Carissimi amici e amiche, vedendo che tutti amano molto leggere i miei racconti di vita vissuta, oggi vi faccio vedere una storia del 1943, questa non l'ho mai scritta fino oggi, neanche nei capitoli della mia vita, come tutti sapete certi ricordi vengono a galla nella età avanzata.
Spero che vi piaccia questo breve episodio.
Spero che vi piaccia questo breve episodio.
Ritorno sui miei ricordi del passato.
Siamo in piena seconda guerra mondiale, ricordo che nel 1943 periodo della raccolta delle mele avevo 13 anni, mia madre mi chiese di accompagnarla nel Montello, nel paese dove era nata aveva 2 fratelli e una sorella, la loro campagna era molto grande e ricca di alberi di melo, cosi mi portò con lei, abbiamo dovuto attraversare il Piave, non era una cosa facile, l'acqua tante volte può essere insidiosa e pericolosa, io da bambino imparai presto a nuotare e vi posso assicurare che sapevo cavarmela molto bene; in tante occasioni ho aiutato della gente per attraversare i diversi rami del Piave, nonostante fossi giovane mi ritenevo esperto su come prendere i rami del Piave; per attraversare bisogna conoscere ad occhio dove l'acqua accumula i ghiaioni e seguire attentamente il punto meno profondo, se si sbaglia ci si trova improvvisamente nell'acqua profonda e solo chi sa nuotare ne può uscire.
Sono sincero ho sempre rischiato molto nel fiume Piave sicuramente avevo un buon angelo custode.
Oggi, se ci ripenso, mi vengono i brividi, molti dicevano che ero un po’ matto.
Arrivati dai miei zii abbiamo visto che le mele erano abbondanti sotto gli alberi, erano moltissime cadute da sole e abbandonate per darle poi hai maiali, erano molto buoni i miei zii, non avevano tempo per raccogliere queste mele, cosi ci è venuta un'idea! Abbiamo organizzato con parecchie donne casalinghe i cui mariti erano tutti emigrati di andare un giorno a prendere queste mele che ci lasciavano prendere senza pagare niente.
Io in quel periodo facevo il garzone in un panificio e tutte le mattine alle 02.30 mi recavo a fare il pane e lavoravo circa fino le 11.00, un giorno fu deciso che appena io ritornavo dal lavoro di partire subito per il Montello, normalmente io al pomeriggio andavo dormire per riposare ma quel giorno rinunciai con piacere perché sapevo che quelle donne avevano molto bisogno.
Partiti a piedi e dopo circa 1 ora e mezza arrivammo al Piave, non fu tanto facile convincere le donne e mia madre di seguirmi per attraversare, dovetti fargli vedere un paio di volte come attraversavo e come dovevano fare loro per seguirmi, fu una faticaccia accompagnare una alla volta fino all’altra sponda, un'ora dopo eravamo tutti impegnati a riempire i sacchi di mele, fu veramente bello vedere e sentire le donne soddisfatte di tutto questo.
Ci preparammo per il ritorno, sacchi in spalla, raggiunto il primo ramo del piave iniziarono i grandi problemi per passare l'acqua se anche non molto profonda, ma molto mossa a causa della corrente, accompagnai una donna alla volta fino all'altra sponda e poi con molto coraggio portai i sacchi di mele.
A sera inoltrata siamo arrivati a Sernaglia tutti stanchi sfiniti ma contenti di avercela fatta.
Questa è una storia vera vissuta dal sottoscritto, quel ragazzo tredicenne ero io
Tomaso
Un bellissimo racconto, un pezzo della tua vita, non eri matto...a 13 anni lo si è tutti!! buona giornata
RispondiEliminaCiao Tomaso complimenti, altro bellissimo racconto che ci mostra le usanze di allora.)
RispondiEliminaQuando si e' giovani si e' un po' incoscienti, non si pensa al pericolo, crescendo si diventa piu' saggi, certo che ne hai fatte di cotte e di crude, ahah, complimentissimi e grazie per aver condiviso questa bellissima storia inedita, a presto rosa buona gionata:)
ciao Tomaso
RispondiEliminaleggere i tuoi racconti di vita mi piace molto.
Grazie per questo racconto della tua vita. Grazie Tomaso anche per la tua visita. A presto . Ale
RispondiEliminama come vi asciugavate? tutti zuppi?
RispondiEliminagrazie per questo racconto Tom, grazie
Un racconto vero è sempre bello ed interessante e se il protagonista è una persona che si conosce la cosa è doppiamente apprezzabile
RispondiEliminaUn abbraccio Tom!
Grazie cara Modna, tu hai capito che a una certa eta i pericoli non si calcolano mai, per questo ho detto che avevo un buon angelo custode.
RispondiEliminaUn abbraccio forte amica.
Tomaso
Cara Rosa è vero che se è incoscienti e per fortuna sono qui a raccontarlo.
RispondiEliminaBuon fine settimana cara amica.
Tomaso
Grazie cara Robby della tua visita è sempre un piacere vederti.
RispondiEliminaBuon fine settimana amica.
Tomaso
Cara Ale sono io che ringrazio te con tutto il cuore della tua amicizia. Un abbraccio forte forte.
RispondiEliminaTomaso
Cara Vale erano grossi problemi quando una scivolava si bagnava completamente, la profondità non era eccessiva ma molto corrente, purtroppo i vestiti si asciugavano da soli prendendo talvolta dei malanni. Un abbraccio forte amica.
RispondiElimina¨Tomaso
Grazie cara Simo, i tuoi complimenti mi fanno bene, un abbraccio forte.
RispondiEliminaTomaso
Quanto mi piacciono i tuoi racconti ma che coraggioso che sei!!
RispondiEliminaAnche io da bambina ero un pò spericolata a pensarci adesso mamma mia!!
Bravissimo Tomaso
Buon fine settimana Anna
^_^
Grazie Anna di esserci. Tutti da giovani non valutiamo mai il pericolo, io come dicevo ho avuto un buon angelo custode.
RispondiEliminaBuon fine settimana cara amica.
Tomaso
Bellissima storia: le Parole hanno compiuto il miracolo di far rivivere quel tredicenne, sembrava di vederlo... ma in effetti è ancora qui, dentro di te, solo un pochino sballottato dal tempo e dalle fatiche di una vita, ma anche dalle gioie...
RispondiEliminaCiao caro amico!
Hai avuto una vita piena e intensa. E' bello che tu abbia così tanti ricordi!
RispondiEliminaBellissimo racconto.
RispondiEliminaGrazie per questo interessantissimo post, caro Tomaso!
RispondiEliminaA presto!
Bel racconto Tomaso, leggendo le tue storie, ci si rende conto che avevi già da giovane lo spirito d'avventura.
RispondiEliminaCiao buon fine settimana
enrico
Caro Nicola lo so che qualcuno avrebbe saputo meglio raccontare questa storia io sono contento di raccontare questi piccoli episodi, leggendoli li rivivo, quel giorno una mamma con tre bambino piccole che era venuto con noi scivolo con le gambe all'aria con fatica riuscì ad alzarla tutta bagnata fradicia, oggi non c é piú un figlio ancora oggi quando mi vedeva in ferie raccontava questa avventura che la sua mamma gli e la raccontato.
RispondiEliminaBuon fine settimana caro amico.
Tomaso
Si cara Ambra tante volte da solo ricordando questi episodi sorrido e mi dico! Che bello é poterlo raccontare.
RispondiEliminaA presto rileggerti cara amica.
Tomaso
Grazie caro Fernando di esserci.
RispondiEliminaTomaso
Grazie a te caro Roberto di avermi fatto visita.
RispondiEliminaBuon fine settimana amico.
Tomaso
Caro Enrico questo spedito di avventuro non mi a mai abbandonato anche con l'avanzata età amavo sempre il rischio, il racconto che ho fatto con il titolo! Il viaggio delle sorprese in America lo ha fortemente illustrato.
RispondiEliminaBuon fine settimana amico.
Tomaso
Dovrebbero leggere questi racconti i ragazzi di oggi....
RispondiEliminaCiao, Amico, ti auguro un buon fine settimana
Anna
Cara Giglio è sempre un piacere vederti, credo che i giovani di oggi non sanno cosa sia una formazione per una vita sicura e pronta ad affrontare qualsiasi situazione.
RispondiEliminaCredo che scriverò un post di come era un giorno da garzone in un panificio, nel 1944 imparare a vivere all'età di 14 anni.
Credo proprio che la scriverò.
Buon fine settimana cara amica.
Tomaso
Ma che coraggio ! :-)
RispondiEliminaTomaso, perchè hanno buttato via lo stampo di giovani generosi ed altruistici come te?
RispondiEliminaCristiana
Dai Tomaso, che in mezzo a tutte quelle donne ti sentivi molto importante perchè sapevi dove guadare il Piave!
RispondiEliminaQuante ne hai combinate...ma di buone, in gioventù.
Un abbraccio grande.
Erano momenti difficili e questo che ho imparato lo devo tutto a quella piccola e fragile donna di mia madre.
RispondiEliminaIl coraggio veniva non saprei dire da dove , forse per soppravivere.
Grazie cara Chiara, un abbraccio.
Tomaso
Cara Gianna era un momento molto difficile erano passati pochi giorni della firma dell'armistizio che credevamo che la guerra fosse finita,
RispondiEliminainvece il peggio era ancora da arrivare. Un abbraccio forte.
Tomaso
Cara Cristiana credo che questo stampo che tu stai cercando sia stato distrutto dall'egoismo e dal benessere della società.
RispondiEliminaBuon fine settimana cara amica.
Tomaso
Ciao Tomaso tu sei arrivato prima di m'è
RispondiEliminaquante volte anchio con la mamma ho attraversato il piave con la scusa di far visita agli zii si caricava sempre qualcosa a casa come tu ben sapevi terreno non ce nera da coltivare il massimo una trentina di metri per fare l'orto naturalmente a quel'epoca tu eri più a casa,
ciao un abbraccio
Tiziano.
Zio i tuoi racconti mi incantano sempre e tu sei bravissimo a scriverli,mi par quasi di sentire la tua voce che racconta.
RispondiEliminaBuon fine settimana caro zio!!
Baciotti by Pixia!! :)
p.s.Dopo questo racconto guarderò le mele pensando a te :)
Dici bene cari Tiziano tu eri molto più piccolo e sicuramente noi fratelli e le sorelle ti abbiamo un po' viziato, nel tempo poi quando eri cresciuto eri tu che accompagnavi la mamma io ero molto impegnato su panificio che non conosceva mai riposo non esistevano feste il panificio chiudeva solo, Natale capodanno e Pasqua.
RispondiEliminaCiao e a presto sentirci.
Tomaso
Grazie cara nipote è sempre un piacere ricevere i tuoi complimenti.
RispondiEliminaZio Tomaso
a volte queste scene si vedono nei film,e si pensa che solo solo film...invece chissà quante storie di vite vissute ci sono ralmente.
RispondiEliminaBravo Tomaso
Eravamo giovani che le difficoltà della vita ci avevano forgiato bene.
RispondiEliminaOggi cara Lucia la società e la ricchezza a cambiato tutto, ieri vivendo male si a imparato tanto oggi hanno trovato tutto fatto.
è forse un gioco di parole ma è la realtà. buon fine settimana amica.
Tomaso
Ciao Tomaso,
RispondiEliminasono contento che tu abbia pubblicato un altro capitolo della tua vita, una vita intensa e vissuta da protagonista.
I protagonisti non sono quelli che salgono oggi alla ribalta delle varie emittenti tv (immagino "Amici", "Grande Fratello", "L'isola dei famosi", etc) ma coloro che hanno dato un contributo concreto di solidarietà al nostro al Paese, diventando quindi piccoli ma importanti artefici del suo destino.
Un caro abbraccio.
Ciao Zio!
RispondiEliminaMi e' piaciuto molto questo tuo racconto vissuto. Le tue parole hanno suscitato immagini di una passeggiata aventuruosa, ma anche di sacrificio. Dopo aver lavorato la notte, hai trovato la forza di aiutare queste donne a trascorrere una giornata in compagnia e forse, ai quei tempi, le mele gratuite erano anche una necessita'.
Non sapevo che tua mamma era dal Montello...e se tuo padre era da Sernaglia...come si sono conosciuti? Mi faccio un quadro di un giovane che attraversava spesso il Piave per corteggiare la futura moglie! Ciao ... Nadia
Caro guardiano ti ringrazio della tua chiarezza su commento che solo tu sai fare, io sono quasi commosso.
RispondiEliminaTi auguro un buon fine settimana.
Tomaso
Cara Nadia ti posso chiarire subito come mio padre abbia conosciuto la sua futura sposa, nel periodo della prima guerra mondiale mio padre era al fronte che combatteva contro gli austro ungarici, lui nelle ultime battaglie era nel montello proprio nel paese che abitava mia mamma, cioè Santi Angeli la strada numero 10. Grazie della tua sempre gradita visita, è un piacere vedere che un commento viene dal Canada.
RispondiEliminaUn abbraccio a tutti.
Zio Tomaso
Chi desidera leggere e commentare il racconto di Tomaso anche sul forum, http://artisti-amatoriali.forumattivo.com/t1351-ritorno-sui-miei-ricordi-del-passato ; iscrizione gratuita . Buonanotte a tutti e buona lettura a chi rimane alzato. Mi raccomando, non stancate troppo questo nonno ;-) .
RispondiEliminaChe bello sentire questi racconti.
RispondiEliminaAdesso i giovani forse si farebbero una risata, mentre all'epoca era vita.
Una vita difficile , ma forse più soddisfacente, pensa come ti sarai sentito utile ed importante, non è così?
Buonanotte
Grazie cara Chiara dei suggerimenti che hai lasciato hai miei lettori,
RispondiEliminaio dopo le 22.00 non ce la faccio più e vado a nanna.
Buona giornata cara amica.
Tomaso
Dici veramente la realtà di quei tempi cara Adriana, ero molto conosciuto anche perché mi chiamavano il panettiere, credo che farò un post dedicato a un mio giorno da panettiere garzone.
RispondiEliminaBuona giornata cara amica.
Tomaso
Complimenti Tomaso! Che bel racconto, davvero straordinario quel ragazzo che poi è diventato un straordinario uomo. Grazie di aver condiviso questo ricordo.
RispondiEliminaTanti caldi saluti, buona giornata.
Ciao Adriana, io sono giovane (non me la sento ancora di dire che sono vecchia nonostante i miei 32 anni) e non ho assolutamente riso. Su Artisti Amatoriali forum ci sono persone sia con più anni di me che con meno anni di me e nessuno si è permesso di ridere. Anche perchè ridere di chi ha dovuto passare un' infanzia, un' adolescenza ed una giovinezza in quegli anni dove non si sapeva se si arrivava al giorno dopo sarebbe una piena mancanza di rispetto.
RispondiEliminaCara Gabriela mi fa piacere vedere che anche tu ci sia per sentire la mia storia vissuta , in quel tempo che non avevano niente! ma con niente eravamo contenti.
RispondiEliminaBuona giornata cara amica.
Tomaso
Cara Chiara, purtroppo qualche giovane che non capisce nulla esce con delle frasi che non lo sa cosa era la vita in quei periodi, sono quei giovani che hanno trovato tutto fatto, Grazie comunque delle tue belle parole, un abbraccio forte.
RispondiEliminaTomaso
Anche l'incoscienza in fondo è una delle cose belle della giovinezza. Grazie per qverci regalato questo pezzetto della tua vita. Un abbraccio e buon fine settimana
RispondiEliminaSi cara Federica l'incoscienza della gioventù si impara molto, come dicevo abbiamo per fortuna un angelo custode, e che crede a questo tante volte lo aiuta.
RispondiEliminaGrazie della tua sempre gradita visita. Buona domenica amica.
Tomaso
Grazie a te , Tomaso, buona domenica ! ;-*
RispondiEliminaCara Chiara sono io che ringrazio te, se tutto si è maturato è grazie a te. Buona domenica anche a te.
RispondiEliminaTomaso