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mercoledì 25 febbraio 2009

Il viaggio delle sorprese terza parte

Terza parte del viaggio delle sorprese

Dopo una bella dormita e poi fatto colazione siamo partiti alla volta di New York, un ora dopo già vedevamo da lontano gli enormi grattacieli, ci siamo poi fermati in un parcheggio
Per vedere bene le strade avevamo le carte stradali molto chiare, io guidavo e avevo mio cognato che guardava per potermi aiutare, vi posso assicurare che per uno che non è mai stato a New York entrare su quelle grandi strade da 5-6 corsie sembrava facile guardando la carta, ma quando eravamo sul posto abbiamo provato a seguire il segnale Aeroporto, ma purtroppo dopo aver passato due grandi ponti dove all’entrata del ponte cera da pagare il pedaggio, non vidi più il segnale aeroporto, continuammo sperando di rivedere quel segnale ma non fu così,
Decidemmo di fermarsi a chiedere informazioni con la speranza che capissero le nostre lingue,
Eravamo in una zona di grandi depositi, io e mia cognata andammo in un grande deposito di auto vecchie ci venne incontro un uomo a fatica gli spiegai che dovevamo andare all’aeroporto la guardia, ci ascoltò attentamente poi si rivolse a uno degli operai parlarono un po’ con lui poi mi disse, almeno noi abbiamo questo inteso, di seguire la sua macchina, noi lo abbiamo seguito per circa 15 minuti passammo anche un grande ponte, lui pagò il pedaggio e poi andò un po’ più avanti quando io volevo pagare mi fece sogno che era già pagato dall’altro, rimasi di stucco vedendo quanta gentilezza da uno sconosciuto, mezzora dopo vidi i grandi cartelloni che indicavano l’aeroporto ci
avevamo chiesto se era possibile salire sopra una delle torri gemelle, ma ci hanno detto che era difficile bisognava averlo prima programmato, allora abbiamo deciso di salire sul Empire State, dopo una lunga coda finalmente siamo saliti sull’ascensore rapido, che in un baleno ti porta al 118° piano, dopo un altro ascensore ti porta sulla terrazza del belvedere, quel panorama che vedi da tutte le direzioni è veramente grandioso




















New York, visto dal grande terrazzo dell'Empire Stadt
Due cose specialmente mi a incantato,
una vedere il Central Park un grande polmone verde in mezzo a una così grande metropoli con all’interno i laghetti con anitre selvatiche, la seconda, vedere le due torri gemelle ancora più alte dell’Empire State, nessuno avrebbe mai sognato che tre mesi dopo sarebbero state abbattute dal famoso atto terroristico dell’11 settembre.
Dopo scesi dall’Empire abbiamo fatto una passeggiata al Central Park è straordinario vedere quanta gente si trova in quelle vie all’interno che con pattini a rotelle chi si sta allenando forse per le maratone, se poi ti siedi in una panchina non passa molto che si avvicina cautamente qualche scoiattolo se prima ti sei procurate delle noccioline ti vengono fino sulla panca,
Ritornando al nostro hotel già pensavamo a domani che alle dieci ci dovevamo trovare al molo 12 da dove si partiva con la mini cuocere che comprendeva, pranzo sempre girando nella baia
Visita all’isola della statua della libertà e poi cena, cera in noi un po’ di ansia speravamo che tutto andasse bene.
Siamo andati a piedi dall’hotel fino al molo 12 il battello era che aspettava tutti quelli che avevano prenotato siamo saliti in coperta una
grande terrazza da dove si poteva ammirare tutta Manhattan sotto coperta un grandissimo salone tutto ben addobbato un grande palco che più tardi sarebbe preparata una orchestra, abbiamo preso posto sui tavoli ben sistemati con un pullman e arrivata l’orchestra e si è sistemata alle 11.00 il battello prese il largo nella baia, l’orchestra intonò la canzone di Frank Sinatra New York! New York! Un cantante non tanto male cantava sempre, incominciarono a portare l’aperitivo a scelta era veramente bello vedere la grande metropoli dal mare è qualcosa di indescrivibile vedere le torri gemelle dal basso nella baia

sembravano che toccassero il cielo era una giornata bellissima, cera un sole splendente passare sotto i grandissimi ponti vederli da vicino specialmente il ponte di Bruklin, e tante altre attrazioni,
nel pomeriggio dopo il pranzo chi a voluto e salito in coperta per
vedere meglio ogni cosa passare vicino la statua della l’libertà non avrei mai immaginato che fosse così gigantesca.
È incredibile vedere alla sera quando piano piano si fa buio i grattacieli che si illuminano, queste cose le avevo solo visti nei film ma esserci è un’altra cosa, la giornata passò quasi in fretta alle 11.00 siamo arrivati al molo 12 eravamo veramente soddisfatti, nel grande piazzale molti taxi erano li per prendere i passeggeri, prendemmo un taxi in 15 minuti eravamo in hotel, già pensavamo a domani.
Segue il numero 4

6 commenti:

  1. Scusami Tomaso, oggi ti ho un po trascurato.

    Belle le tue foto, ti invidio per aver visto tante cose belle, ma poi mi dico che sono contenta per te e cosi l'invidia mi passa.
    Ti abbraccio.

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  2. Grazie Rosy, come al solito sei sempre dolce nelle tue gradite visite, un abbraccio con la buona notte e sogni d'oro...

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  3. Allora Stella mi hai riconosciuto io sono quello con la nuova messa in piega:-))
    Un forte e sincero abbraccio.

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  4. Buon inizio settimana,caro Tomaso.

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  5. Ragazzo nostro!!!. Ferma un po' di tanto viaggio. Lascia un po di bellezza per noi, jajja. Bellissime le tue foto.

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