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LETTORI FISSI

martedì 4 marzo 2014

TANTO PER CAMBIARE UN RACCONDO DELL'AMICO ILLARIO

Cari amici e amiche se ricordate bene
l'amico Illario ha ancora un nuovo racconto,
buon divertimento. 

GITA IN CANSIGLIO

Da poco avevo conseguito la patente e la mia più grande aspirazione era di portare in macchina tutta la famiglia a passare una giornata all’aperto in qualche località nei dintorni.
L’occasione mi si presentò quando un mio carissimo amico, Franco, m’invitò nella sua casa in Cansiglio dove trascorreva il mese di luglio. Egli era solito passare in montagna il periodo più caldo dell’anno nella speranza che il figlioletto Andrea, di costituzione un po’ delicata, ne traesse beneficio recuperando forza e appetito.
Non possedevo ancora una macchina e feci in modo di vincere la ritrosia che, trattandosi di un neo patentato, era forte e chiesi in prestito per un giorno una vettura al mio datore di lavoro.
Si trattava di una FIAT cinquecento modello familiare, adatta a portare cinque persone, due adulti e tre bambini. Faceva quasi al caso nostro (noi, di bambini, ne avevamo quattro, ma tant’è!) e una domenica decidemmo di effettuare la nostra tanto agognata scampagnata. Non avvisammo del nostro arrivo (all’epoca non era facile comunicare telefonicamente), tanto più che Franco mi aveva assicurato che non c’erano problemi: in quella casetta non invitava mai nessuno!
Mia moglie Elena, provetta cuoca, aveva preparato il pranzo per entrambe le famiglie cucinando due faraone con polenta e contorni vari. Predisponemmo tutto per tempo e calcolammo di fare una bella improvvisata arrivando all’ora di pranzo in modo da sollevare la padrona di casa da tante incombenze.
Favoriti da una splendida giornata di sole, partimmo verso le 10,30 con destinazione Cansiglio, località Vallorc. Dopo un inizio gioioso qualche esitazione, per la verità, cominciò ad assalirci. E se dovessimo incontrare la polizia stradale? I bambini erano quattro! Convenimmo che se ciò si fosse verificato avremmo nascosto Carla, la più piccola, sotto il livello dei sedili per evitare di essere vista e di prenderci una contravvenzione.
Dopo una curva, poco prima dell’abitato di Fregona, ecco profilarsi due militi fermi sulla destra. Cercammo di darci un contegno il più naturale possibile. Carla era già sistemata sotto i sedili e pensavamo di passare inosservati. Invece no. Si alzò la paletta dell’alt. Con fare ossequioso l’agente mi chiese la patente, poi s’interessò sulla nostra destinazione, infine mi fece presente che c’erano delle anomalie nella vettura come se la marmitta fosse ancorata male, in quanto si udivano rumori come di lamiere che ballano. Gli spiegai il motivo: «Vede, agente, all’interno della parte posteriore della macchina ci sono dei tegami! Una volta arrivati a destinazione abbiamo intenzione di consumare il pranzo all’aperto, in santa allegria!». Soddisfatto delle risposte ricevute, mi strinse la mano augurandomi buona scampagnata.
Evidentemente la bambina era nascosta molto bene visto che non si era accorto della sua presenza, altrimenti sarebbero stati dolori. Ripartimmo e, percorsi circa trecento metri, l’abitacolo si riempì di pianti disperati. Accostai e mi fermai, cercando di capirne i motivi. Tra i bambini si era sciolta la tensione accumulatasi nel vedere che gli agenti ci avevano fermato. In cuor loro avevano pensato che ormai la gita era finita e che ci avrebbero obbligato a chiamare qualcuno per far ritorno a casa scaricando il passeggero in più. Visto com’erano andate le cose si erano sfogati in un pianto liberatorio, mentre la piccola Carla continuava a protestare per essere rimasta schiacciata per lungo tempo con la testa in giù tanto da impedirle quasi il respiro.
Pian piano la tensione si smorzò e riprendemmo il viaggio. Arrivati al Pian del Cansiglio, vidi l’indicazione per Vallorc, la seguii ed ecco su uno spiazzo il mio amico Franco. Ci fermammo e ci salutammo calorosamente, notando però anche un certo imbarazzo. Che cos’era successo? Cinque minuti prima di noi erano arrivati degli zii senza preavviso, quattro persone in più, ed essendo già mezzogiorno e la casa piccola, Franco era molto preoccupato.
Arrivò anche sua moglie Ines per salutarci. Sul suo viso una strana espressione, non so se di preoccupazione o d’impotenza, come se le crollasse il mondo addosso. Sembrava dire: «E adesso, come faccio?». Conosceva benissimo l’appetito dei Zabotti, al contrario del suo Andrea sempre svogliato, con il quale bisognava sudare le proverbiali sette camicie per alimentarlo.
La mia consorte capì al volo la situazione. Mise subito a conoscenza gli amici delle nostre intenzioni, cioè di pranzare tutt’insieme, avendo tutto il cibo occorrente in macchina. Questo servì un poco a tranquillizzare i nostri amici, anche se non potemmo completamente togliere loro le preoccupazioni per gli arrivi inaspettati.
Guardandoci intorno avevamo notato che, vicino all’abitazione, c’era un’area attrezzata per pic-nic. Senza perderci d’animo decidemmo che ce ne saremmo serviti. Accendemmo il fuoco, aiutati da Franco che ci procurò la legna. Riscaldammo le vivande e la polenta su una griglia trovata sul posto. Elena, coadiuvata dalle bambine, preparò la tavola con tovaglia e relativo corredo, mettendo in buona evidenza le sue imbattibili doti affinché tutto risultasse a puntino. Ed in poco più di mezzora tutto fu pronto e ci sedemmo a tavola. Franco restò con noi solo per mangiare il salame servito come antipasto, poi rientrò in casa per tenere compagnia agli altri ospiti giunti prima di noi.
Certo che in montagna l’appetito non manca e pranzare all’aperto poi… In men che non si dica nei tegami restò ben poca cosa. Dopo aver riordinato e riposto tutto in macchina, facemmo una lunga passeggiata nel bosco assaporando a pieni polmoni l’aria salubre di questa località, così poco frequentata da noi abitanti del Quartier del Piave. Sul far della sera, felici di aver trascorso una domenica in armonia ed all’aria aperta, decidemmo di rientrare, augurandoci di non incappare ancora in una pattuglia della Polizia Stradale.
Tutto andò bene. Di quella bella giornata, trascorsa tra gli alberi del bosco del Cansiglio, dopo tanti anni, tutti noi conserviamo un nitido ricordo. In particolare di come quel giorno, per evitare una contravvenzione, abbiamo corso il rischio di soffocare Carla.
Ci capita spesso di incontrare questi nostri amici e, ridendo, commentiamo ancora quella domenica in Cansiglio. Elena e Francesca non riescono a dimenticare il viso attonito ed incredulo della signora Ines, quando ci vide arrivare a Vallorc.


Pieve di Soligo gennaio 2010 

Illario Zabotti 

Sperando che vi sia piaciuto vi auguo
una buona giornata il vostro amico.  

73 commenti:

  1. Sempre belli questi racconti.
    Ti auguro una splendida giornata.

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    1. Caro Cavaliere, l'amico Illario, le sa veramente raccontare molto bene!!!
      Buona giornata amico.
      Tomaso

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  2. E' vero in montagna l'appetito aumenta ed è bellissimo pranzare in mezzo alla natura..bello il tuo racconto....buona giornata ...un abbraccio simona:)

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    1. Cara Simona, l'amico Illario mi ha sempre molto divertito. Buona giornata cara amica.
      Tomaso

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  3. Bellissimo racconto, Tomaso.

    Complimenti a Illario.

    Un caldo abbraccio.

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    1. Cara Gianna, tu hai saputo apprezzare anche le storielle del caro Illario, questo racconto è un po serio:) Buona giornata cara amica.
      Tomaso

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  4. Ecco la dimostrazione che anche da un imprevisto possono nascere esperienze piacevoli , anche se diverse da quelle per cui ci si era preparati !

    Grazie Tomasino,
    Grazio Illario!

    Un abbraccio!

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    1. Cara Maddy, un grazie viene fatto anche al caro Illario che i suoi racconti sino molto belli.
      Ciao e buona pomeriggio cara amica.
      Tomaso

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  5. Ciao Tomaso, una bella avventura da ricordare con il sorriso!
    Un abbraccio a voi e soprattutto a Carla!

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    1. Cara Sciarada, detto bene, l'avventura con un fine bellissimo e sempre sorridendo.
      Buon pomeriggio cara amica.
      Tomaso

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  6. Anche se con un po' di peripezie bella scampagnata e pericolo scampato per Carla...sicuramente han mangiato meglio loro all'aperto!
    E'sempre forte Illario!!!

    Buona giornata Tomaso,
    Laura

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    1. Cara Laura, le avventure del caro Illario alla fine lasciano sempre un sorriso.
      Spero che Illario mi faccia avere qualche nuova avventura che
      farebbe felici tanti miei lettori.
      Buon pomeriggio cara amica.
      Tomaso

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  7. Caro Tomaso "tutto è bene cio che finisce bene." la gita è stata avventurosa , ma piacevole e divertente. Grazie per la tua visita ti auguro una buona giornata

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    1. Si cara Cettina, sembra una vera avventura questo viaggio del,caro amico Illario, un viaggio per fortuna finito bene.
      Un grazie a te che ci sei sempre!!!
      Buon pomeriggio, con un sorriso.
      Tomaso

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  8. ciao Tomaso , complimenti ad illario, sempre pieno di sorprese, come questo racconto molto scorrevole, pieno di suspence, ma per fortuna finito bene, ciao grazie buon pomeriggio a tutti e due a presto rosa.)

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    1. Cara Rosa, tu che conosci Illario lo sai che è un bravo ne raccontare le sue avventure, dobbiamo proprio
      dire che è bravo!!! Buon pomeriggio anche a te cara amica.
      Tomaso

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  9. Bellissimo racconto, ora ci sembrano avventure, ma un tempo erano all'ordine del giorno. ciao

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    1. Cara Fernando, a quei tempi era così quando si saliva in macchina e ci si divertiva molto di più di oggi. Buon pomeriggio caro amico.
      Tomaso

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  10. bellissimo post,racconto ben scritto,complimenti ad Illario
    Lu

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    1. Cara Lucia il vecchio amico Illario è un bravo scrittore le sue storie sono sempre chiare.
      Buon pomeriggio cara amica.
      Tomaso

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  11. Bravo Ilario!! :D
    un abbraccione caro Tomaso!

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    1. Cara Vivy, Illario è bravissimo nel raccontare le sue quasi avventure.
      Un abbraccio anche a te cara a mica.
      Tomaso

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  12. Un racconto di vita vissuta molto bello e scritto bene.
    Comunque sia, sono sempre ricordi che allietano il cuore, regalano un sorriso già il solo fatto di pensarli.
    E anche la piccola Carla avrà avuto di che raccontare ai suoi amichetti... :-)
    Complimenti ad Illario e un abbraccio a te caro Tomaso

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    1. Cara Betty la vita è sempre stata interessante!
      Specialmente ha quei tempi, che con poco eravamo felici, ho conosciuto di persona Illario ed è una persona speciale.
      se non ai letto i racconti di Illario!
      guarda qui! aprire qui
      Ciao e buon pomeriggio cara amica.
      Tomaso

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  13. Grazie Tomaso,
    questo racconto, scritto benissimo e con un lieto fine.
    ti abbraccio forte.

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    1. Cara Mary, questo è un racconto reale ed vissuto con vera allegria,
      e Illario sa veramente scrivere molto bene.
      Buona pomeriggio cara amica.
      Tomaso

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  14. Bellissimo questo racconto....pieno di genuinità e tanta lungimiranza....un po i ricordi di altri tempi ... bellissime emozioni ... un abbraccio giusi_g

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    1. Cara Giusi, Illario bisognerebbe conoscerlo a fondo, non so se tu abbia letto tutti i suoi racconti,
      specialmente quando lo ho presentato al mio blog, se riesci a trovare l'etichetta del nome Illario
      va bene se non lo trovi dimmelo che ti manderò i vari link per conoscere a fondo questo straordinario personaggio. Ciao e buona serata cara amica.
      Tomaso

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  15. bel racconto di vita vissuta , si leggono sempre con piacere.

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    1. Cara Fiore credo che tu sia una di quelle che ha conosciuto tutta la vita del caro Illario.
      Buona serata cara amica con il sorriso.
      Tomaso

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  16. Che bello ricordare con affetto e commozione questi momenti di vita familiare. =)
    Daniela

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    1. Cara Daniela, Illario a avuto una travagliata vita di molte sofferenze, ma conserva sempre il piacere della vita. Ciao, e buona serata con un forte abbraccio.
      Tomaso

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  17. Risposte
    1. Cara Iolanda bene approdata!
      Grazie della gradita visita.
      Tomaso

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  18. Carissimi amici, di Tomaso e miei vi ringrazio dei vostri aprezzamenti nei miei riguardi è un vero piacere sentirsi così direi adulati, con la complicità di Tomaso che ringrazio sempre. Vi confido ora un secreto.all'età di settantasei anni ho cominciato a narrare questi episodi di vita vissuta, prima di allora firmavo solo le cartoline per gli auguri di Natale. Come si suol dire non è mai troppo tardi? Vi saluto tutti e vi ringrazio nuovamente. Illario.

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    1. Caro Illario, vedo che ne hai subito approfittato.
      Come ti avevo detto, staremo a vedere se ancora la valanga di fastidiosi commenti anonimi ritorna, comunque come ti dicevo con li tuo email è facile creare un account, così saresti sicuro di poter commentare ovunque.
      Ciao e buona serata aro amico.
      Tomaso

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  19. Che nell'avventura famigliare Tomaso, mi ricorda le gite fatte con la mia famiglia e i miei di figli ne avevano 5 ;)
    Un abbraccio a te e al tuo amico Illario!
    Miky

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    1. Cara Miky, ricordo chi in quei tempi con la utilitarie che erano un po piccole, ma ci si infilava una grande famiglia dentro!!! Erano delle vere avventure viaggiare.
      Illario ce lo ha dimostrato veramente bene.
      Ciao e buona serata cara amica.
      Tomaso

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  20. I ricordi affiorano quando si leggono storie così genuine che raccontano la semplicità e la serenità di una giornata che doveva andare in un modo e che si trasforma spesso senza volerlo in meglio.
    complimenti a Illario e un saluto a Tomaso.
    Ciao Romualdo.

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    1. Caro Romualdo, sono cose che si legge con molto piacere, il perché non sono inventate ma reali. L'amico Illario ha avuto una vita molto dura che è da rabbrividire leggendo tutto.
      Non credo che tu possa avere letto tutti i post fatti su lui. Buona serata caro amico.
      Tomaso

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  21. Molto bello il tuo racconto, mi sembrava di stare in quella macchina e vedere le espressioni delle persone.
    Si svolge anche in un posto che conosco e ci vado ogni tanto. Peccato sia poco frequentato. Un grande albergo ha chiuso anni fa. Eppure il posto è veramente bello e tranquillo. Bacioni e buona serata ^_^

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    1. Cara Saray, storie vissute e raccontate con semplicità che ci lascia un sorriso leggendole.
      Buona serata cara amica, un bacione.
      Tomaso

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  22. Che simpatica avventura, mi sembra di aver vissuto con loro il viaggio e la giornata magnifica all'aria aperta,
    anch'io da piccola mi trovavo spesso nella situazione di Carla.
    Negli anni 60 una mia zia aveva comperato la macchina, e visto che non aveva il fidanzato ed era molto attaccata alla mia famiglia ogni domenica ci portava in giro a trovare amici e parenti e poi in estate a fare scampagnate proprio sul Cansiglio ed a Jesolo. Eravamo in sei sulla seicento ed io essendo la più piccola dovevo stare scomoda e nascosta per tutto il viaggio e quando passava una pattuglia mi schiacciavano la testa, non potevo neanche respirare e mi dicevano ficcatisottoficcatisotto e non parlare!
    Grazie Tomaso per avermi fatto rivivere, "dei bei ricordi".
    Buona giornata, dopo il vento di ieri (manifestazione dei carri mascherati rinviata a sabato) finalmente oggi c'è il sole!
    Un abbraccio
    Gabry

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    1. Cara Gabry, erano situazioni che succedevano a tutte le famiglie, nelle piccole utilitarie di quei tempi ci si metteva come impacchettati come sardelle in scatola:-) erano veramente altri tempi.
      Illario lo ha specificato con chiarezza veramente reale.
      Buona giornata cara amica.
      Tomaso

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  23. Da piccola i miei mi portavano in gita in Cansiglio. Bei ricordi.

    Un abbraccio forte

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    1. Cara Kylie, il Cansiglio era una tappa quasi obbligatoria, per chi possedeva una utilitaria.
      Buona giornata cara amica.
      Tomaso

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  24. Un bellissimo racconto pieno di ricordi di una storia vissuta con semplicità!
    Un abbraccio e un sorriso da Beatris

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    1. Detto bene cara Beatris, questi ricordi ci fanno capire la semplicità di un tempo.
      Ciao e buon pomeriggio con un abbraccio.
      Tomaso

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  25. un gran racconto una volta queste cose succedevano non c'erano i telefonini ma lo spirito pratico aiuta tantissimo

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    1. Caro Carmine, erano altri tempi che con poco eravamo contenti...
      Oggi non è più così, buon pomeriggio.
      Tomaso

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  26. Ciao Tomaso ,Il mio PC sentiva freddo e si è autoriscaladato nell'attesa del nuovo
    Un abbraccio
    Rakel

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    1. Cara Rakel, mi dispiace, purtroppo succedono che devo essere sostituiti! ti auguro di trovare uno a tuo gradimento.
      Nell'attesa ti abbraccio fortemente.
      Tomaso

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  27. Che bei racconti Tomaso grazie, ci si sente in famiglia.
    Buona serata
    Mandi

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    1. Cara Rosetta, ricordare come era in quei tempi, è sempre molto interessante!!!
      Ciao e buona notte cara amica.
      Tomaso

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  28. Ciao Tomaso,
    sempre gustosi i racconti del tuo amico!
    Buona serata e cari saluti anche da parte del Guardiano.

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    1. Cara Giovy, ogni tanto fa molto bene leggere, una belle avventura di un viaggio de quei tempi.
      Buona giornata a te e pure al Guardiano.
      Tomaso

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  29. Un bel racconto di vita vissuta, com'erano più semplici e genuini quei tempi, più duri certamente , ma anche più spensierati.
    Tanti auguri alla tua dolce metà per la festa della donna.

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    1. Erano giornate che rallegravano la vita, e con poco eravamo felici, poi come ci si infilava nelle piccole utilitarie erano dei veri divertimenti.
      Buona giornata cara Adriana, e non mancherò di fare gli auguri alla Danila.
      Tomaso

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  30. Si davvero un racconto molto bello. Mi è piaciuto tantissimo leggerlo.

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    1. Cara Ambra, Illario è molto bravo raccontare le sue avventure, sicuramente oggi è tutta un'altra cosa con le spaziose auto.
      Buona giornata cara amica sorridendo.
      Tomaso

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  31. Buona giornata...con un tiepido sole che si è appena affacciato e speriamo non ci lasci...

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    1. Cara Giulia, sarebbe ora che ci restassi per asciugare le nostre ossa inumidite:-)
      Buona giornata cara amica con un sorriso.
      Tomaso

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  32. Sempre bellissimi i tuoi racconti, sei speciale amico mio
    Emi

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    1. Cara Emi, Illario, ogni tanto ci distrae con suoi bellissimi racconti...
      Ne abbiamo bisogno veramente con tutto quello che sta succedendo.
      Buona giornata con un sorriso cara amica.
      Tomaso

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  33. ahahaha solo chi ha vissuto ha qualcosa da raccontare, posso immaginare la questione polizia....noi di sera di tanti anni fa non ci eravamo accorti di non aver acceso le ,luci della macchona era l'una di notte. Fermati...io mi sono messa a tremare e maritozzi dice...vedete mia moglie non sta bene e nella preoccupazione non mi sono accorto della luci...et io con i lamenti fortissimi...Conclusione ci hanno lasciato andare con tanti auhuri....mamma mia sarebbe stata una multa salatissima e forse non solo ed eravamo in vacanza con pochi soldi... Ciaoooo buona giornata.

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    1. Cara Edvige, vedo che pure a te certe avventure ti sono accadute,
      è bello ricordarle sorridendo!!!
      Ciao e buon pomeriggio cara amica.
      Tomaso

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  34. Carissimo Tomaso, sono tornata con un nuovo blog, spero ti ricordi di me. Ricevo con piacere ancora i tuoi auguri via mail.
    Questo racconto mi ha fatto venire in mente le tante volte che con la mia famiglia andiamo in montagna e pranziamo in un boschetto con giochini per i bimbi. Mi ha dato proprio una bella pelle d'oca..grazie buona serata
    Francesca

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    Risposte
    1. Cara Francesca, certo che mi ricordo di te!
      ne è passato del tempo ora vedrò dia andare nel tuo nuovo blog appena che avrò del tempo. Grazie della tua gradita visita a presto rileggerti.
      Tomaso

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  35. Cara Valeria, tutti ricordiamo quei tempi che chi aveva l'utilitaria erano delle vere avventure coricando più gente possibile come le le sardelle in scatola.
    Ciao e buona serata con un forte abbraccio.
    Tomaso

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  36. Ciao Tomaso!! Ti scrivo qui per dirti che non riesco ad entrare nel tuo post: festeggiamo la donna che ci ha dato la vita" ho provato più volte ma non c'è niente da fare :(
    Un abbraccione!

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    Risposte
    1. Cara, Vivy, con piccolo orgoglio, ti rispondo:) lo sai che era una prova per il post di domani!!!
      è stato pubblicato per errore e subito cancellato, questo vuol dire che quel momento il tuo blogroll
      lo ha percepito subito.
      Non preoccuparti il post arriverà il giorno giusto! da domani molto presti ci sarà il post per voi cara amiche. La cosa strana che non credevo che una volta cancellato restasse ne blogroll. Un abbraccio e a rileggerti domani.
      Tomaso

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  37. Bellissimo racconto di vita vissuta e tu hai saputo raccontarlo molto bene!
    Un abbraccio e buona giornata da Beatris
    Un grazie vero e sincero per la tua sempre costante presenza nel mio blog con commenti gentilissimi, sei sempre il benvenuto!

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    Risposte
    1. Cara Beatris, chi meglio di Illario sa raccontare le sue, chiamiamole avventure!!!
      Ciao e buona settimana cara amica.
      Tomaso

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Benvenuti qui cari amici e amiche, se poi volete lasciare anche solo un saluto, sarà sempre molto gradito. vi ringrazio con un sorriso:-)