Cari amici e amiche se ricordate bene
l'amico Illario ha ancora un nuovo racconto,
buon divertimento.
GITA
IN CANSIGLIO
Da poco
avevo conseguito la patente e la mia più grande aspirazione era di
portare in macchina tutta la famiglia a passare una giornata
all’aperto in qualche località nei dintorni.
L’occasione
mi si presentò quando un mio carissimo amico, Franco, m’invitò
nella sua casa in Cansiglio dove trascorreva il mese di luglio. Egli
era solito passare in montagna il periodo più caldo dell’anno
nella speranza che il figlioletto Andrea, di costituzione un po’
delicata, ne traesse beneficio recuperando forza e appetito.
Non
possedevo ancora una macchina e feci in modo di vincere la ritrosia
che, trattandosi di un neo patentato, era forte e chiesi in prestito
per un giorno una vettura al mio datore di lavoro.
Si trattava
di una FIAT cinquecento modello familiare, adatta a portare cinque
persone, due adulti e tre bambini. Faceva quasi al caso nostro (noi,
di bambini, ne avevamo quattro, ma tant’è!) e una domenica
decidemmo di effettuare la nostra tanto agognata scampagnata. Non
avvisammo del nostro arrivo (all’epoca non era facile comunicare
telefonicamente), tanto più che Franco mi aveva assicurato che non
c’erano problemi: in quella casetta non invitava mai nessuno!
Mia moglie
Elena, provetta cuoca, aveva preparato il pranzo per entrambe le
famiglie cucinando due faraone con polenta e contorni vari.
Predisponemmo tutto per tempo e calcolammo di fare una bella
improvvisata arrivando all’ora di pranzo in modo da sollevare la
padrona di casa da tante incombenze.
Favoriti da
una splendida giornata di sole, partimmo verso le 10,30 con
destinazione Cansiglio, località Vallorc. Dopo un inizio gioioso
qualche esitazione, per la verità, cominciò ad assalirci. E se
dovessimo incontrare la polizia stradale? I bambini erano quattro!
Convenimmo che se ciò si fosse verificato avremmo nascosto Carla, la
più piccola, sotto il livello dei sedili per evitare di essere vista
e di prenderci una contravvenzione.
Dopo una
curva, poco prima dell’abitato di Fregona, ecco profilarsi due
militi fermi sulla destra. Cercammo di darci un contegno il più
naturale possibile. Carla era già sistemata sotto i sedili e
pensavamo di passare inosservati. Invece no. Si alzò la paletta
dell’alt. Con fare ossequioso l’agente mi chiese la patente, poi
s’interessò sulla nostra destinazione, infine mi fece presente che
c’erano delle anomalie nella vettura come se la marmitta fosse
ancorata male, in quanto si udivano rumori come di lamiere che
ballano. Gli spiegai il motivo: «Vede, agente, all’interno della
parte posteriore della macchina ci sono dei tegami! Una volta
arrivati a destinazione abbiamo intenzione di consumare il pranzo
all’aperto, in santa allegria!». Soddisfatto delle risposte
ricevute, mi strinse la mano augurandomi buona scampagnata.
Evidentemente
la bambina era nascosta molto bene visto che non si era accorto della
sua presenza, altrimenti sarebbero stati dolori. Ripartimmo e,
percorsi circa trecento metri, l’abitacolo si riempì di pianti
disperati. Accostai e mi fermai, cercando di capirne i motivi. Tra i
bambini si era sciolta la tensione accumulatasi nel vedere che gli
agenti ci avevano fermato. In cuor loro avevano pensato che ormai la
gita era finita e che ci avrebbero obbligato a chiamare qualcuno per
far ritorno a casa scaricando il passeggero in più. Visto com’erano
andate le cose si erano sfogati in un pianto liberatorio, mentre la
piccola Carla continuava a protestare per essere rimasta schiacciata
per lungo tempo con la testa in giù tanto da impedirle quasi il
respiro.
Pian piano
la tensione si smorzò e riprendemmo il viaggio. Arrivati al Pian del
Cansiglio, vidi l’indicazione per Vallorc, la seguii ed ecco su uno
spiazzo il mio amico Franco. Ci fermammo e ci salutammo
calorosamente, notando però anche un certo imbarazzo. Che cos’era
successo? Cinque minuti prima di noi erano arrivati degli zii senza
preavviso, quattro persone in più, ed essendo già mezzogiorno e la
casa piccola, Franco era molto preoccupato.
Arrivò
anche sua moglie Ines per salutarci. Sul suo viso una strana
espressione, non so se di preoccupazione o d’impotenza, come se le
crollasse il mondo addosso. Sembrava dire: «E adesso, come faccio?».
Conosceva benissimo l’appetito dei Zabotti, al contrario del suo
Andrea sempre svogliato, con il quale bisognava sudare le proverbiali
sette camicie per alimentarlo.
La mia
consorte capì al volo la situazione. Mise subito a conoscenza gli
amici delle nostre intenzioni, cioè di pranzare tutt’insieme,
avendo tutto il cibo occorrente in macchina. Questo servì un poco a
tranquillizzare i nostri amici, anche se non potemmo completamente
togliere loro le preoccupazioni per gli arrivi inaspettati.
Guardandoci
intorno avevamo notato che, vicino all’abitazione, c’era un’area
attrezzata per pic-nic. Senza perderci d’animo decidemmo che ce ne
saremmo serviti. Accendemmo il fuoco, aiutati da Franco che ci
procurò la legna. Riscaldammo le vivande e la polenta su una griglia
trovata sul posto. Elena, coadiuvata dalle bambine, preparò la
tavola con tovaglia e relativo corredo, mettendo in buona evidenza le
sue imbattibili doti affinché tutto risultasse a puntino. Ed in poco
più di mezzora tutto fu pronto e ci sedemmo a tavola. Franco restò
con noi solo per mangiare il salame servito come antipasto, poi
rientrò in casa per tenere compagnia agli altri ospiti giunti prima
di noi.
Certo che in
montagna l’appetito non manca e pranzare all’aperto poi… In men
che non si dica nei tegami restò ben poca cosa. Dopo aver riordinato
e riposto tutto in macchina, facemmo una lunga passeggiata nel bosco
assaporando a pieni polmoni l’aria salubre di questa località,
così poco frequentata da noi abitanti del Quartier del Piave. Sul
far della sera, felici di aver trascorso una domenica in armonia ed
all’aria aperta, decidemmo di rientrare, augurandoci di non
incappare ancora in una pattuglia della Polizia Stradale.
Tutto andò
bene. Di quella bella giornata, trascorsa tra gli alberi del bosco
del Cansiglio, dopo tanti anni, tutti noi conserviamo un nitido
ricordo. In particolare di come quel giorno, per evitare una
contravvenzione, abbiamo corso il rischio di soffocare Carla.
Ci capita
spesso di incontrare questi nostri amici e, ridendo, commentiamo
ancora quella domenica in Cansiglio. Elena e Francesca non riescono a
dimenticare il viso attonito ed incredulo della signora Ines, quando
ci vide arrivare a Vallorc.
Pieve di Soligo gennaio
2010
Illario
Zabotti
Sperando che vi sia piaciuto vi auguo
una buona giornata il vostro amico.
Sempre belli questi racconti.
RispondiEliminaTi auguro una splendida giornata.
Caro Cavaliere, l'amico Illario, le sa veramente raccontare molto bene!!!
EliminaBuona giornata amico.
Tomaso
E' vero in montagna l'appetito aumenta ed è bellissimo pranzare in mezzo alla natura..bello il tuo racconto....buona giornata ...un abbraccio simona:)
RispondiEliminaCara Simona, l'amico Illario mi ha sempre molto divertito. Buona giornata cara amica.
EliminaTomaso
Bellissimo racconto, Tomaso.
RispondiEliminaComplimenti a Illario.
Un caldo abbraccio.
Cara Gianna, tu hai saputo apprezzare anche le storielle del caro Illario, questo racconto è un po serio:) Buona giornata cara amica.
EliminaTomaso
Ecco la dimostrazione che anche da un imprevisto possono nascere esperienze piacevoli , anche se diverse da quelle per cui ci si era preparati !
RispondiEliminaGrazie Tomasino,
Grazio Illario!
Un abbraccio!
Cara Maddy, un grazie viene fatto anche al caro Illario che i suoi racconti sino molto belli.
EliminaCiao e buona pomeriggio cara amica.
Tomaso
Ciao Tomaso, una bella avventura da ricordare con il sorriso!
RispondiEliminaUn abbraccio a voi e soprattutto a Carla!
Cara Sciarada, detto bene, l'avventura con un fine bellissimo e sempre sorridendo.
EliminaBuon pomeriggio cara amica.
Tomaso
Anche se con un po' di peripezie bella scampagnata e pericolo scampato per Carla...sicuramente han mangiato meglio loro all'aperto!
RispondiEliminaE'sempre forte Illario!!!
Buona giornata Tomaso,
Laura
Cara Laura, le avventure del caro Illario alla fine lasciano sempre un sorriso.
EliminaSpero che Illario mi faccia avere qualche nuova avventura che
farebbe felici tanti miei lettori.
Buon pomeriggio cara amica.
Tomaso
Caro Tomaso "tutto è bene cio che finisce bene." la gita è stata avventurosa , ma piacevole e divertente. Grazie per la tua visita ti auguro una buona giornata
RispondiEliminaSi cara Cettina, sembra una vera avventura questo viaggio del,caro amico Illario, un viaggio per fortuna finito bene.
EliminaUn grazie a te che ci sei sempre!!!
Buon pomeriggio, con un sorriso.
Tomaso
ciao Tomaso , complimenti ad illario, sempre pieno di sorprese, come questo racconto molto scorrevole, pieno di suspence, ma per fortuna finito bene, ciao grazie buon pomeriggio a tutti e due a presto rosa.)
RispondiEliminaCara Rosa, tu che conosci Illario lo sai che è un bravo ne raccontare le sue avventure, dobbiamo proprio
Eliminadire che è bravo!!! Buon pomeriggio anche a te cara amica.
Tomaso
Bellissimo racconto, ora ci sembrano avventure, ma un tempo erano all'ordine del giorno. ciao
RispondiEliminaCara Fernando, a quei tempi era così quando si saliva in macchina e ci si divertiva molto di più di oggi. Buon pomeriggio caro amico.
EliminaTomaso
bellissimo post,racconto ben scritto,complimenti ad Illario
RispondiEliminaLu
Cara Lucia il vecchio amico Illario è un bravo scrittore le sue storie sono sempre chiare.
EliminaBuon pomeriggio cara amica.
Tomaso
Bravo Ilario!! :D
RispondiEliminaun abbraccione caro Tomaso!
Cara Vivy, Illario è bravissimo nel raccontare le sue quasi avventure.
EliminaUn abbraccio anche a te cara a mica.
Tomaso
Un racconto di vita vissuta molto bello e scritto bene.
RispondiEliminaComunque sia, sono sempre ricordi che allietano il cuore, regalano un sorriso già il solo fatto di pensarli.
E anche la piccola Carla avrà avuto di che raccontare ai suoi amichetti... :-)
Complimenti ad Illario e un abbraccio a te caro Tomaso
Cara Betty la vita è sempre stata interessante!
EliminaSpecialmente ha quei tempi, che con poco eravamo felici, ho conosciuto di persona Illario ed è una persona speciale.
se non ai letto i racconti di Illario!
guarda qui! aprire qui
Ciao e buon pomeriggio cara amica.
Tomaso
Grazie Tomaso,
RispondiEliminaquesto racconto, scritto benissimo e con un lieto fine.
ti abbraccio forte.
Cara Mary, questo è un racconto reale ed vissuto con vera allegria,
Eliminae Illario sa veramente scrivere molto bene.
Buona pomeriggio cara amica.
Tomaso
Bellissimo questo racconto....pieno di genuinità e tanta lungimiranza....un po i ricordi di altri tempi ... bellissime emozioni ... un abbraccio giusi_g
RispondiEliminaCara Giusi, Illario bisognerebbe conoscerlo a fondo, non so se tu abbia letto tutti i suoi racconti,
Eliminaspecialmente quando lo ho presentato al mio blog, se riesci a trovare l'etichetta del nome Illario
va bene se non lo trovi dimmelo che ti manderò i vari link per conoscere a fondo questo straordinario personaggio. Ciao e buona serata cara amica.
Tomaso
bel racconto di vita vissuta , si leggono sempre con piacere.
RispondiEliminaCara Fiore credo che tu sia una di quelle che ha conosciuto tutta la vita del caro Illario.
EliminaBuona serata cara amica con il sorriso.
Tomaso
Che bello ricordare con affetto e commozione questi momenti di vita familiare. =)
RispondiEliminaDaniela
Cara Daniela, Illario a avuto una travagliata vita di molte sofferenze, ma conserva sempre il piacere della vita. Ciao, e buona serata con un forte abbraccio.
EliminaTomaso
Ciao tomaso...un abbraccio
RispondiEliminaCara Iolanda bene approdata!
EliminaGrazie della gradita visita.
Tomaso
Carissimi amici, di Tomaso e miei vi ringrazio dei vostri aprezzamenti nei miei riguardi è un vero piacere sentirsi così direi adulati, con la complicità di Tomaso che ringrazio sempre. Vi confido ora un secreto.all'età di settantasei anni ho cominciato a narrare questi episodi di vita vissuta, prima di allora firmavo solo le cartoline per gli auguri di Natale. Come si suol dire non è mai troppo tardi? Vi saluto tutti e vi ringrazio nuovamente. Illario.
RispondiEliminaCaro Illario, vedo che ne hai subito approfittato.
EliminaCome ti avevo detto, staremo a vedere se ancora la valanga di fastidiosi commenti anonimi ritorna, comunque come ti dicevo con li tuo email è facile creare un account, così saresti sicuro di poter commentare ovunque.
Ciao e buona serata aro amico.
Tomaso
Che nell'avventura famigliare Tomaso, mi ricorda le gite fatte con la mia famiglia e i miei di figli ne avevano 5 ;)
RispondiEliminaUn abbraccio a te e al tuo amico Illario!
Miky
Cara Miky, ricordo chi in quei tempi con la utilitarie che erano un po piccole, ma ci si infilava una grande famiglia dentro!!! Erano delle vere avventure viaggiare.
EliminaIllario ce lo ha dimostrato veramente bene.
Ciao e buona serata cara amica.
Tomaso
I ricordi affiorano quando si leggono storie così genuine che raccontano la semplicità e la serenità di una giornata che doveva andare in un modo e che si trasforma spesso senza volerlo in meglio.
RispondiEliminacomplimenti a Illario e un saluto a Tomaso.
Ciao Romualdo.
Caro Romualdo, sono cose che si legge con molto piacere, il perché non sono inventate ma reali. L'amico Illario ha avuto una vita molto dura che è da rabbrividire leggendo tutto.
EliminaNon credo che tu possa avere letto tutti i post fatti su lui. Buona serata caro amico.
Tomaso
Molto bello il tuo racconto, mi sembrava di stare in quella macchina e vedere le espressioni delle persone.
RispondiEliminaSi svolge anche in un posto che conosco e ci vado ogni tanto. Peccato sia poco frequentato. Un grande albergo ha chiuso anni fa. Eppure il posto è veramente bello e tranquillo. Bacioni e buona serata ^_^
Cara Saray, storie vissute e raccontate con semplicità che ci lascia un sorriso leggendole.
EliminaBuona serata cara amica, un bacione.
Tomaso
Che simpatica avventura, mi sembra di aver vissuto con loro il viaggio e la giornata magnifica all'aria aperta,
RispondiEliminaanch'io da piccola mi trovavo spesso nella situazione di Carla.
Negli anni 60 una mia zia aveva comperato la macchina, e visto che non aveva il fidanzato ed era molto attaccata alla mia famiglia ogni domenica ci portava in giro a trovare amici e parenti e poi in estate a fare scampagnate proprio sul Cansiglio ed a Jesolo. Eravamo in sei sulla seicento ed io essendo la più piccola dovevo stare scomoda e nascosta per tutto il viaggio e quando passava una pattuglia mi schiacciavano la testa, non potevo neanche respirare e mi dicevano ficcatisottoficcatisotto e non parlare!
Grazie Tomaso per avermi fatto rivivere, "dei bei ricordi".
Buona giornata, dopo il vento di ieri (manifestazione dei carri mascherati rinviata a sabato) finalmente oggi c'è il sole!
Un abbraccio
Gabry
Cara Gabry, erano situazioni che succedevano a tutte le famiglie, nelle piccole utilitarie di quei tempi ci si metteva come impacchettati come sardelle in scatola:-) erano veramente altri tempi.
EliminaIllario lo ha specificato con chiarezza veramente reale.
Buona giornata cara amica.
Tomaso
Da piccola i miei mi portavano in gita in Cansiglio. Bei ricordi.
RispondiEliminaUn abbraccio forte
Cara Kylie, il Cansiglio era una tappa quasi obbligatoria, per chi possedeva una utilitaria.
EliminaBuona giornata cara amica.
Tomaso
Un bellissimo racconto pieno di ricordi di una storia vissuta con semplicità!
RispondiEliminaUn abbraccio e un sorriso da Beatris
Detto bene cara Beatris, questi ricordi ci fanno capire la semplicità di un tempo.
EliminaCiao e buon pomeriggio con un abbraccio.
Tomaso
un gran racconto una volta queste cose succedevano non c'erano i telefonini ma lo spirito pratico aiuta tantissimo
RispondiEliminaCaro Carmine, erano altri tempi che con poco eravamo contenti...
EliminaOggi non è più così, buon pomeriggio.
Tomaso
Ciao Tomaso ,Il mio PC sentiva freddo e si è autoriscaladato nell'attesa del nuovo
RispondiEliminaUn abbraccio
Rakel
Cara Rakel, mi dispiace, purtroppo succedono che devo essere sostituiti! ti auguro di trovare uno a tuo gradimento.
EliminaNell'attesa ti abbraccio fortemente.
Tomaso
Che bei racconti Tomaso grazie, ci si sente in famiglia.
RispondiEliminaBuona serata
Mandi
Cara Rosetta, ricordare come era in quei tempi, è sempre molto interessante!!!
EliminaCiao e buona notte cara amica.
Tomaso
Ciao Tomaso,
RispondiEliminasempre gustosi i racconti del tuo amico!
Buona serata e cari saluti anche da parte del Guardiano.
Cara Giovy, ogni tanto fa molto bene leggere, una belle avventura di un viaggio de quei tempi.
EliminaBuona giornata a te e pure al Guardiano.
Tomaso
Un bel racconto di vita vissuta, com'erano più semplici e genuini quei tempi, più duri certamente , ma anche più spensierati.
RispondiEliminaTanti auguri alla tua dolce metà per la festa della donna.
Erano giornate che rallegravano la vita, e con poco eravamo felici, poi come ci si infilava nelle piccole utilitarie erano dei veri divertimenti.
EliminaBuona giornata cara Adriana, e non mancherò di fare gli auguri alla Danila.
Tomaso
Si davvero un racconto molto bello. Mi è piaciuto tantissimo leggerlo.
RispondiEliminaCara Ambra, Illario è molto bravo raccontare le sue avventure, sicuramente oggi è tutta un'altra cosa con le spaziose auto.
EliminaBuona giornata cara amica sorridendo.
Tomaso
Buona giornata...con un tiepido sole che si è appena affacciato e speriamo non ci lasci...
RispondiEliminaCara Giulia, sarebbe ora che ci restassi per asciugare le nostre ossa inumidite:-)
EliminaBuona giornata cara amica con un sorriso.
Tomaso
Sempre bellissimi i tuoi racconti, sei speciale amico mio
RispondiEliminaEmi
Cara Emi, Illario, ogni tanto ci distrae con suoi bellissimi racconti...
EliminaNe abbiamo bisogno veramente con tutto quello che sta succedendo.
Buona giornata con un sorriso cara amica.
Tomaso
ahahaha solo chi ha vissuto ha qualcosa da raccontare, posso immaginare la questione polizia....noi di sera di tanti anni fa non ci eravamo accorti di non aver acceso le ,luci della macchona era l'una di notte. Fermati...io mi sono messa a tremare e maritozzi dice...vedete mia moglie non sta bene e nella preoccupazione non mi sono accorto della luci...et io con i lamenti fortissimi...Conclusione ci hanno lasciato andare con tanti auhuri....mamma mia sarebbe stata una multa salatissima e forse non solo ed eravamo in vacanza con pochi soldi... Ciaoooo buona giornata.
RispondiEliminaCara Edvige, vedo che pure a te certe avventure ti sono accadute,
Eliminaè bello ricordarle sorridendo!!!
Ciao e buon pomeriggio cara amica.
Tomaso
Carissimo Tomaso, sono tornata con un nuovo blog, spero ti ricordi di me. Ricevo con piacere ancora i tuoi auguri via mail.
RispondiEliminaQuesto racconto mi ha fatto venire in mente le tante volte che con la mia famiglia andiamo in montagna e pranziamo in un boschetto con giochini per i bimbi. Mi ha dato proprio una bella pelle d'oca..grazie buona serata
Francesca
Cara Francesca, certo che mi ricordo di te!
Eliminane è passato del tempo ora vedrò dia andare nel tuo nuovo blog appena che avrò del tempo. Grazie della tua gradita visita a presto rileggerti.
Tomaso
Cara Valeria, tutti ricordiamo quei tempi che chi aveva l'utilitaria erano delle vere avventure coricando più gente possibile come le le sardelle in scatola.
RispondiEliminaCiao e buona serata con un forte abbraccio.
Tomaso
Ciao Tomaso!! Ti scrivo qui per dirti che non riesco ad entrare nel tuo post: festeggiamo la donna che ci ha dato la vita" ho provato più volte ma non c'è niente da fare :(
RispondiEliminaUn abbraccione!
Cara, Vivy, con piccolo orgoglio, ti rispondo:) lo sai che era una prova per il post di domani!!!
Eliminaè stato pubblicato per errore e subito cancellato, questo vuol dire che quel momento il tuo blogroll
lo ha percepito subito.
Non preoccuparti il post arriverà il giorno giusto! da domani molto presti ci sarà il post per voi cara amiche. La cosa strana che non credevo che una volta cancellato restasse ne blogroll. Un abbraccio e a rileggerti domani.
Tomaso
Bellissimo racconto di vita vissuta e tu hai saputo raccontarlo molto bene!
RispondiEliminaUn abbraccio e buona giornata da Beatris
Un grazie vero e sincero per la tua sempre costante presenza nel mio blog con commenti gentilissimi, sei sempre il benvenuto!
Cara Beatris, chi meglio di Illario sa raccontare le sue, chiamiamole avventure!!!
EliminaCiao e buona settimana cara amica.
Tomaso