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sabato 24 settembre 2016

ANCORA UN RACCONTO DI VECCHIE EMIGRAZIONI

VEDENDO CHE AMATE LEGGERE LE STORIE DELL'EMIGRAZIONE ECCONE UNA BELLA.
Cari amici e care amiche, eccomi nuovamente per raccontarvi una storia, questa volta vi voglio parlare dei Viecelli cioè le famiglia di mia mamma. La famiglia Viecelli è originaria della provincia di Belluno, precisamente da Fonzaso un piccolo comune vicino Feltre il nome è Vieceli cioè con un, l,  fu che al comune di Giavera del montello gli hanno aggiunto un, l.
Veniamo alla vera storia, ritorniamo indietro nel 1888 un giovane
parti da Fonzaso e si trasferì nel Montello precisamente ha Santi Angeli un paese del comune di Giavera del montello con la giovane maglie cioè i miei nonni.
Una terra molto dura ma con la buona volontà da coltivatori la vita incomincia,  nel 1890 nacque il primo figlio e lo chiamarono luigi, nel 1892 il secondo figlio e lo chiamarono Angelo, nel 1895 la prima femmina e la chiamarono Angelina, poi nel 1898 mia mamma che la chiamarono Maria, nel 1900 nacque il più giovane e la chiamarono Giuseppe.
La vita Era dura e la terra non bastava per sfamare 5 figli, poi arrivò la sfortuna nel 1904 morì la giovane mamma e i cinque figli rimasero orfani. erano momenti drammatici mia mamma mi raccontava della cose inverosimili, ci è voluto un coraggio direi disumano ma necessario, mio nonno decise di emigrare verso gli Stati Uniti, in quei tempi nello Stato Dell'Illinois, con capitale Chicago, cercavano operai per le grandi miniere di carbone. 
(Foto scaricate dal web)
vivevano in queste baracche molto l'ontani de centri abitati


Fu così nel 1906 che si imbarcò lasciando un giovane 16 anni una famiglia cioè i 2 fratelli e le due sorelle. Li lavorò con molti sacrifici che gli permisero di mandare in Italia il denaro per i figli che ha loro volta lavoravano la terra per vivere, Luigi il più vecchio era uno inquieto, voleva anche lui andare in America, e supplicava il papà di chiamare anche lui, che cosi avrebbero potuto guadagnare di più e ritornare in Italia con tutto quello che avevano guadagnato e poi restarci e vivere tranquilli. 

fu così che nel 1911, parti  per l'America.
Arrivato così in America, vedendo come vivevano, subito disse che lui non sarebbe mai andato ha lavorare in miniera. 
Andò ha Chicago e fece l'auto trasportatore, in quei tempi erano cercati chi avevo coraggio per trasportare alcolici, erano i momenti del proibizionismo dell'alcol.
Mio nonno nel 1920 ritorno in Italia e si risposo ma non ebbi figli.
Tutto quanto che io scrivo ora, ricordo ora chiarissimo che la mamma alla sera con noi figli tutti in torno il camino ci raccontava questo di come era stata la sua vita, e di quello che sapeva nelle lettere che arrivavano dall'America, era negli anni 35-40.

Continuo, intanto Luigi ha Chicago continuava il suo lavoro e mandava del denaro in Italia.  2 volte all'anno arrivavano dei grandi pacchi con dentro parecchi tipi di vestiti da donna.
Come vedete questa foto, questi vestiti arrivarono circa nel 1946 appena dopo finita la guerra mondiale iniziò nuovamente ad arrivare i pacchi di vestiti, ma non solo vestiti di cerimonia ma anche roba molto utile stoffe e tanto altro.

Tutti abbiamo sentito parlare della grande caduta dell'economia del 1929 in tutto il mondo, ma di più di tutti gli Stati Uniti.
Fu così, mio zio Luigi si inventò un nuovo lavoro, erano i tempi della ripresa e il governo americano aveva aumentato le pensioni, e cercava in tutti i modi per lanciare l'economia. 
Le nuove auto in America. Le fabbriche lavoravano molto e cosi lui fece il venditore di auto in un anno inaugurò la prima autorimessa e poi la seconda e così via, poi con il commercio.

Come mi diceva mio zio del gasoline, cioè la benzina mise tanti distributori, e fece molta fortuna, immaginate che nel 1935
venne in Italia con la propria auto e si fermò per 2 mesi, portava in giro mio nonno Giuseppe per farlo divertire, mia mamma sorridendo divertita ci diceva, che aveva fatto montare nell'auto una tromba ha soffietto per in nonno, lui si divertiva ha suonare quando vedeva qualcuno nelle strada, io ho solo dei vaghi ricordi di quei tempi, la mamma raccontava che poi parti in fretta
perché era successo qualcosa di grave era stato dato ha fuoco una delle tante autorimesse che aveva creato era uno che ci sapeva fare. 

Ora arrivo al mio viaggio per conoscere i parenti di Chicago.
Era ogni anno quando andavo in vacanza a casa, la mamma mi diceva, che dall'America non aveva sempre notizie dello zio e era preoccupata, fu cosi che io e la Danila nel 1981 decidemmo di fare
un viaggio, si sarebbe andati prima in Canada ha Toronto e da li ha Windsor che dista 500 km, poi da Windsor ha Chicago circa 500 Km ancora tutto andò per il meglio, qui sotto ci sono le foto che documentano quel viaggio veramente bello e pieno di emozioni.

Parlando dei parenti di Windsor, fu dopo la guerra che mio zio Giuseppe desiderava andare in America, con tutta la sua famiglia due femmina e tre maschi, ma in quel periodo non era possibile avere dei visti per gli Stati Uniti.  Mio zio Luigi pensò di farli venire in Canada precisamente ha Windsor che confina con gli Stati Uniti, e ha solo 500 km da Chicago, così nel 1948 tutta la famiglia del zio Giuseppe partì per il Canada, dove tuttora vivono, il zio morì nel 1991, sulle foto ce pure lo zio e gli altri figli e figlie.
Nel Montello ha Santi Angeli rimase Angelo il secondo dei maschi, i suoi 3 femmine e 4 maschi, nel 1950 6 figli emigrarono a Milano,
solo un cugino vive tuttora nel Montello, Angelo morì nel 1975.

 Le foto sottostante le ho fatte da questo vecchio albun
Questa foto documenta una piccola pausa ha un McDonald's.
L'auto che vedete mi è stata data dal fratello Lino di Danila  cosi da Toronto fino Windsor con la sua auto e poi con una auto di un cugino
Qui soprastante una sosta fra Toronto e Windsor 500 Km circa 
 cugini e mio zio il più giovane dei Viecelli
sottostante un mio cugino e la moglie scozzese
loro due ci hanno portato ha Chicago dal vecchio zio
sulla sinistra fratello e sorella, alla destra sorella e marito
Soprastante sempre cugini di Windsor

ecco mio zio 91 anni Luigi che parla l'inglese e si ricorda il dialetto veneto ci ha fatto rabbrividire sentendo tutto quello che aveva vissuto, ma lui diceva che era stato fortunato e che il suo carattere forte e risoluto gli aveva fatto superare tante cose impossibili, non potete immaginare le nostre emozioni abbracciando i miei cugini americani che non capivano una parola di italiano, per fortuna che noi avevamo portato nostra figlia Manuela che lei parlava l'inglese.
come interprete con i diversi cugini ci pensava mia figlia Manuela
le foto ricordo di allora fatte con le prime polaroid 
questi ricordi indelebili non si cancelleranno ma. mio zio morì ha 101 anni

spero che anche questo racconto che ho vissuto 35 anni fa, sia stato
di vostro gradimento. Ora vi saluto con un abbraccio forte forte,
augurandovi una buona domenicca.
Dal sempre vostro e affezionato amico.
Tomaso

sabato 17 settembre 2016

PER VOI TUTTI UN TUFFO NEL PASSATO

Carissimi amici e amiche, ripeto un vecchio post che parla di storia.

Carissimi amici e amiche.
Oggi vi voglio portare con me nel passato,
queste sono le foto che vi voglio presentare
qui ce un po di cronologia di quanto io abbia
vissuto durante la mia vita, con alti e bassi...
Ma tutto se è risolto con molta soddisfazione.
Inizio con presentarvi la grande famiglia della
mia dolce metà questa foto è stata fatta nel 1934
cioè l'anno che è nata Danila lei in questa foto
è la più piccola neonata in braccio della mamma,
questi due sono i miei genitori foto del 1921
Questa è la prima foto della mia famiglia
fatta nel 1944 credo che non sia necessario
dirvi quale sono io, naturalmente il più bello:)
I miei genitori, il papà faceva 90 anno
Scuola di sartoria all'aperto 1938 Sernaglia
Toelette all'aperto di Manuela a Sernaglia
dalla nonna 1960
Cortina D'Ampezzo dopo le olimpiadi 
del 1060 Tiziano Danila  
e la sorella Zita e Manuela
Un vecchio mestiere  di impagliare sedie
questo è mio cognato Santo,

Tiziano il giorno del mio matrimonio 1957
Mia sorella Santina, Suor Tiziana
nell'anno del noviziato 1947
Le 4 sorelle Breda, Danila, Zita, Mira, Adua
E i nipoti, Milano Pioltello 1962
una rara foto della visita ha Zurigo dei 
miei genitori 1962
Qui i miei 16 anni
 Chi di voi ha avuto i bachi da seta conoscerà
sicuramente che stanno facendo vedere la raccolta
dei bozzoli di seta per poi pulirli.
La foto fa vedere la famiglia  della Danila
quando aveva 14 anni, lei è al centri in piedi
Pure questa foto noterete che stanno pulendo i 
bozzoli per poi portarli alla filanda,
la Danila è segnata con la freccia.
Questa foto ci vede in un passeggiata sul monte 
Cesen sopra Valdobbiadene.
Qui siamo al battesimo di mia figlia Manuela
Qui siamo al battesimo di mio figlio
Notale queste macchine, noterete che
hanno la stessa targa, sapete qui in Svizzera,
il numero segue il padrone una volta 
avuto una macchina il numero seguirà
sempre il padrone, tanto è vero che io
oggi sulla Citroen C3 ho sempre la stessa
Targa cioè ZH 136891

Noterete anche in queste due ultime macchine
che io ho avuto il numero è lo stesso
 solo nella C3 lo ho fatto fare 
rettangolare perché è più adatto

Qui una passeggiata lungo il Limmatt nel 1962
quell'inverno rigidissimo che ghiacciò anche 
il lago di Zurigo una data storica
Qui vedete mio figlio che incomincia ha radersi!
Ma mi sembra un po troppo presto!!!
Qui credo che tutti conoscete questi personaggi,
la consegna ha mia figlia Manuela di un disco
doro vinto in un concorso dei Queen.

Sperando che abbiate gradito questo post con
un tuffo nel mio passato con queste foto che 
mi rimarranno  sempre nel mio cuore...
Augurandovi un buon fine settimana,
un abbraccio ha tutti dal vostro 
sempre affezionato amico 
Tomaso 

CANADA I TRE FRATELLI DELLA DANILA

Carissimi amici e amiche credo che dopo avere parlato della mia famiglia sia giusto che vi presenti i tre fratelli della Danila.
Capirete anche il perché siamo stati parecchie volte in Canada.

Nel 1955 Lino Breda nato a Falzè di Piave emigro in Canada  fu una decisione molto dolorosa dopo la morte del padre da un infarto la famiglia si sgretolò e tutti presero una strada  lui arrivato in Canada prima fece il boscaiolo al nord  poi dopo un anno arrivò a Toronto aveva guadagnato abbastanza per rimpatriare ma volle restare per provare a se stesso che il Canada è grande e lui con la sua passione da macellaio imparato da suo padre apri una macelleria e diede il nome Piave, la vita incominciava dare i suoi frutti così chiamò la sua fidanzata e si sposarono due anni dopo.

Intanto la fortuna lo assesti e dopo una macelleria divennero due, nel 1957 chiamo il fratello Gildo 1923 che subito parti per Toronto la cosa diventò molto importante che presero un grande macello e le diede anche nome Piave, dove ogni settimana macellavano centinaia di capi di bestiame, 2 anni dopo il fratello Mario 1921 lo raggiunse  cosi la ditta Piave diventò un grande macello. con degli  camion frigorifero servivano le tante macellerie di Toronto.
Qui sottostante vedete delle foto che io feci delle visite che abbiamo fatto a Toronto.
Ci vorrebbe un libro per raccontare tutti gli eventi avvenuti in tutti questi anni.
Ora i tre fratelli non ci sono più il destino gli a portati via molto presto, prima Mario poi Gildo, 3 anni or sono anche Lino ci ha lasciato.  
Vorrei essere uno scrittore per scrivere tutti gli avvenimenti 
avvenuti ma questo per me è troppo grande, scusate.
Tomaso
 Ecco i tre fratelli Breda segnati con la freccia, 
il piccolo Lino, il medio Gildo, e Mario.
Tutte queste foto sono state fatte nelle
nostri viaggi fatti in America.
Qui sottostante si vede Lino che contento
controlla il suo grande macello

Questa sottostante dove caricavano i camion frigoriferi

Aveva l'obbi di farsi il vino, 
faceva venire l'uva dalla California
non potevano mancare le visite alle cascate di Niagara
la distanza Toronto Niagara circa 150 Km.
visitando un vecchio forte dove spesso gli 
indiani attaccavano le truppe inglese.
Lino e la Danila che prova al bigliardo
questa è prima di partire per gli Stati Uniti e New York
come vedete ora, la grande metropoli  e la grande torre
Spero che anche questo post, che è un documento
dell'emigrazione, di noi italiani sparsi 
ovunque in tutte le nazioni del mondo.
Buon fine settimana cari amici e amiche,
un abbraccio forte dal vostro sempre amico,
Tomaso