QUINTO
CAPITOLO
La
vita riprese con tanta speranza, io lasciai il lavoro del panificio,
trovai nel mio paese stesso
un
buon posto di garzone la mia esperienza era stata valutata, anche se
ero ancora molto giovane, questo era un grande panificio con un forno
moderno a vapore, veniva scaldato
Da
un’altra parte con delle valvole speciali si iniettava il vapore
dentro il forno, subito dopo con aria calda veniva assorbite le
umidità, così potevamo cuocere una sfornata dietro l’altra,
purtroppo anche qui dovevo lavorare alla notte, iniziavo alle ore
2,00 del mattino e terminavo verso le 13,00,
Alla
sera dovevo preparare l’impasto principale per far lievitare poi il
pane, il quale doveva riposare fino al mattino dove circa il 20 %
veniva usato ogni impasto per il pane, ormai ero abbastanza esperto
per questo lavoro la retribuzione non era tanto male nonostante la
mia giovane età, la cosa più brutta era che il panificio non
conosceva chiusure, cioè lavorava sempre, l'uni-che feste che
rimaneva chiuse erano 3 giorni in tutto l’anno, Natale, Capodanno,
e Pasqua, le ferie non le potevo fare perché non cerano sostituti,
mi venivano pagate extra
Alla
fine anno, ero contento lo stesso perché avevo un lavoro.
La
mia vita dopo la guerra iniziò abbastanza bene, tutto quello che
guadagnavo la davo in
Famiglia
mio padre era tornato ad emigrare nel centro nord, sempre come
stagionale, mia madre era quella che faceva con fatica, il bilancio
famigliare.
i
miei 16 anni
in
fretta le cose si dimenticarono non c'era più la paura della
sopravvivenza, ricordo che desideravo tanto avere un orologio da
polso,
Io
come prendevo la mia paga la consegnavo tutta a mia madre, mio padre
non terminava mai la stagione completa dato la sua già avanzata età
non trovava sempre lavoro,
Per
questo la mia paga era necessaria in casa, un giorni dissi a mia
madre quando mi pagheranno le ferie, con quei soldi mi voglio
prendere un orologio, la mamma risposi, vedremo, forse sarà
possibile, però mi disse, prima portali a casa i soldi poi vedremo,
arrivarono i soldi delle ferie, feci come mia madre mi avevo detto,
tutto sembrava come aveva detto, cioè un giorno, si sarebbe andati
dall’orefice, per comperare quel tanto desiderato orologio.
Qualche
giorno dopo, ritornai a casa dopo il lavoro, mia madre mi chiamò,
vieni che ti devo
Far
vedere una cosa, io la seguii fino in camera, e mi disse ecco il tuo
orologio, vidi un grande armadio, poi lei mi disse mi dispiace caro
figlio, quel armadio era molto necessario,
I
vestiti si rovinavano stando ammucchiati sulla sedia, così svanì
questo mio desiderio,
io
capii mia madre, lei era responsabile di fare in modo che i soldi
bastassero.
Settembre
1948 gli dissi a mia madre, questa volta i soldi delle ferie non te
li darò,
Mi
guardò, con una sguardo severo, e mi disse, che cosa vuoi fare,
questa volta?
Serio
gli disse, ora che ho 18 anni voglio farmi la patente di guida, già
dentro di me,
Pensavo
al mio avvenire, non avrei fatto mai più un lavoro di dover lavorare
di notte,
Andò
molto bene in pochi mesi diedi l’esame di guida e anche teorico,
fui promosso.
Sapevo
che mi aspettava, il sevizio militare, giurai a me stesso che dopo il
servizio, avrei cambiato, mestiere.
Alla
fine del 1948, l’altra mia sorella di 24 anni scelse la via delle
missioni, entrò in un convento per farsi suora, così la famiglia
venne mancare anche quel piccolo contributo del suo lavoro in
filanda, mia madre la prese un po’ male, ma la dovette accettare.
Le prime foto del noviziato
Nel
settembre 1948, dissi a mia madre: -Questa volta i soldi delle ferie
non te li darò.
Mi
guardò con uno sguardo severo e mi disse: - Che cosa vuoi fare,
questa volta?
Serio
le risposi: -Ora che ho 18 anni voglio farmi la patente di guida.
Già
dentro di me pensavo al mio avvenire, non avrei fatto mai più un
lavoro in cui si dovesse lavorare di notte.
Andò
molto bene, in pochi mesi diedi l’esame di guida, anche quello
teorico e fui promosso. Sapevo che mi aspettava il sevizio militare,
giurai a me stesso che, una volta congedato, avrei cambiato mestiere.
Nel
1949 seppi che c'era una scuola serale, io che non avevo potuto
completare le scuole dell’obbligo, mi iscrissi subito, tutti
dicevano che per avere un libretto di lavoro professionale era
necessario il diploma della quinta elementare, la scuola iniziò a
settembre, il programma era di 6 mesi, mi impegnai subito, anche
perché sapevo che, l’anno dopo avrei dovuto fare il servizio
militare.
Alla
fine di aprile, 1950, ci furono gli esami, rimasi soddisfatto dei
buoni voti ricevuti.
La pagella
I
mesi che seguirono fui chiamato al distretto militare di Treviso, che
fecero una breve selezione ci fecero dei test di capacità, di
concentrazione, durarono un paio di giorni, in settembre mi arrivò
la cartolina di precetto per il servizio militare, fui assegnato al
terzo reggimento, di artiglieria da montagna,
mi
dovetti presentare ha Belluno dove cerano le grandi caserme per il
CAR,
Centro,
Addestramento, Reclute.
I
primi 45 giorni di preparazione, per poi dovevano assegnarci, il
posto per il resto della ferma,
Che
in quel periodo era di 15 mesi.
Finito
il CAR fui prescelto, assieme a altri per fare uno speciale corso, si
trattava per i collegamenti radio e telegrafo, siamo partiti da
Belluno accompagnati da un ufficiale,
Siamo
arrivati 12 ore dopo a San Giorgio di Cremano, in provincia di
Napoli,
eccomi a San Giorgio di Cremano
Li
era il posto dove preparavano i diversi corsi di varie specialità
incominciai il corso, collegamenti radio, io pensavo che, non sarei
mia arrivato, fino al termine,
invece
mi è subito piaciuto, era una cosa molto, interessante.
Dopo
le prime raccomandazioni dai istruttori, incominciò, l’alfabeto
morse, che per me non immaginavo, nemmeno come funzionava, in una
decina di giorni tutti, io e miei commilitoni eravamo entusiasti, le
prove di trasmissioni nelle apposite maglie per dare dei dati ai
comandanti di varie batterie, le notizie, ecc. formare delle frasi
con .-. E -.- fu una vera esperienza, il corso durò 45 giorni, poi
venni assegnato, al gruppo di artiglieria da
Montagna
terzo reggimento della brigata Julia, del gruppo Conegliano,nella
caserma, San Rocco a Udine, ci furono assegnati al reparto comando
dove si continuava a studiare, la cosa che mi sorprese che tutto
quello che avevamo studiato, sull’alfabeto morse, non lo abbiamo
usato per niente, ci dettero in dotazioni delle radio, riceventi,e
trasmittenti, tutto veniva fatto in fonia.
il pezzo carrellato di quei tempi
Una
sera, in libera uscita, in città notai un, manifesto, il quale
diceva se avete buona volontà, questo corso questa scuola fa per
voi, si trattava di imparare e studiare fotografia, non lo so il
perché a me mi venne l’idea di iscrivermi, quei poche soldi che la
deca cioè la paga dei militari la usai per l’iscrizione, comperai
subito dei libri, manuali, e mi buttai a capo fitto,era forse
arrivato il momento, per trovare un nuovo mestiere.
Tutti
i permessi che potevo avere dal comando li usavo ad andare nel
laboratorio fotografico.
Mi
esercitavo con molto interesse nella camera oscura per imparare le
tecniche dello sviluppo
delle
negative sia della carta, imparai a usare gli ingranditori, cominciai
a conoscere le funzioni della carte e le sue specifiche funzioni
secondo il negativo se era sovra esposto o sotto esposto, tutto si
poteva correggere tramite il tipo di strato gelatinoso della carta da
fotografia, un giorno uscendo dal laboratorio mi incontrai con un
tenente comandante del reparto comando, lo salutai di scatto come
l’etichetta doveva, mi domandò cosa facevo io li.
Continua
certo che un armadio al polso sarebbe stato troppo pesante, no??
RispondiEliminaperdonami se provo a fare una battuta, ma nel rileggere questo episodio m'è sembrato di vivere il dolore di una mamma per aver dovuto scegliere e la tua delusione per non aver avuto ciò che desideravi tanto e dovevi avere!
altri tempi... sempre colgo nei tuoi racconti l'Amore con cui hai affrontato tutte le prove che la vita ti ha dato ed il grande rispetto verso la famiglia
grazie per averli condivisi... li farò leggere ai miei figli
buona giornata
Vale
Se si riflette cara Vale, erano tempi molto duri, non solo per noi giovani ma per le mamme che aspettavano il vaglia dal marito emigrante!!!
EliminaGrazie cara amica delle tue belle parole.
Tomaso
Ciao Tomaso, grazie, un racconto molto commovente, da cui emerge il tuo carattere volitivo e dinamico, la pazienza per realizzare le cose che piu' ti stavano a cuore, mi son venute le lacrime agli occhi quando tua mamma ti ha fatto vedere l'armadio invece dell'orologio, immagino la delusione, per me sei quello con l braccio sulla spalla della ragazza, comunque somigli tantissimo a Tiziano, complimenti per tutte le foto bellissime e molto suggestive, ciao a presto rosa buon week end alla prossima.))
RispondiEliminaCara Rosa, quell'armadio, mi disse che era necessario per proteggere i vestiti dalla polvere e il resto.
EliminaComunque mia mamma era una santa donna.
Ciao e buon pomeriggio.
Tomaso
Qualche cosa in comune l'abbiamo. Io durante servizio militare ho frequentato la scuola trasmissioni di San Giorgio a Cremano:-)
RispondiEliminaCiao buona giornata
Caro Enrico, se tu sei stato nelle grandi aule dove si facevano i corsi, spero che le avrai trovate sicuramente meglio di noi, attrezzature degli americano che non funzionavano molto bene, capirai l'Italia era distrutta e certe scuole erano dentro quei locali costruite con della grandi lamiere ondulate che avevano fatto gli americani, con il sole si moriva dal caldo. Ciao e buon pomeriggio, amico.
EliminaTomaso
Ho sempre odiato il servizio militare ma più che una caserma quella sembrava una scuola e il corso di apparecchiatore telegrafonico durava sei mesi.
EliminaCiao buona giornata
A quei tempi caro Enrico, in 45 giorni era tutto finito e si venia assegnati alle proprie batterie.
EliminaCiao e buona serata amico.
Tomaso
Ciao Tommaso, un bellissimo racconto che hai voluto condividere,veramente altri tempi! Grazie, una buona giornata a te. Stefania
RispondiEliminaUn grazie ate cara Stefania della tua stimata presenza.
EliminaBuon pomeriggio cara amica.
Tomaso
ciao Tomaso
RispondiEliminaBuona giornata. Grazie per questi tuoi racconti.
Cara Robby, io ringrazio te della tua gradita presenza.
EliminaCiao e buon pomeriggio cara amica.
Tomaso
Un racconto davvero commovente!!!
RispondiEliminaSai raccontare il tuo passato, la tua vita con spirito e sentimento!!!
Buona giornata e un abbraccio forte!!!
Beatris
Cara Beatris, se noti bene i racconti sono semplicemente elementari, comi io ho imparato, a 20'anni, purtroppo la seconda lingua,il tedesco mi ostacola molto. Ciao e buon pomeriggio, amica.
EliminaTomaso
Un racconto descritto con serenità , vi si coglie tutto l'amore e il rispetto per la famiglia.
RispondiEliminaAltri tempi , altri valori ,oggi perduti.
Ciao caro Amico.
Rakel
Grazie cara Rakel, della tua presenza, che mi onora veramente.
EliminaCiao e buon pomeriggio cara amica.
Tomaso
sempre bello leggerli!
RispondiEliminaBuona giornata
Cara Lucia, fedele mia visitatrice...
EliminaGrazie delle tue visite.
Tomaso
Caro Tomaso, che bello questo racconto, e le foto dei tuoi anni passati! Tornerò presto per leggere la continuazione :=)
RispondiEliminaCara Cristina mi fa piacere se ritorni, il prossimo lo pubblicherò tra non molto.
EliminaSe ti piacciono puoi cercarli nelle etichette sono tutti elencati dal 1 al 12. si trovano nella sinistra del mio blog, scendi piano e le vedrai.
Ciao e buon pomeriggio cara amica.
Tomaso
Ciao,Tomaso.Ho scoperto casualmente solo oggi questo tuo blog.Mi ha molto colpito la foto di tua sorella suora.Mi ricorda moltissimo un' insegnante che ho avuto in un liceo in un istituto religioso di Roma.Può essere?
RispondiEliminaCara Claudia, non può essere, perché mia sorella era delle suore di San Giuseppe con convento a Ravenna, lei è stata quasi sempre negli asili nel Veneto e in Emilia Romagna.
EliminaSono stato per curiosità al tuo giovane blog, ma non ho trovato i programma per mettermi come tuo lettore, spero lo metterai.
Buon pomeriggio, amica.
Tomaso
Grazie per la risposta.Il mio blog è in realtà una raccolta personale di ricette,nulla di più,nulla che valga la pena di seguire.Non saprei nemmeno come mettere il programma che tu citi,ma ti ringrazio del pensiero.Ben volentieri mi aggiungerò invece ai tuoi lettori,perchè son cresciuta ascoltando racconti simili ai tuoi,seppur riferiti a zone diverse dell' Italia, e mi fa piacere poterne leggere ancora.Tante volte ho invitato mia mamma a metterli su carta per non dimenticarli,ma non ha mai voluto.Ti auguro una buona giornata!
EliminaCara Claudia, mi fa piacere sentire che ti sei messa tra i miei lettori.
EliminaSe lo desideri mettere quel programma, dei lettori che li seguono fammi sapere, io ti potrei spiegare il procedimento e ti assicuro che è molto facile. Quanto al tuo blog con il tempo lo puoi far crescere con semplici cose che senti dentro di te.
Un grazie per quello che mi dici che pure tua mamma piace i miei racconti, sono molto semplici ed elementari , come lo è la mia capacità. Buona giornata cara amica.
Tomaso
Perc hè non trasformi tutto questo in un e-book ci sono tanti sertvizi online che lo pubblicano gratis è un peccato non raccoglierlo tutto assieme pensaci... buona giornata
RispondiEliminaCara Edvige, io mi accontento così!
EliminaIntanto non saprei come fare, credimi lasciamo perdere, comunque ti ringrazio del tuo interessamento.
Buon pomeriggio con un abbraccio.
Tomaso
Ciao Tomaso anche se la conosco gia e sempre bello rileggerla, questa storia dovrebbero farla vedere alla televisione al posto del teatrino di nosri politici ciao
RispondiEliminaun grande abbraccio.
Tiziano.
Caro Tiziano, grazie che anche tu ci sei.
EliminaParlando dei teatrini credo che sia meglio di evitare di vederli!!!
Fanno veramente ribrezzo se pensiamo alle condizioni che l'Italia si trova.
Un abbraccio forte caro fratello.
Tomaso
Letto tutto d'un fiato..
RispondiEliminaQuanti sacrifici..
E tu ci sarai rimasto male per l'armadio.. ma la tua mamma ancor di più..
Grazie per il racconto..
Ps: rimane che eri un gran bel giovanotto..
Cara Mary, la vita bisogna saper prendere come ci viene data! Mia madre era una Santa donna!!!
EliminaPs: lo sai che ero un bel giovanotto!!!
ora sono un bel vecchietto:))
Ciao e buon pomeriggio cara amica.
Tomaso
Una vita molto intensa.
RispondiEliminaBuona serata.
Caro Cavaliere la vita senza ricordi è nulla!!! Buona serate caro amico.
EliminaTomaso
Caro Tomaso, dei passato con tanta naturalezza dal lavoro alla festa per tua sorella e infine la vita militare.
RispondiEliminaSono tutti avvenimenti che rimangono sempre impressi nella memoria.
Grazie per questa condivisione, un grande abbraccio.
Cara Gianna, con l'età maturata viene in mente tanti piccoli particolari, che senza nemmeno accorgermi mi vengono a galla nella mia mente. Sono ricordi, belli o brutti! Ma sono ricordi di una vita intensa vissuta e che mi ha dato tanto, direi moltissimo.
EliminaCiao e buona serata cara amica.
Tomaso
Che bei ricordi che porti dentro mio caro Tomaso.
RispondiEliminaAdoro le foto "vecchie".
Un abbraccio e a presto.
Miky
Cara Miky, a me le foto vecchie mi riportano indietro di quasi 60'anni quando il lavoro di stampa era un fascino assistere allo sviluppo, poi passarle in fratta nel bagno di fissaggio
EliminaOggi è tutto molto facile la tecnologia ha inventato macchine e prodotti miracolosi. Buona serata cara amica.
Tomaso
Ciao Tomaso, ma sai che leggo i tuoi post tutto d'un fiato, la tua vita mi sembra un romanzo e complimenti, eri proprio un bel ragazzo!!
RispondiEliminaAspetto la prossima puntata, a presto!
Carmen
Cara Carmen, credo che tutti mi conoscete
Eliminagià, i miei racconti sono semplici come lo sono io!!! Grazie del bel ragazzo, lo ero ora sono un bel vecchietto:).
Arriverà la prossima sta sicura.
Buona notte amica è già tardi.
Tomaso
Come è bello seguire tutte le tue vicende passate, carissimo Tomaso! I ricordi sono un bene prezioso, grazie perchè tu ce ne fai dono con i tuoi racconti di vita!!
RispondiEliminaCara Maris, il piacere lo fate voi a me che leggete con piacere questi miei semplici racconti vissuti.
EliminaCiao e buona notte cara amica.
Tomaso
Caro Tomaso, le tue esperienze di vita vissuta si leggono tutte d'un fiato e con emozione. Chi dei giovani d'oggi potrebbe immaginare i sacrifici che voi giovani d'allora avete affrontato nell'immediato dopoguerra? lavorare di notte senza un giorno di pausa, consegnare alla famiglia tutti i soldi guadagnati, rinunciare a soddisfare un proprio desiderio per migliorare il benessere familiare.
RispondiEliminaSei un grand'uomo Tomaso! e devo anche dire che eri proprio un bel giovanotto!
Cara Krilù le tue parole mi sono entrate nel cuore, ho sentito che tanti capiscono come era la vita a quei tempi, ed io non mi sono mai fatto indietro per il bene della famiglia... Ho imparato molto dall'onestà che la mia famiglia mi ha trasmesso. Ora sono contento di tutto.
EliminaCiao e buona notte cara amica.
Tomaso
Mi piace molto leggere i tuoi racconti di gioventu e vedere le foto di quei tempi!Che memoria che hai,ti ricordi un sacco di particolari!
RispondiEliminaP.S.Oggi ho dato un indizio per il mio giochino,puoi ritentare!!
Cara Francesca, mi fa piacere che ti piacciono i miei racconti vissuti.
EliminaSai la memoria ritorna molto quando arrivi a una certa età e tutto lo vedi molto vicino, ecco la motivazione dei miei racconti.
Passerò da te per vedere se posso ritentare cara amica, un abbraccio.
Tomaso
Caro Tomaso, ho un rimpianto personale, di non essere nato nella tua epoca o quanto meno dei miei genitori. Credo avrei vissuto una vita più spensierata e sarei cresciuto con più valori rispetto a oggi dove hai tutto e niente allo stesso tempo!
RispondiEliminaUn cordiale saluto
Caro Alberto, su questo punto sono d'accordo con te! In quei tempi si apprezzava molto di più la vita, e ogni individuo imparava a sopravvivere sempre con molta dignità.
EliminaCiao e buona giornata caro amico.
Tomaso
io sono nata nel '50 e queste esperienze così dure di vita non le ho provate , ma le leggo con molto piacere come le racconti , quella dell'orologio è un po' triste, ma sicuramente sarà stata più triste per la tua mamma che avrebbe voluto esaudire il tuo desiderio , sei stato un bravo figlio ...mi emoziona leggere
RispondiEliminaun abbraccio
Cara Adriana, tutti gli episodi che ho vissuto, non ho mai pensato che la mia mamma avesse sbagliato di ciò che faceva,
Eliminada lei ho imparato tutto, che poi nell'avvenire mi ha molto servito a creare una sano famiglia.
Ciao e buona giornata cara amica.
Tomaso
Ciao carissimo Tomaso , sono commossa ed emozionata davanti a questo racconto della tua vita da ragazzo che è stata difficile e dura, ma anche ricca di tanta voglia di fare; sei davvero un uomo straordinario!
RispondiEliminaUn abbraccio e buona giornata!
Tomaso nella foto sei quello al centro, il più bello per intenderci! ^_^
Cara Sciarada, mi fa veramente piacere che apprezzate tutti questi miei semplici racconti vissuti, erano tempi dove la vita era più apprezzata di oggi.
EliminaHai veramente visto bene, io sono quello al centro il mio occhio da furbacchione stava avere contatto con quella biondona:) ciao e buon pomeriggio.
Con un abbraccio forte cara amica.
Tomaso
Ciao Tom,
RispondiEliminaconosco queste tue memorie, ma è sempre interessante rileggerle.
Un caro saluto.
Caro Guardiano, lo immagino che ricordi bene questi miei racconti, ho voluto ripubblicarli perché ho capito che molti ancora non mi conoscevano ancora.
EliminaSperando di sentirci su skype, un caro saluto con un abbraccio.
Tomaso
un gran bel racconto di storia di vita personale ogniuno avrà trovato un po di sè :-)
RispondiEliminaCaro Carmine, questi racconti vissuti in quell'epoca sono reali! e molti giovani dovrebbero leggerli per capire quanto fortunati sono!!!
EliminaTomaso
Quanto mi piacciono i tuoi racconti!!
RispondiEliminaBellissimi e veri!!
Un abbraccio caro felice w.e.
Cara Anna, i miei semplici ed elementari rocconti vissuti vengono veramente dal cuore, grazie cara amica della tua assidua presenza, ciao e buona serata cara amica.
EliminaTomaso
Ho letto tutto d'un fiato,bei ricordi caro Tomaso!Buonanotte dal Friuli.
RispondiEliminaCara Olga, mi fa veramente piacere sentire che ti piacciono i miei racconti di vita vissuta.
EliminaBuona giornata con un abbraccio.
Tomaso
Ciao Tomaso, molto interessante il tuo racconto, degno di una pubblicazione più grande, un libro forse potrebbe rendere molto meglio il tuo racconto di vita vissuta, lo so è molto complicato, ma chissà, buon fine settimana, Angelo.
RispondiEliminaCaro Angelo, sentendo questi consigli da parecchi di voi, devo riflettere.
EliminaSicuramente non sarà facile... Ti ringrazio di cuore di tutto.
Buon fine settimana anche a te, amico.
Tomaso
Stupendi ricordi, caro Tomaso!
RispondiEliminaTi abbraccio e ti auguro un sereno fine settimana
Cara Giglio, grazie della tua gradita visita.
EliminaBuon fine settimana anche a te.
Tomaso
Passo per augurarti un sereno e felice week end.
RispondiEliminaGrazie caro amico, altrettanto anche a te.
EliminaTomaso
Grande, grande grandissimo Tomaso!!
RispondiEliminaTi abbraccio di stima e di bene!
Cara Sara, ho notato che mi hai messo su fecebook, di questo ti ringrazio, che mi fai sempre più conoscere.
EliminaSembra che questo vecchietto diventi troppo popolare:) e poi mi dia alla testa. A parte gli scherzi, grazie di cuore cara amica. Buon fine settimpana.
Tomaso
Ciao Tomaso, hai faticato nella vita ma adesso si vede che sei un'ottima persona.
RispondiEliminaAnch'io sotto le armi, in fanteria ad Asti, sono diventato marconista e imparato ad usare l'alfabeto morse.
Beato te che sai essere un fotografo, io invece sono completamente negato.
Un saluto,
aldo.
Caro Aldo , io nelle vita per soppravivere ho fatto tanti mestieri, ma purtropp non qualificati, però con molta possione ci sono sempre riuscito. Oggi posso dirmi fortunato, e vedo i miei figli che hanno potuto studiare ed essere non come suo padre che, solo emigrando ha potuto essere notato che avevo le mie qualità anche senza prestigiosi diplomi.
EliminaGrazie caro amico della tua gradita vista.
Tomaso
Tomaso questo è un romanzo da pubblicare, troppo bello amico mio, sei un grande. Bacioni
RispondiEliminaEmi
Cara Emi sono già tanti che me lo dicono, ma penso che non è tanto facile da realizzare. Buon fine settimana amica.
EliminaTomaso
Grazie di cuore per le visite,e buon fine settimana a tutta la famiglia, a presto.
RispondiEliminaGrazie cara gentile Terry, è un piacere anche avere le tue gradite visite.
EliminaCiao e buon fine settimana cara amica.
Tomaso
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RispondiEliminaೋღ**ღೋ PER TE!! UN SALUTONE ೋღ**ღ
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Grazie cara Mirta sei una cara amica e le tue visita sono sempre molto gradite.
EliminaTomaso
ciao Tomaso...non ho capito il tuo commento.
RispondiEliminaPartecipi al gioco?Ti inserisco nella lista?
Buona serata e buon fine settimana
Lu
Cara Lucia mi puoi metter in lista, partecipo prima con il commento non lo potuto fare bene perché avevo problemi con il PC ora è tutto di nuovo che va bene. Ciao e buon fine settimana, amica.
EliminaTomaso
Ripeto la mia sincera, profonda ammirazione per il tuo senso del dovere e la tua volontà di ferro che a te hanno consentito di realizzare nella vita tante tue aspirazioni e che dovrebbero essere di esempio ai giovani d'oggi.
RispondiEliminaCaro Adriano grazie delle tue belle parole. Non era facile dovo una disastrosa gioventù ricomporre tutto, per iniziare una vita. Dopo il servizio militare i sogni erano tanti, ma purtroppo la causa di una cresi mi costrinse di scegliere l'emigrazione.
EliminaNon fu facile, ma quando c'è un ferrea volontà tutto è possibile.
Ciao e buona domenica caro amico.
Tomaso
caro Tomaso tu devi assolutamente scrivere un libro con queste foto e ricordi!!!!! buona serata e felice domenica un abbraccio
RispondiEliminaLo sai cara Fiore che sentendo molti di voi mi viene da fare un pensierino.
EliminaSicuramente non sarà facile! Vedremo.
Buona domenica e un abbraccio anche a te.
Tomaso
ho letto sia questo sia il post appena pubblicato..
RispondiEliminaquello che mi colpisce è la tua ferrea caparbietà..eri sempre pronto a trovarti qualcosa da fare..
una 'fame di vita'..oserei dire..
per me tu sei nella foto quello tra due donne che guarda una delle due..
credo che leggerò anche gli altri capitoli..
un abbraccio
Cara amica, sono contento che ti siano piaciuti i miei racconti di vita vissuta, era un periodo molto difficile, per me no sono esistite le scuole dove avrei potuto fare una vera formazione.
EliminaHO cercato di fare di tutto! Sempre con la tenacia volontà di riuscire.
Oggi posso dire che la vita mi ha dato tanto. Affermi che hai fatto centro!
IO sono veramente quello al centro e stingo la mano a quella biondona:)
TI auguro una buona domenica, amica.
Tomaso
Tomaso...sei un GRANDE!
RispondiEliminaCinzia
Grazie di cuore cara Cinzia.
EliminaTomaso
Mi hai fatto leggere con il fiato sospeso tutti e due i capitoli.
RispondiEliminaSei bravissimo Tomaso, le tue peripezie sono veramente straordinarie.
Buona serata e sogni d'oro per la notte.
Mandi
Cara Rosetta, credimi, per me è un piacere sentire le tue opinioni, su questi miei semplici racconti di vita vissuta. Sicuro che rammentare tutto! tante volte mi ripeto! Ora sono fortunato
Eliminafortunata che tutto è finito bene.
Buona settimana cara amica.
Tomaso