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lunedì 30 gennaio 2017

IL BREVE VIAGGO DI NOZZE TANTO PER SORRIDERE

un brutto risveglio, stavo così bene ieri sera che non mi sarei mai aspettato di svegliarmi con 39 di febbre, dunque tutto ciò che era programmato io lo pubblicherò, e poi subito sotto le coperte, e sentiremo il dottore che verrà farmi visita mi dispiace tanto ma vedo che non mi fa bene stare al monitor.
Un abbraccio a tutti e staremo a vedere cosa dirà il dottore.

Tanto per iniziare questo breve sogno guardate questo link

Ora cari amici e amiche il bel sogno continua credo che queste foto parlino da sole













il tavolo era con petali di rosa e di piccoli diamanti
un posto ideale per gli amanti di sci di fondo



Qui sottostante ci sono due piccoli video

con la speranza che si possono vedere bene

Carissimi amici e amiche cerco di fate del mio ,meglio
per poter farvi vedere ciò che abbiamo vissuto un questi giorni.
Sicuro che queste cose non sarà facile poterle ripetere
ma rimarrà sempre nel nostro cuore di avere visto i nostri
figli con le mogli felicissimi!!!
Un abbraccio forte e sentito con tutto il cuore
dal vostro affezionato amico,
Tomaso

venerdì 27 gennaio 2017

TANTO PER CAMBIARE ECCO UNA CERIMONIA DI NOI ALPINI

vi informo che andiamo in Germania, nella foresta nera in un Hotel per festeggiare ancora le nostre nozze di diamante, e ritorneremo lunedì. 
scusate amici e amiche, mi sono dimenticato che
nel mio blog dei premi ce un premio per tutti voi.
http://tomaso-premidatiericevuti.blogspot.ch/

Anche nel 2016 abbiamo ricordato il 4 novembre, prima guerra mondiale.
Qui vedete la chiesa di una cittadina, Winterthur ha circa 20 Km da Zurigo.
Il gruppo festeggiava il 50° della fondazione del gruppo alpini.

Ecco due foto fatte in Hotel appena arrivati



il sacerdote che celebra la messa
la foto ricordo con tutti nel grande altare
 sulla sinistra tutti i gagliardetti dei gruppi presenti
sulla destra il resto degli alpini presenti
non poteva mancare il saluto del nostro bravo presidente della seziona Svizzera

Sperando che anche questo post sia stato di vostro gradimento.
io vi saluto con un forte abbraccio dal vostro affezionato amico
Tomaso

martedì 24 gennaio 2017

È ARRIVATO LE NOZZE DI DIAMANTE EVVIVA EVVIVA

carissimi amici e amiche è arrivato quel giorno!!!


l'inizio 24 gennaio 1957
 24 gennaio 1982 nozze d'argento
24 gennaio 2007 nozze d'oro
oggi, 24 gennaio 2017 nozze di diamante

è ora diamo inizio al brindisi sempre con la speranza di esserci ancora fra cinque anni qui sempre con la stessa allegria






sono un po stordito ma felice vi voglio ringraziare tutti con la speranza di trovarci ancore qui!!!
il vostro sempre affezionato amico,
Tomaso

venerdì 20 gennaio 2017

NON MANCATE AL GIORNO, DELLE NOSTRE NOZZE DI DIAMANTE

CARISSIMI AMICI E AMICHE VI ASPETTO TUTTI IL 24 GENNAIO 2017  BRINDATE CON NOI, EVVIVA GLI SPOSI!   TOMASO E DANILA

mercoledì 18 gennaio 2017

PER I NUOVI ARRIVATI CHE SICURAMENTE NON LO ANNO LETTO

Carissimi amici e amiche, non impressionatevi di cosa parla questo post, in quel periodo la mia salute vacillava parecchio 
erano tempi duri per me ora è solo un ricordo.

Carissimi amici e amiche tanto per non dimenticare
ecco cosa voglio ripubblicare, è un vecchio post.


Buon giorno carissimi amici e amiche oggi ho fatto una riflessione e considero i miei problemi che siano come una falla nel percorso della vita, sicuramente sono certo che la falla sarà riparata e tomaso continuerà. Qualcuno si ricorderà di un post fatto molto tempo FA. Oggi lo voglio rifare, eccolo.
UN SEMPLICE PENSIERO
Buon giorno amici e amiche questa mattina non riuscendo più dormire vi voglio far sentire questo mio semplice pensiero che lo chiamerei "riflessione" 

LE QUATTRO STAGIONI DELLA VITA, 
È COME UNA GRANDE IMBARCAZIONE. 

Si parla sempre della terza età! io classificherei anche la quarta età, La vita si è molto allungata negli ultimi anni. 

Io queste quattro, chiamiamole stagioni, le vedo come una grande imbarcazione, fino ai 25 anni l’imbarcazione è perfetta sicura può affrontare tutte le grandi tempeste, 
nessun ostacolo la ferma, rientra sempre a riva. 

Da 25 fino a 50 anni l’imbarcazione è ancora perfetta con qualche bella modifica si affronta tutte le difficoltà che si presentano, non teme tempeste ne uragani, In quei anni si sogna molto e si spera di arrivare ad un traguardo tanto sognato, e ritorni a riva. 

Da 50 fino a 75 anni l’imbarcazione incomincia ad avere problemi, talvolta anche seri, Incominciano ad aprirsi le prime falle. Tu ancora forte e capace le ripari, per rendere sicura la navigazione per ritornare a riva. 

Dai 75 e oltre….. l’imbarcazione da segni di insicurezza le falle sono sempre più frequenti, La tua tenacia vuol continuare a navigare fai di tutto per riparare quelle falle che purtroppo diventano sempre più frequenti e grandi, stai a galla con molti sforzi, fino a quando una falla non riesci più riparare.
STATE TRANQUILLI TOMASO AVRÀ BISOGNO DI TEMPO PER RIMETTERSI IN FORMA MA DI SICURO RITORNERÀ PIÙ TRANQUILLO NON SO SE CI VORRÀ SETTIMANE OPPURE MESI MA RITORNERÒ.

Un caro saluto con un forte abbraccio dal vostro sempre amico.

Tomaso


domenica 15 gennaio 2017

ALPINI DEL GRUPPO DI ZURIGO CHIUSURA ANNO 2016 PRANZO

Carissimi amici e amiche, come ogni anno noi chiudiamo il resoconto con un pranzo del gruppo, solo il direttivo queste foto vi fanno vedere che siamo allegri e contenti
ecco la vera polenta fatta da un bellunese
 un menu unico polenta e coniglio arrosto con sugo
come vedete siamo una bella compagnia il capo gruppo fa la foto
sulla sinistra ora ce il capo gruppo la cuoca a fatto la foto

Ora vi saluto sperando che anche questo post sia stato gradito,
dal vostro sempre affezionato amico,
Tomaso

mercoledì 11 gennaio 2017

RACCOLTA DELLE MELE NEL MONTELLO DAGLI ZII 1943

carissimi amici e amiche, ripensandoci credo che vi faro
nuovamente vedere questi miei racconti vissuti!!!

questo sarà l'ultimo dei miei racconti per il momento,
 ora sta arrivando altri post vari.

Ritorno sui miei ricordi del passato.

Siamo in piena seconda guerra mondiale, ricordo che nel 1943 periodo della raccolta delle mele avevo 13 anni, mia madre mi chiese di accompagnarla nel Montello, nel paese dove era nata aveva 2 fratelli e una sorella, la loro campagna era molto grande e ricca di alberi di melo, cosi mi portò con lei, abbiamo dovuto attraversare il Piave, non era una cosa facile, l'acqua tante volte può essere insidiosa e pericolosa, io da bambino imparai presto a nuotare e vi posso assicurare che sapevo cavarmela molto bene; in tante occasioni ho aiutato della gente per attraversare i diversi rami del Piave, nonostante fossi giovane mi ritenevo esperto su come prendere i rami del Piave; per attraversare bisogna conoscere ad occhio dove l'acqua accumula i ghiaioni e seguire attentamente il punto meno profondo, se si sbaglia ci si trova improvvisamente nell'acqua profonda e solo chi sa nuotare ne può uscire.

Sono sincero ho sempre rischiato molto nel fiume Piave sicuramente avevo un buon angelo custode.
Oggi, se ci ripenso, mi vengono i brividi, molti dicevano che ero un po’ matto.

Arrivati dai miei zii abbiamo visto che le mele erano abbondanti sotto gli alberi, erano moltissime cadute da sole e abbandonate per darle poi hai maiali, erano molto buoni i miei zii, non avevano tempo per raccogliere queste mele, cosi ci è venuta un'idea! Abbiamo organizzato con parecchie donne casalinghe i cui mariti erano tutti emigrati di andare un giorno a prendere queste mele che ci lasciavano prendere senza pagare niente.

Io in quel periodo facevo il garzone in un panificio e tutte le mattine alle 02.30 mi recavo a fare il pane e lavoravo circa fino le 11.00, un giorno fu deciso che appena io ritornavo dal lavoro di partire subito per il Montello, normalmente io al pomeriggio andavo dormire per riposare ma quel giorno rinunciai con piacere perché sapevo che quelle donne avevano molto bisogno.

Partiti a piedi e dopo circa 1 ora e mezza arrivammo
al Piave, non fu facile le donne e mia madre di seguirmi per attraversare, dovetti fargli vedere un paio di volte come attraversavo e come dovevano fare loro per seguirmi, fu una faticaccia accompagnare una alla volta fino all'altra sponda,
un'ora dopo eravamo tutti impegnati a riempire i sacchi di mele, fu veramente bello vedere e sentire le donne soddisfatte di come erano andate le cose.

Ci preparammo per il ritorno, sacchi in spalla, raggiunto il primo ramo del piave iniziarono i grandi problemi per passare l'acqua se anche non molto profonda, ma molto mossa a causa della corrente, accompagnai una donna alla volta fino all'altra sponda e poi con molto coraggio portai i sacchi di mele.

Ero felice di vedere le donne che mi ringraziavano con un forte sorriso.

Spero che anche questo racconto vi sia piaciuto, vi saluto il vostro sempre amico. 

Tomaso






domenica 8 gennaio 2017

IL VESTITO DELLA PRIMA COMUNIONE, RICORDO DEL 1937

PASSATE LE FESTE DI NATALE QUALCOSA CHE PIACE

Carissimi amici e amiche, vedendo che amate molto i miei semplici racconti, ho pensato di ripubblicare questo mio racconto vissuto, perché penso che non tutti lo abbiano visto, specialmente i ultimi arrivati nel mio amato blog.

IL VESTITO DELLA PRIMA COMUNIONE

BUON GIORNO CARI AMICI E AMICHE,

oggi mi sento in vena di raccontarvi una semplice storia.

Siamo negli anni difficili per tutti, 1937 - 1940, in un piccolo paese che vive a stento; il 90% degli uomini sono emigrati stagionali.
Una massaia per sbarcare il lunario cerca in tutti i modi di guadagnare qulche lira per i suoi cinque figli, facendo la lavandaia per i soldati alloggiati nei vecchi edifici delle scuole. La massaia lavava e stirava, utilizzando ed ogni minuto per il benessere della famiglia.
In quel periodo le scarpe costavano molto e i soldi non erano mai abbastanza.
Un giorno vidi quella signora con un vecchio copertone di bicicletta in mano, a un tratto chiamò uno dei bambini e gli misurò la pianta del piedino e con un vecchio coltello ben affilato ritagliò dei pezzi a forma di piedi; rimasi sorpreso quando vidi che stava lavorando con della vecchia tela di canapa e altri strani ritagli.
Due giorni dopo erano nati un paio di sandali. Fu una cosa geniale per tutta la famiglia, ne confezionò un paio, erano molto leggeri e ci si camminava comodamente.
Le voci si sparsero in fretta ed in paese tutti ne parlavano. Ogni giorno andavano a chiedere alla signora se poteva farne anche per loro e le portavano vecchie stoffe di tutti i tipi. La signora andò da un vecchio calzolaio e gli chiese se poteva avere una vecchia forma di ferro, quella dove si appoggiano le scarpe per ripararle. Il calzolaio guardò nel suo magazzino e le regalò uno di quei ferri. Ricordo come fosse ieri che la donna era felice. Aveva trasformato la piccola stanza dove viveva in un vero laboratorio pieno di forme e misure varie di piedi. Non aveva mai tempo per riposare; quel lavoro le dava una certa sicurezza per i suoi cinque figli.
Un giorno arrivò una signora considerata in paese una persona benestante, portò un pacco con della stoffa e disse: - Maria, guarda se con questa stoffa puoi fare un bel paio di sandali per me e le mie figlie.
Maria, che era il nome della signora che eseguiva questi lavori, esaminò attentamente la stoffa e disse: Tutto si può fare, ma questa stoffa non è duratura; se lei accetta io mi prendo questa staffa e le metto della tela molto resistente e di sicuro verrà bene.
La signora rispose che per lei andava bene.
Maria guardò quella stoffa e vide che era un pezzo molto grande e che forse avrebbe potuto realizzare qualcosa di molto importante.
In paese intanto si stavano facendo dei preparativi per i bambini, perché dopo qualche settimana ci sarebbe stata la prima comunione e tutti pensavano al vestito per i comunicandi.
Detto e fatto, Maria prese il bambino e si recò dal vecchio sarto che in paese faceva di tutto e gli chiese se la stoffa sarebbe bastata per un piccolo giubbino e un paio di pantaloni per il suo bambino che avrebbe fatto la prima comunione. Il sarto prese le misure e con diverse giunture quasi invisibili gli confezionò un vestitino carino. Venne il giorno della prima comunione e anche un povero bambino fece una gran bella figura.
Questa storia sembra una favola, ma è una storia vera.
Ve lo può testimoniare quel bambino,
Perché quel bambino ero io.
Tomaso


Carissimi amici e amiche, spero che per chi lo aveva già visto 
avrà forse piacere di rileggerlo, per quelli che è la prima volta, 
Spero che vi sia stato di vostro gradimento.
Vi lascio un caloroso saluto, dal vostro sempre amico.
Tomaso

mercoledì 4 gennaio 2017

TANTI E TANTI AUGURI PER IL NUOVO ANNO, CHE IL 2018 SIA BUONO

Carissimi amici e amiche, l'anno nuovo è arrivato,
ora stiamo con il cuore in pace e con la speranza
che questo anno sia quello che ci da la tranquillità.
qui sottostante un paio di piccoli video per iniziare bene il nuovo anno




Con la speranza che vi siano piaciuti
vi abbraccio tutti fortemente con la speranza che vi siano graditi.
il vostro affezionato  sempre amico!
Tomaso