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mercoledì 4 febbraio 2009

Credo sia ora di pubblicare il mio undicesimo capitolo

UNDICESIMO CAPILOLO
Passarono i primi tre mesi il pancione di Danila cresceva sotto i miei occhi lei continuava ad andare a lavorare in fabbrica e si sentiva molto bene, in luglio nacque una bella bambina la abbiamo chiamata Manuela eravamo molto felici.
il giorno del battessimo
Passati i primi giorni ci rendemmo conto che arrivarono i grossi problemi, noi non potevamo tenere in casa la nostra bambina fummo costretti come la maggior parte dei miei connazionali Di portare la bambina in una casa nido si andava a trovarla al sabato e alla domenica fu molto duro accettare questa situazione ma non cera altre soluzioni. Tutte le sere io andavo a portare il latte che a sua volta estraeva la Danila con una piccola macchina a ventosa cosi la bambina veniva alimentata con il latte materno. A Natale prendemmo una decisione, andammo in Italia a parlare con mia mamma per vedere come meglio avremmo potuto fare ha noi interessava che la bambina crescesse in una famiglia dove avrebbe potuto avere più affetto, perché abbiamo notato che nelle case nido questo non potevano darle così d’accordo con mia madre abbiamo portato la bambina in Italia mia madre era contenta di far crescere la nipotina, essendo già nonna de 4 nipotini solo maschi si dedicò con tanto affetto ha questa nipotina. In primavera del 1960 decisi di acquistare una vettura di occasione, una FIAT 600 per poter meglio spostarsi ora aravamo in tre e la motocicletta non bastava più. La situazione di avere la bambina in Italia fu molto difficile accettare questa situazione al giorno durante il lavoro il tempo passava senza pensarci troppo ma alla notte era sempre più difficile. Intanto la bambina cresceva molto bene.
i suoi primi passi
Se anche la piccola aveva solo un anno mia mamma gli aveva insegnato a lavarsi da sola, mi diceva mia mamma che si divertiva con tutto. Fui costretto a fare la patente di guida Svizzera perché la patente Italiana non era riconosciuta dalla legge svizzera mi e stato facile ottenerla anzi questo mi a dato l’occasione di un lavoro supplementare il maestro di guida che mi portò per fare gli esami mi fece una proposta molte allietante vedendo che io ero molto bravo ad apprendere tante cose mi disse che lui cercava Un aiutante italiano per fare qualche ora di guida ai tanti italiani e spagnoli che lui non riusciva a preparare in tempo, fu così che dopo un po’ di preparazione dei documenti che lui aveva preparato iniziai, quasi tutte le sere dopo il lavoro della fabbrica facevo una ho due ore di scuola agli italiani e spagnole il sabato e pure la domenica, in più c'erano anche le foto. Dopo un paio di mesi mi resi conto che non potevo continuare con la 600 fiat cosi acquistai una 1100 fiat che era più adatta per quel lavoro tutto andava molto bene. Passarono cosi circa 7 mesi poi prendemmo una decisione in svizzera abbiamo capito che c'erano delle famiglie private che prendeva in custodia dei bambini durante tutta la settimana anche tutta la notte, siamo subito interessati per cercare non passò tanto tempo che abbiamo conosciuto una famiglia la signora era di origine italiana però nata in svizzera i suoi genitori erano di quelli venuti in Svizzera prima ancora della prima guerra mondiale avevano due maschi e desideravano tanto una bambina fu così che andammo in Italia a prendere la nostra bambina e affidammo a quella famiglia la portavamo alla domenica sera e si andava prenderla al venerdì sera.
L'inverno molto rigido del 1961-62
Inizio cosi un buon periodo quella famiglia educò la bambina molto bene intanto che la bambina cresceva gli spiegavano che il suo papà e la sua mamma erano a lavorare e che sarebbero venuti sempre a prenderla passarono 5 anni e posso dire che siamo stai molto fortunati. Un meraviglioso giorno mia moglie mi comunico che stava aspettando un bambino. Questa bella notizia mi riempi di gioia e cosi iniziammo una attesa che ci fece capire che avremmo dovuto cambiare tante cose prima di tutto la Danila avrebbe dovuto lasciare il lavoro io non avrei mai accettato che anche il figlio che stava per arrivare lo avremmo affidato ad estranei. La cosa ci favorì, il marito della signora che guardava la nostra bambina era un Perito chimico e lavorava in una fabbrica di colori, fu così che mi fece una proposta lui mi avrebbe fatto entrare in fabbrica come operai per la fabbricazione di colori a dispersione che stavano completando il reparto, fu così che tre mesi dopo iniziai il nuovo lavoro.
Continua

15 commenti:

  1. Quante vicissitudini, Tomaso!
    Non pensavo che anche a quei tempi fosse un problema avere figli da allevare. Ma certo, lavorando entrambi, non poteva essere diversamente.
    Ma che belle foto! Belle perché raffigurano belle persone, tua moglie, la tua bimba ...
    Non vedo l'ora di leggere la prossima puntata :)

    Ciao.

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  2. Si cara Lara le difficoltà non erano solo per il lavoro, la cosa più difficile era trovare alloggio dove tenere i bambini, aggiungi poi che delle leggi Svizzere di quei tempi erano molto ristrettive.
    Senza contare il costo di avere bambini.
    Ciao carissima, Tomaso

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  3. Che bello leggere queste storie ed immedesimarsi in tali vicessitudini! Ciao

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  4. Caro tomaso, ho letto e ho riflettuto, quanti sacrifici avete fatto tu e tua moglie, ma quello più straziante è stato la separazione dalla vostra Manuela, non ti nascondo che leggendo mi sono commossa.
    Quanta forza c'era prima...-
    Un abbraccio a te e a tua moglie.

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  5. Vi ringrazio della vostra partecipazione, credetemi, io scrivendo quanto ho raccontato, mi scendevano le lacrime ricordando tutto questo

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  6. Hai fatto commuovere anche me, per la tua difficoltosa vita e per come l'hai raccontata.

    Mi sono persa le puntate precedenti ma andrò a leggere i post vecchi per ricomporre il tuo romanzo di vita.
    Un abbraccio

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  7. Quante peripezie caro Tomaso,per il bene dei figli!
    Certe decisioni si prendono a malincuore,per pura necessità.
    IL tuo raccontarti mi emoziona sempre tanto,inlotre devo farti i complimenti per le foto,si vede la mano...del mestiere!

    Buona fine settimana,alla prossima puntata!

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  8. Albachiara, Sirio,
    vi ringrazio della vostra partecipazione ai miei ricordi, talvolta molto amari. credo però che l'ultimo capitolo che sto per finire inizia per me una vita che piano piano mi darà molte soddisfazioni.
    Ancora grazie della vostra visita.
    Tomaso

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  9. Tomaso buona domenica:)il problema e' che certi ricordi riaffiorano prepotentemente senza volerlo...

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  10. Ciao Tomaso,
    ...storie di vita vissuta intensamente per il bene dei propri cari.
    Buona serata,
    Stefano

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  11. Grazie Ilaria della tua gradita visita. Dici giusto dei ricordi che riaffiorano quando l'insonnia t'invade proprio senza volerlo.
    Un forte abbraccio!

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  12. Credo che tutti i papà e mamme lo fanno continuamente, anche in questi tempi, per i propri cari si fa tutto!
    Grazie della tua gradita visita.

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  13. c'è un sapore specialissimo in queste pagine...
    mi sento a casa
    che bello!
    grazie
    un abbraccio
    nottenotte

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  14. Grazie della tua visita cara Azzurra. Il mio racconto sta arrivando al termine, da ora in avanti mi sono sentito arrivato ripagato di tutto quello che cercavo.
    Un abbraccio e buona settimana!

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