vedo il cantiere che progredisce speditamente e co arrivo di tanti operai,
sottostante faro vedere dei piccoli video delle novità di questo cantiere.
come vedete sottostante una grana provvisoria è arrivata
poi ho capito che era per montare una seconda grana fissa
Come vedete dalle foto sottostante il cantiere prosegue molto bene
queste foto invece sono sceso in strada per meglio vedere i lavori
Per distrarvi un po, chi non a letto il mio libro, può leggere qui il terzo capito
TERZO CAPITOLO
Ben presto arrivarono dei gruppi di tedeschi, comandati da un alto ufficiale, e iniziarono dei lavori di fortificazione al Piave.
Tutti eravamo invitati a lavorare perfino i giovani per portare acqua da bere agli operai , facevano scavare dei grandissimi buncher, che a sua volta venivano ricoperti di grossi alberi che avevano fatto tagliare dai boschi, gli uomini prendevano 50 lire al giorno e le donne e i bambini 30 lire.
Ricordo le parole di mio padre! ritornano qui a finire la guerra.
A dire il vero intanto quei piccoli guadagni arrivati da quei lavori aveva un po’ aiutato il paese, io continuavo a fare il garzone nel panificio, finito il lavoro al mattino verso le 11.00 tante volte al pomeriggio andavo a guadagnare qualche 10 lire portando da bere agli operai, I mesi passarono sempre con la tensione e la speranza che gli alleati un giorno arrivassero, Ahimè erano molto l’ontani ancora, i partigiani che di giorno erano nascosti in montagna, Alla notte facevano delle ricognizioni per procurarsi i viveri, purtroppo succedeva spesso, Di scontri tra tedeschi e partigiani, se prendevano qualche partigiano, noi eravamo costretti a vedere certe scene disumane che quei carnefici facevano, se invece era qualche tedesco, che veniva ucciso allora la casa da dove i partigiani si erano fermati per difendersi, veniva incendiata dai tedeschi, chi provava ha spegnere il fuoco, veniva portato via dai tedeschi. Settembre 1944 un episodio mi coinvolse, io con la mia bicicletta andavo a lavorare, era una notte illuminata da una luna piena, stavo percorrendo una strada affiancata da alberi l’ombra della luna faceva strane ombre sulla strada, improvvisa-mente mi accorsi che si muovevano, Erano dei partigiani che camminavano in fila indiana, uno di questi si mise in mezzo alla strada e mi feci il segno di fermarmi, mi disse con un accento non locale capii subito che si trattava di uno dei soldati che non avevano potuto raggiungere la famiglia perché era al sud, Mi chiese subito dove andavo a quell’ora, lui sembrava molto informato Di quello che io facevo, educata-mente mi disse, lui sapeva che su questa strada c’era al giorno dei passaggi di tedeschi, io provai a dire che non sapevo, non mi credettero, con tono severo mi disse che se non parlavo mi avrebbero portato con loro in montagna, Io mi spaventai, e dissi tutto quello che sapevo, difatti tutti i giorni immancabilmente passava una grande vettura con dei alti ufficiali che da un comando del Friuli veniva a controllare i lavori di fortificazioni sul Piave, tutti i giorni la vedevo sempre alla stessa ora che mi sorpassava facendo un polverone date che la strada non era di asfalto, I partigiani dopo di avermi ascoltato si sono dileguati in fretta, io raccontai tutto quanto al mio padrone dove lavoravo, abbiamo sotto-valutato quanto stava per succedere, Terminato il mio lavoro come ogni giorno con la mia bicicletta stavo ritornando a casa, quasi dimenticato di quella notte, l’auto solita mi sorpassò, quando l’auto era circa 100 metri da me sentii un fragore di spari raffiche e scoppi di bombe a mano, lo stesso posto dove avevano parlato con me i partigiani si sono nascosti nel campo di grano che a quella stagione era molto alto, ed hanno aspettato il passaggio dell’auto, fu una grande confusione, l’auto accelerò fortemente scomparve, io con il cuore in gola arrivai a casa, Raccontai tutto a mia madre, mi sollecitò di ritornare dal mio padrone dicendo di non dire a nessuno quello che io gli avevo detto, ritornando verso casa già parecchi camion pieni di soldati tedeschi stavano nel luogo dell’attentato passai con la bicicletta con il cuore che mi scoppiava della paura, Arrivai a casa e seppi che un alto ufficiale era gravemente ferito, quel giorno stesso, i tedesche presero 20 ostaggi dal mio paese e altri dai paesi circostanti, incominciò per me e famiglia un incubo di terrore se i tedeschi avrebbero saputo che io avevo avuto quel contatto con quelli del attentato, nessuno poteva immaginare cosa sarebbe successo a tutti noi, Io per parecchie notti non riuscivo a dormire, per qualche ora riuscivo prendere sonno, Era sempre pieno di incubi, vedevo la mia casa che bruciava mio padre mia madre portati via mie sorelle che piangevano disperate, furono i giorni più lunghi della mia vita,
Le mie sorelle
Ora vi saluto con un forte abbraccio dal vostro sempre affettuoso amico
Finalmente si seppe, l’ufficiale ferito stava riprendendosi e non mori, nessuno seppi mai di quel mio incontro con i partigiani, solo finita la guerra, dissi a qualcuno del paese ciò che era successo. Ricordo che si sentiva alla radio che gli alleati trovavano delle forti resistenze, le grandi battaglie del monastero di Monte Cassino, e tante altre località del centro Italia, le grandi fortezze volanti americane passavano sopra la nostra testa, andavano a bombardare le grandi città della Germania, era tutto un susseguirsi di notizie, ma nessuno era certo se fossero vere.Passò anche il 1944. L’inizio 1945 tutti eravamo in ansia, la speranza era solo una, che arrivassero al più presto possibile gli alleati.
Molte volte capitava di vedere nel cielo dei duelli aerei, sempre uno americano e un tedesco Le acrobazie erano spettacolari, le raffiche che si udiva erano molto chiare,
Però alla fine se ne andavano uno da una parte e una dall’altra. Non saprei dire la causa,
Forse finito le munizioni, il tempo passò sempre aspettando, io continuavo il mio lavoro, nel panificio, nonostante quanto era successo, tutte le notti con la mia bicicletta mi recavo al lavoro, si vedeva sempre più aerei da caccia americani che sorvolavano a bassa quota tenevano sotto controllo ogni piccolo movimento, perfino i carri agricoli trainati dai buoi venivano presi di mira e mitragliati, pensavano forse che fosse qualche trasporto di tedeschi perché camuffavano tutto per passare inosservati, si sentiva nell’aria che qualcosa stava cambiando, tutte le notti i partigiani scendevano e attaccavano nei paesi dove erano, sistemati i soldati, si capiva che loro non si sentivano più sicuri, anche noi non eravamo più con quella paura, venne quel giorno che arrivarono finalmente gli americani, ricordo di aver visto dei carri armati che nelle strane non asfaltate facevano un fragrante rumore, si piazzarono di fronte ai fabbricati, scuole e palazzi comunali dove erano asserragliati i tedeschi, che hanno sempre resistito agli attacchi dei partigiani durante la notte, ricordo con chiarezza che dopo qualche minuto che i carri armati si erano fermati, dalle finestre che si incominciavano ad aprirsi.
Si notavano delle bandiere bianche, se prima erano molto pochi i civili che spiavano per vedere quello che succedeva, da quel momento le strade le piazze si riempirono le campane a suonare, è stato qualche cosa indescrivibile, in un baleno non si pensava più ha quel terrore passato, tutto era una festa, mi ricordo di nuovo le parole di mio padre. Ora ci credo il fronte che avevano preparato non era necessario, la guerra è veramente finita.
Carissimi amici e amiche, sperando che tutto questo lo abbiate gradito.
Tomaso
Il tuo blog è ricco di ricordi.
RispondiEliminaSereno giorno.
Caro Vincenzo, è incredibile che arrivati a una certa età, i ricordi vengono tutti a galla!!!
EliminaCiao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Che belle le tue sorelle.
RispondiEliminaAppena avrò tempo leggerò il resto del libro.
Un abbraccio
Cara Claudia, mi fa piacere sentire, che leggerai tutto il mio libro, li troverai la mia infanzia,
Eliminali ricorderò gli anni del fascismo, spero che lo troverai interessante sentire che lo ha vissuto.
Ciao e buon pomeriggio con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Ciao Tomaso, chiudo il blog fino a fine mese. Faccio un pò di vacanze, chissà al mio ritorno come è progredito il cantiere.
RispondiEliminaUn abbraccio ^_^
Cara Daniela, intanto ti auguro buona vacanza, al tuo ritorno ci saranno di sicuro nuovi lavori.
EliminaSicuro prima che il palazzo sia finito ci vorrà molto tempo, i lavori li vogliono fare bene!!!
Ciao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Caro Tomaso,ho letto il tuo libro molto volentieri,bellissima la foto delle due ragazze in bicicletta,mi ha ricordato una foto della stessa epoca con mia madre e mia zia,e tanti ricordi.
RispondiEliminaUn grande abbraccio.fulvio
Caro Fulvio, sai quel capitolo lo ritengo molto importante, solo che lo a vissuto, capisce che cosa significa.
EliminaCiao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Pare che i lavori vadano avanti molto bene anche se so che non è sempre piacevole avere intorno dei lavori in atto.
RispondiEliminaP.S: la storia è molto commovente, si merita veramente un libro tutto suo, a tanti servirebbe conoscere la verità e come andavano le cose in certi momenti e per certe persone.
Il tuo libro lo lessi tutto.
RispondiEliminaMi fa piacere che i lavori proseguano celermente. Un abbraccio e a presto.
Cara Mariella, mi fa piacere sentire che il libro lo ai letto tutto.
EliminaPer conto del cantiere come vedete continua, vi farò vedere sempre le foto...
Ciao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Bellissime le tue sorelle, che belle queste foto d'epoca!
RispondiEliminaCara Simona, quelle foto sono foto delle vere testimonianza d?epoca.
EliminaCiao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Ammiro molto i muratori, fanno un lavoro faticosissimo e anche molto pericoloso.
RispondiEliminaIl cantiere a quanto pare procede benissimo ;)
Un abbraccio.
Cara Sara, il cantiere prosegue molto bene, metterò nuove foto tra qualche giorno.
EliminaCiao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Amigo Tomaso, obras de construção perto da residência é sempre desagradável, mas nada se pode fazer... Gostei demais da história da guerra narrada pelo amigo. Eu sou escritor com uma cadeira na Academia Catarinense de Letras na minha cidade e atualmente estou a escrever um romance sobre a guerra e a participação dos brasileiros em solo italiano, em que o pai de um amigo meu, de minha cidade participou da tomada do Monte Castelo. Normalmente eu coloco minhas obras na plataforma Amazon para se lida e e-books ou computador. Quando eu editar o livro, avisarei ao amigo. Nós perdemos muitos soldados na Itália, mas ajudamos bastante na vitória dos aliados, principalmente a aviação brasileira, bastante forte. Foi um grande prazer ler as suas narrativas, meu amigo! Eu gosto muito de você e o admiro muitíssimo! Parabéns! Abraço cordial deste amigo brasileiro. Laerte Tavares.
RispondiEliminaCaro Silo, che bello sentire tutto questo, sai per me il Brasile è e resterà un grande ricordo.
EliminaNel 1993 sono stato a a trovare dei miei l'ontani parenti emigrati nel l'ontano 1887 da Scarpel del mio paese.
La città dove la gran parte oggi risiedono è San Josè dos campos a circa 90 km da San Paolo.
Ciao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Ciao Tomaso, sono qui per ringraziarti delle tue visite sul mio Blog, in questo periodo purtroppo sono un po' assente per via di numerosi impegni e non riesco a ricambiare come vorrei. Un grande abbraccio e buona estate!
RispondiEliminaSy
Cara Silvia, sono contento di vederti qui, ma non preoccuparti se sempre non puoi passare, sai
Eliminaio ho più tempo di te, così vengo portarvi il mio sempre caloroso saluto.
Ciao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Penso che da voi tutto funzioni meglio, lo vedo anche dai lavori in corso qui per fare una struttura del genere ci metterebbero anni, ammesso che poi finisca, ci sono tanti sprechi ed opere fatte e mai aperte, una vergogna.....
RispondiEliminail tuo libro come ben sai ce l ho , mi è molto caro .
un abbraccio ed un sorriso , come di solito dici tu...
Cara Fiore, purtroppo questa è la verità, devo ammetterlo che qui non ci sono casa abbandonate, le legge lo vieta.
EliminaLe autorità prendono in mano loro, o che viene abbattuta oppure viene rinnovata e la gente può entrare pagando
l'affitto, oppure la mettono all'asta.
Parlando del cantiere, questo è un lavoro speciale è cioè dello stato e controllano continuamente che sia fatto bene,
Ciao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Ciao Tomaso, tienici al corrente dell'avvenire di questo cantiere. In tutta l'Europa si continua a costruire senza tenere conto di quello che potrà succedere in futuro. Qui a Montpellier sorgono degli immobili futuristi e solo vedendoli siamo contenti di sapere che non siamo in zona tellurica. Mi chiedo fino a quando la città potrà avere sufficiente afflusso d'acqua per coprire i fabbisogni di tutti quelli che arrivano.
RispondiEliminaPer quanto riguarda il terzo capitolo del tuo libro, ti confesso di non averlo riletto dato che il tuo libro troneggia nella mia libreria.
Veniamo alla mia assenza sul mio blog dovuta a due problemi : il primo è che ho avuto un'infezione ad un dito del piede sinistro e quindi cure varie che non potevo fare da solo. Il secondo è che la nostra gatta, Frida, è caduta ammalata e, malgrado tutte le visite dal veterinario ed in casa che ci hanno, naturalmente, preso del tempo, è morta sabato scorso ed incinerita il martedì successivo. Ora le ceneri sono nel nostro giardino, dietro la casa. E' la vita, ma fa male ai sentimenti che portiamo per i nostri piccoli compagni.Buon fine settimana.
Caro Elio, lo farò di sicuro, però devi pensare che questo è un cantiere dello stato, il palazzo viene costruito solo per il comune e i suoi uffici, per la completa amministrazione.
EliminaParlando di quanto ai spiegato li da te credo che la Francia sia un po più seria dell'Italia.
Ciao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
In Svizzera funziona tutto alla perfezione non si capisce come in altri posti non si possa essere così efficienti.
RispondiEliminaTi leggo sempre volentieri: bello il terzo capitolo. un caro saluto.
Caro Fernando, ai ragione, qui ci sono delle leggi che nessuna abitazione viene abbandonata,
Eliminatutte devono essere rinnovate, se guardi qui nel nostro quartiere tutti i piccoli condomini
di oltre 60 anni non ce ne uno che non sia fatto isolare e messo le finestre sonorizzate.
Parlando del cantiere, questo è lo stabile nuovo del comune, che avrà posto per tutti gli uffici.
Ciao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Mi sono persa parecchio, ma leggo con piacere che qui si lavora a pieno ritmo. Recupererò le letture perse del tuo racconto. Un forte abbraccio, carissimo Tomaso e buona domenica.
RispondiEliminaCara Santa, sai che mi domandavo come mai non ti vedevo più, ora ho capito e ti aspetterò di leggerti ancora nel mio blog, e se nel tuo farai dei post, io ci sarò sempre.
EliminaCiao e buona domenica con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Grazie per essere passato alla festa compleanno di Lolo...bau grazie! Ciao.
RispondiEliminaCara Fiore, io lo sentivo come un dovere, dopo che era una cosa che la sentivo dal mio cuore.
EliminaCiao e buona domenica con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Il cantiere procede a meraviglia caro TOMASO e con ordine perfetto.
RispondiEliminaQuanto sono interessanti questi tuoi racconti, meglio di un romanzo, dovresti scriverne ancora.
Un abbraccio forte serale
Cara Nella, io sono qui che controllo, se i lavori proseguono bene, forò nuove foto e le pubblicherò cosi noterete che lavori perfetti e sicuri stanno facendo.
EliminaParlando dei miei racconti, credo che sia io vuoto, di nuovi racconti!!!
Ciao e buona settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Ciao Tomaso , mi sembri molto contento che i lavori del cantiere proseguano bene .
RispondiEliminaNon ti disturba il rumore e probabilmente la polvere ?
Un abbraccio .
Laura A.
Cara Laura, sai il cantiere non è poi tanto vicino.
EliminaDalle foto lo sembra, ma non lo è, sono cerca 150 metri, lo vedo bene dalla mia sala.Ciao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Caro Tomaso, spero che a Zurigo ci sia più fresco che qui....c'è molta umidità e caldo. Una buona giornata.
RispondiEliminaRoberta
Cara Roberta, qui siamo molto fortunati, è già una settimana che non fa più caldo, pensa che alla notte la temperatura scende fino a 12-13 gradi e al giorno non supera i 23-25 gradi!!!
EliminaCiao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Ciao Tomaso grazie delle tue visite sul mio Blog, sei rimasto solo tu e Maurizio. pochi ma buoni, buonanotte amico mio a presto.
RispondiEliminaCaro Angelo, purtroppo i blog sono un po in crisi, un po la ragione è periodo di ferie,
Eliminapoi molti si sono diretti su facebook, e altri social, comunque noi vecchi ci siamo sempre.
Ciao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)¨
Tomaso
Carissimo Tomaso, certo che durante la guerra non era facile ma la tua esperienza avrebbe spaventato chiunque immagino non sia stato facile continuare ad andare a lavoro, percorrere quella strada d notte.
RispondiEliminaUn abbraccio, amico mio
Cara Gabriella, da ora in avanti ogni mio post, aggiungerò un piccolo racconto, così tanto per distrarre un po i miei visitatori, parlando di quel capitolo, credimi è stata molto dura!!!
EliminaCiao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)¨
Tomaso