se risultano conformi al regolamento della società di pesca di cui è
socio.
Poi,
aiutandosi con un piede, apre un giornale piegato, steso a terra e
così scopre altri tre grossi pesci. La guardia, ironicamente,
chiede: «Allora
… e questi?».
Ed il pescatore: «Ma
lei .. crede a tutto quello che c’è nel giornale?».
3.
Due amici si ritrovano ed uno rimprovera l’altro: «Sai,
mi avevi promesso che saresti venuto a trovarmi a casa mia, ma finora
non ti ho ancora visto!».
L’amico cerca di scusarsi: «Hai
ragione, mi
dispiace, ma ho dimenticato dove abiti».
«Niente
di più facile!»,
incalza l’altro. «Prosegui
dritto per questa strada per circa 800 metri; quando troverai la
piazza con la fontana, noterai sulla destra un condominio color
marrone; entra nella galleria, prosegui fino alla scritta scala B.
Con il gomito destro premi il campanello con il mio nome ed entra in
ascensore; con il gomito sinistro premi il tasto del secondo piano.
Quando arriverai io ti avrò già aperto la porta dell’appartamento,
con il ginocchio spingerai l’uscio ed entrerai. Facilissimo vero?».
L’altro rimane un po’ perplesso e gli risponde: «Non
ho capito perché devo eseguire tutte queste manovre con i gomiti e
le ginocchia …».
E l’amico, di rimando: «Scusami
… non vorrai venire a trovarmi con …le mani in mano?».
4.
Il sergente sta valutando il grado di istruzione delle reclute. Con
l’indice indica un soldato e gli grida: «Tu!».
Di corsa egli esce dal plotone schierato e si presenta: «Alpino
tal dei tali, …».
Poi il
sottoufficiale gli chiede: «Che
cos’è questa?».
Un po’ titubante, il milite risponde: «La
bandiera!».
E l’altro continua con le domande: «Che
cos’è la bandiera? Ma tu lo sai cosa rappresenta la bandiera,
vero?».
Il soldato se ne sta zitto. Il graduato inizia a perdere la pazienza:
«La
bandiera rappresenta la Patria e perciò va amata, rispettata e
difesa come tua madre!».
E poi, con voce seccata e perentoria gli grida: «Vai
al posto!».
Fa
cenno ad un’altra recluta e ripete la domanda: «Che
cosa rappresenta per te questa?».
Ed il militare: Mia “jeia!”. Spazientito il sottufficiale:
«Coooosaaaaa…?».
«E
sì, sergente … Prima ha detto che era la madre di Toni, Toni è
mio cugino ed allora ea la è me “jeia”!».
5.
Due alpini, terminata l’adunata, trovando tutti gli esercizi
pubblici colmi di una ressa indescrivibile, si siedono sui gradini di
una chiesa. Il “vecio” mette in mano al “bocia”10 euro.
Il
“bocia” preleva pure lui dal proprio portafoglio 10 euro e si
incammina verso un supermercato. Dopo circa un quarto d’ora, eccolo
di ritorno. L’alpino “vecio” gli chiede: «Che
cosa hai preso?».
E
l’altro: «Sai
… sono andato alla liscia, ho preso 19,50 euro di vino e 50
centesimi di pane.
«E
adesso? Che cosa ne facciamo di tutto quel pane?»,
fu la risposta.
6.
Due amici si incontrano. Uno non vuole sentire ragioni: «Da
tanto tempo mi avevi promesso di venire a cena da me. Questa sera non
mi scappi, conoscerai mia moglie e potrai gustare i manicaretti che
solo lei sa preparare!».
Detto
e fatto, si avviano. Dopo le presentazioni, la moglie prende da parte
il marito e lo apostrofa: «Sei
diventato matto? Oggi è il 26 del mese ed in frigorifero ho un
semplice brodino. Cosa gli do’ da mangiare a questo ospite?».
Il
marito, dopo averci pensato un momento, replica: «Guarda,
facciamo così: Tu, ad un certo punto, con gran fracasso, rovesci un
tegame. Poi ti presenti in lacrime in sala da pranzo piagnucolando
che hai rovesciato l’arrosto. A questo punto faremo lo stesso la
nostra figura: spiacenti e compunti mangeremo la minestrina!».
Mentre
sono seduti a tavola aspettando la cena, il padrone di casa confida
all’amico: «Sai
… mia moglie è preoccupata per la prima portata: il brodo per la
minestra non è eccezionale, ma in compenso ha in serbo un buon
arrosto che sicuramente ti piacerà!
Non
aveva ancora finito di parlare che dalla cucina si udì un gran
rumore di pentole rovesciate, poi un gran silenzio. Il marito,
fingendosi quasi furente, impreca: «Disgraziata!
Hai rovesciato l’arrosto?».
La moglie, compunta, risponde: «Magari!
Ho … rovesciato il brodo!».
7.
Due cannibali, padre e figlio, camminano lungo una spiaggia. Il
giovane, vedendo una donna in bikini, chiede al padre: «Ho
fame … non si potrebbe approfittare di questa occasione?».
Il genitore cerca una scusa: «Sai
… non vedi quanto è grassa … Con questo caldo, poi, non faremmo
neppure in tempo a consumarla tutta!».
Un centinaio di metri più avanti, stessa scena, stessa domanda. Il
padre, però, questa volta risponde: «Non
vedi quanto è magra e secca? Certamente non è nemmeno gustosa …
lasciamo perdere!».
Al
terzo avvistamento incrociano una ragazza ben tornita, né magra né
grassa, insomma … ottimale. Il babbo è in imbarazzo, non sa come
rispondere, ma alla fine ha un lampo di genio: «Vedi,
figlio mio … andiamo a casa., mangiamo tua madre e questa … la
teniamo!».
8.
Il Papa, un vescovo ed un sacerdote noleggiano un aereo e si
presentano alle porte del Paradiso. Vogliono conferire con il
Padreterno circa le nuove regole del cristianesimo. Il Papa chiede
udienza e San Pietro gli risponde: «Il
Signore le fa sapere di essere tanto occupato da non poter ricevere
nessuno!».
Costernati per il rifiuto propongono al pilota dell’aereo di
provare lui a farsi ricevere per capire il motivo di tale
atteggiamento.
Il
Signore Iddio lo riceve subito e gli chiede: «Che
cosa
desideri?».
Ed il pilota: «Io
proprio niente, ma vorrei sapere perché non ha voluto ricevere
questi personaggi!».
E Dio: «Ti
hanno pagato il viaggio?».
Il pilota: «Non
ancora, ma … lo pagheranno!».
E Dio, allargando le braccia: «Credere
a questi … mah …! Sono 2000 anni che i va a schei par mi, ma mi
no ho mai vist un euro!».
9.
Un avvocato, dopo la sua requisitoria, riesce a far assolvere con
formula piena il suo cliente dall’accusa di aver rubato una
macchina. Mentre escono insieme dal tribunale il giurista chiede al
suo assistito: «Dimmi
la verità … l’automobile l’avevi rubata veramente?».
E l’altro risponde: «Prima
della sua arringa ne ero sicuro, ma ora … ne dubito fortemente!».
10.
Nel medio Evo sta per essere eseguita l’esecuzione di un
condannato. Tutto è pronto. Il recluso ha già salito le scale del
palco quando arriva un messo a cavallo gridando: «Alt!
Alt! E’arrivata ora la grazia! Liberate il prigioniero!».
Detto e fatto, l’uomo viene rilasciato. Appena liberato scende le
scale dal soppalco e, mentre sta cercando di andare per i fatti suoi,
arriva un nuovo cavaliere con un editto in mano e che urla: «Avete
sbagliato! La grazia è per il secondo carcerato!».
L’uomo, seccato, manifesta cosi il suo disappunto: «E
adesso? Devo … rifare le scale?».
Illario
Spero che vi abbiate fatto qualche piccola risata,
se è così mi riservo di farvi vedere delle altre.
Un caro e affettuoso saluto a tutti il vostro amico.