CAPITOLO 9 L’EMIGRAZIONE
Nel maggio 1955 partii per la Svizzera, fui anche felice perché li avrei trovato la mia cara fidanzata furono giorni difficili specialmente per me, il lavoro nei cantieri edili non era ciò che avrei voluto fare, ma con la forza della grande volontà andai avanti, la mia fidanzata lavorava in un grande ristorante come aiutante cuoca il suo lavoro iniziava alle 9 al mattino e terminava verso 21,00 io andavo sempre a prenderla per accompagnare dove aveva una camera da una famiglia privata, parlavamo sempre di come si avrebbe potuto programmare la nostra vita, erano momenti molto difficili da una parte sognavo di tornare in Italia ma per ragioni finanziarie dovevo stare in Svizzera dove si guadagnava molto di più, cosi potei finire di pagare le tratte del mio impianto di laboratorio fotografico.
Alla fine di ottobre io rimpatriai il mio permesso di lavoro era scaduto, mentre la mia fidanzata aveva il permesso annuo cioè rinnovabile ogni anno, per i stagionali era un’altra cosa bisognava avere un contratto nuovo ogni stagione, in Italia ripresi a fare ciò che facevo prima, ma la mia volontà era cambiata, pensavo alla mia fidanzata, era doloroso pensare di dover ripartire da zero, avevo visto che forse per un po’ di anni avrei potuto cercare di avere un lavoro fisso a Zurigo ma non era facile, l’inverno passò con il solito lavoro foto ai emigranti che tornavano alle loro manifestazioni , matrimoni battesimi prime comunione ecc. passato l’inverno ricominciano le partenze, io non ricevette nessun contratto per ritornare a Zurigo, in marzo parti ugualmente, arrivai a Zurigo cera la mia fidanzata che mi aspettava, solo quello mi dava una certa gioia, mi misi a cercare un lavoro trovai molta difficoltà, non mi arresi facilmente dopo vari tentativi trovai un lavoro da giardiniere, un lavoro per me tutto nuovo, cera solo la grande volontà di riuscire il mio datore di lavoro mi diede una bicicletta con la quale andavo nei diversi giardini privati delle ville dove si doveva preparare il giardino, alla sera mi dava l’indirizzo dove lui al mattino iniziava il suo lavoro era in giardiniere artigiano ero solo io l’operaio, imparai molte cose il datore di lavoro mi disse che ero bravo e che mi avrebbe fatto il contratto anche per l’hanno prossimo, non era questo quello che io desideravo, io volevo un lavoro con un permesso annuo dove sarei potuto restare sempre in Svizzera, non chiedevo dei miracoli ma solo fare una famiglia.
Con la quale rimanesse sempre unita.
Tutte le sere mi trovavo con la mia fidanzata, già si programmava il nostro matrimonio.
Arrivato l’autunno la mia fidanzata chiese il permesso di avere tre mesi di libero per l’inverno,
Lo ottenne, era il 1956 avevamo già deciso il giorno del nostro matrimonio, il 24 gennaio 1957,
Lo stesso giorno del suo compleanno, io ero un po’ preoccupato io volevo a tutti i costi un permesso annuo, cercai in un grande laboratorio fotografico ebbi un colloquio con il direttore,
Mi fece vedere il laboratorio rimasi a bocca aperta vedere quella grande attrezzatura erano in due tecnici che lavoravano mi fecero delle domande il direttore capi subito che ne capivo molto di camera oscura, mi fece un appuntamento fra due giorni forse mi disse che poteva procurarmi il permesso di lavoro, io ero con il mio cuore alle stelle quando raccontai questo alla mia fidanzata, due giorni dopo mi recai per sapere come sarebbe andato per questo favoloso permesso, rimasi di ghiaccio quando mi disse che la polizia degli stranieri gli avevano negato il permesso, perché questo era un lavoro tecnico, per questo non lo ottenni, la mia preoccupazione era che non avrei mai fatto l’emigrante lasciando la mia sposa in Italia e io emigrare come stagionale, ricordavo un mio cognato che andava tutti gli anni all’estero e vedevo mia sorella sempre triste.
Arrivò dicembre assieme ritornammo in Italia, tutto andò come organizzato, il 24 gennaio 1957,
Fu celebrato il nostro matrimonio nella chiesa di Falzè di Piave fu una festa indimenticabile.
Ecco qualche foto di quel giorno
Come viaggio di nozze andammo ha far visita alle amiche della mia sposa. Capriana in paese nel trentino nella val di Fiemme. Abbiamo trovato circa 50 centimetri di neve faceva molto freddo quasi 20 gradi sotto zero ma eravamo felici.
Dopo circa un mese già ci preparavamo per ritornare in Svizzera,
La mia sposa, cioè Danila aveva il suo lavoro sicuro, io invece avevo solo la grande e buona volontà di trovarmi un lavoro stabile, se anche sapevo che non era facile.
Continua
Buona serata carri amici e amiche.
Tomaso
Sai Tomaso, guardando la foto attuale che ti ritrae con tua moglie, vi vedo così sereni da pensare che il vostro amore sia stato, e ancora sia, talmente grande da superare tutte le difficolta'...
RispondiEliminaSposarsi oggi senza che entrambi i coniugi abbiano un lavoro pare impensabile, voi invece l'avete fatto e siete arrivati fino a qui!
Tanto di cappello!
Un abbraccio!
Dony
Che belle le foto delle tue nozze,il bianco e nero ha un qualcosa di poetico!
RispondiEliminaCiao Tomaso,buona serata!
Cara Dony noi avevamo molta fiducia di noi stessi oggi purtroppo non è così sono cambiate tante cose e i giovani sono disorientati non è solo loro la colpa ma la società che a creato tutto questo.
RispondiEliminaQuesto naturalmente è il mio modesto parere. Grazie della tua gradita visita cara amica.
Tomaso
Si hai ragione caro Franz il bianco e nero è una cosa che attira la naturalezza poetica.
RispondiEliminaBuona serata caro amico.
Tomaso
Caro Tomaso,
RispondiEliminache gran forza d'animo e che amore per la tua Danila!!!
Mi piace la tua storia..è fatta di valori , di sacrifici e di amore...cose che oggi sono sempre più rare.
Un bacio a te e a tua moglie.
Buona settimana
Mi stai abituando bene Tomaso, il racconto della tua vita è diventato un appuntamento quotidiano.
RispondiEliminaConcordo con i commenti precedenti, il bianco/nero mantiene intatti tutti i dettagli delle fotografie.
Ciao, buona serata!
Siete la coppia ideale!
RispondiEliminaAncora tanti cari auguri.
Sempre benvenuta cara Zicin, i tuoi apprezza-menti mi lusingano.
RispondiEliminaBuona serata cara amica.
Tomaso
Ciao Sirio come vedi li voglio finire nella prossima settimana cosi non annoiano troppo, le foto hanno oltre 50 anni ma non sono male.
RispondiEliminaBuona serata.
Tomaso
Grazie cara Stella siamo prima di tutto soddisfatti dei nostri sacrifici cediamo ora il frutto.
RispondiEliminaBuona serata cara amica.
Tomaso
Ciao Tomaso, stai scrivendo un bel romanzo sulla tua vita :) tu e tua moglie siete una splendida coppia un abbraccio a tutt'e due
RispondiEliminaGrazie cara Rita delle belle parole.
RispondiEliminaBuona notte a te con sogni doro.
Tomaso
ciao Tomaso e buon inizio settimana
RispondiEliminaMichele pianetatempolibero
Ciao Michele, buon inizio pure a te.
RispondiEliminaTomaso
Ma come ti hanno negato il lavoro!!! che rabbia!!! Mi commuovo sempre a leggere della tua storia...quante difficoltà avete passato!
RispondiEliminaBaci Baci
La testimonianza di un bel coronamento d'amore in queste foto e nel tuo racconto. Buona serata Tomaso, a te e alla tua sposa.
RispondiEliminaSi cara Elena, erano tempi molto duri non bastava la volontà, le leggi restrittive della Svizzera erano severe ed impossibile da superare.
RispondiEliminaBuona giornata e grazie della visita.
Tomaso
Cara Tiziana hai detto bene! lo ero e lo sono tuttora...
RispondiEliminaBuona serata cara amica.
Tomaso
Caro amico se passi dal mio blog, troverai una sorpresa, ti ho donato un premio. Un abbraccio!
RispondiEliminaCiao cara Mirta, sono già passato da te per vedere il premio...
RispondiEliminaAhimè mi pare un po impegnativo seguire tutto il procedimento non credo che ce la farei, perciò se accetti lo prenderò per metterlo nel blog dei premi. Attendo la tua risposta. un abbraccio.
Tomaso
Intanto, rinnovo agli sposini i miei più sentiti auguri per il loro recente anniversario. Detto questo, perché preso dalla simpatia, rinvio, per non stonare troppo, alla prossima puntata qualche mia ideuzza sulla Svizzera ...
RispondiEliminaCiao Adriano, della Svizzera ci sarebbero molte cose e ti posso assicurare che sono vergognose quelle regole specialmente sullo statuto dei stagionali.
RispondiEliminaBuona serata caro amico.
Tomaso
E' bello leggere delle tue gioie edelle tue angosce: il tuo ricordo è molto vivo e vero.. alla prossima caro Tomaso, buona giornata
RispondiEliminaBuona giornata anche a te cara Paola.
RispondiEliminaTomaso
Tomaso.ciaoooo
RispondiEliminaOgni volta che vengo a leggere un nuovo capitolo , mi sembra di leggere un romanzo d'amore di " Liala" Aveva sempre un buon fine Alche la tua è una storia d'amore veramente stupemta.
Dovrebbero leggerla tutte le coppie che oggi si sposano senza convinzione senza un pò di ottimismo ,perdenti già in partenza.
Bello leggerti.. Buona serata Lina
dici bene cara Lina, tante copie non sanno che vivere un due bisogna dare e dare ancora riceverai di più...
RispondiEliminaPoi la cosa più importante saper rinunciare a tante abitudini che possano danneggiare una vera unione.
Buona serata cara amica.
Tomaso
Ciao caro Tomaso,leggo con molta passione questo tuo racconto di vita,e sinceramente a tratti mi sono anche commosso,bella la parte del matrimonio e belle le foto,grazie per condividere tutto questo con noi.
RispondiEliminaBuona serata e mi scuso se mi permetto ma in amicizia ti mando un abbraccio.
Grazie caro massimo della tua presenza su questi miei racconti della mia vita.
RispondiEliminaCerto che ti permetto nella tua grande amicizia se anche virtuale io la sento, buona serata con un abbraccio. Tomaso