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lunedì 9 ottobre 2017

BÜLACH FESTEGGIA GLI ANZIANI PER NOZZE DORO, DIAMANTE, E PER GLI 80-85 E 90'TENNI TUTTI ASSIEME CON VINO CAFFE E DOLCI

Carissimi amici e amiche non potevo non farvi vedere tutto questo.
il nostro comune ci a voluto premiare con questa bella festa, poi il nostro amato sindaco ci a portato il saluto di tutta la cittadinanza
dicendoci che noi aiutiamo l'economia spendendo i nostri soldi.
Abbiamo un po sorriso sentendo questo, ma lui ci a spiegato che 
facendo cosi si crea sempre posti di lavoro e la disoccupazione è lontana.

Ogni anziano oppure copia poteva portare 2 accompagnatori per assistenza

 soprastante la locandina dell'invito 
sottostante qualche foto del grande salone, eravamo oltre 350
 veramente una numerosa compagnia tutta allegra

 sottostante un'orchestra che a rallegrato la festa con musica dei nostri tempi
Queste foto giustificano che è stata una bella feste per tutti noi, sperando
 che questo post sia stato da voi tutti gradito vi lascio un mio caloroso saluto!
Tomaso

martedì 3 ottobre 2017

CREDO CHE OGNI TANTO CI VOGLIANO DELLE BELLE POESIA

Tanto per cambiare, cari amici e amiche, 
vi faccio sentire Luciano Tajoli in autunno
e poi per portare un vero clima autunnale!
Credo che ci vogliano un paio di poesie

Autunno malato

Autunno malato e adorato
morirai quando l’uragano soffierà sui roseti
quando avrà nevicato
sui frutteti.
Povero autunno
muori in biancore e ricchezza
di neve e di frutti maturi.
In fondo al cielo
planano sparvieri
sulle nixi graziose dai capelli verdi e nane
che non hanno mai amato.
Sui confini lontani
i cervi hanno bramito.
E quanto amo stagione quanto amo i tuoi suoni
i frutti che cadono e che nessuno raccoglie
il vento e la foresta che piangono
tutte le loro lacrime d’autunno foglia a foglia
le foglie
pestate
un treno
che passa
la vita
che va.
autore ignoto

Giardino autunnale
Al giardino spettrale al lauro muto
de le verdi ghirlande
a la terra autunnale
un ultimo saluto!
A l’aride pendici
aspre arrossate nell’estremo sole
confusa di rumori rauchi grida la lontana vita:
grida al morente sole
che insanguina le aiole.
S’intende una fanfara
che straziante sale: il fiume spare
ne le arene dorate; nel silenzio
stanno le bianche statue a capo i ponti
volte: e le cose già non sono più.
E dal fondo silenzio come un coro
tenero e grandioso
sorge ed anela in alto al mio balcone:
e in aroma d’alloro,
in aroma d’alloro acre languente,
tra le statue immortali nel tramonto
ella m’appar, presente.
Di dino Campana

Il nome suo è Autunno
Il nome – suo – è “Autunno”
Il colore – suo – è Sangue
Un’Arteria – sulla Collina
Una Vena – lungo la Strada
Grandi Globuli – nei Viali
E Oh, l’Acquazzone di Tinte
Quando i Venti – rovesciano il Bacile
E versano Pioggia Scarlatta
Sparpaglia Berretti – laggiù
Forma rubicondi Stagni

Emily Dickinson

Spero che le abbiate tutti gradito!!!

dal vostro sempre amico
Tomaso