calendario con data e orologio



i tre gadget sopra

LETTORI FISSI

martedì 5 marzo 2013

VEDENDO CHE PARECCHI AMICI E AMICHE NON AVAVANO VISTO, LA STORIA CONTINUA

  TERZO CAPITOLO
 Ben presto arrivarono dei gruppi di tedeschi, comandati da un alto ufficiale, e iniziarono dei lavori di fortificazione al Piave.
Tutti eravamo invitati a lavorare perfino i giovani per portare acqua da bere agli operai , facevano scavare dei grandissimi buncher, che a sua volta venivano ricoperti di grossi alberi che avevano fatto tagliare dai boschi, gli uomini prendevano 50 lire al giorno e le donne e i bambini 30 lire.
Ricordo le parole di mio padre! ritornano qui a finire la guerra.
 
A dire il vero intanto quei piccoli guadagni arrivati da quei lavori aveva un po’ aiutato il paese, io continuavo a fare il garzone nel panificio, finito il lavoro al mattino verso le 11.00 tante volte al pomeriggio andavo a guadagnare qualche 10 lire portando da bere agli operai, I mesi passarono sempre con la tensione e la speranza che gli alleati un giorno arrivassero, Ahimè erano molto l’ontani ancora, i partigiani che di giorno erano nascosti in montagna, Alla notte facevano delle ricognizioni per procurarsi i viveri, purtroppo succedeva spesso, Di scontri tra tedeschi e partigiani, se prendevano qualche partigiano, noi eravamo costretti a vedere certe scene disumane che quei carnefici facevano, se invece era qualche tedesco, che veniva ucciso allora la casa da dove i partigiani si erano fermati per difendersi, veniva incendiata dai tedeschi, chi provava ha spegnere il fuoco, veniva portato via dai tedeschi. Settembre 1944 un episodio mi coinvolse, io con la mia bicicletta andavo a lavorare, era una notte illuminata da una luna piena, stavo percorrendo una strada affiancata da alberi l’ombra della luna faceva strane ombre sulla strada, improvvisa-mente mi accorsi che si muovevano, Erano dei partigiani che camminavano in fila indiana, uno di questi si mise in mezzo alla strada e mi feci il segno di fermarmi, mi disse con un accento non locale capii subito che si trattava di uno dei soldati che non avevano potuto raggiungere la famiglia perché era al sud, Mi chiese subito dove andavo a quell’ora, lui sembrava molto informato Di quello che io facevo, educata-mente mi disse, lui sapeva che su questa strada c’era al giorno dei passaggi di tedeschi, io provai a dire che non sapevo, non mi credettero, con tono severo mi disse che se non parlavo mi avrebbero portato con loro in montagna, Io mi spaventai, e dissi tutto quello che sapevo, difatti tutti i giorni immancabilmente passava una grande vettura con dei alti ufficiali che da un comando del Friuli veniva a controllare i lavori di fortificazioni sul Piave, tutti i giorni la vedevo sempre alla stessa ora che mi sorpassava facendo un polverone date che la strada non era di asfalto, I partigiani dopo di avermi ascoltato si sono dileguati in fretta, io raccontai tutto quanto al mio padrone dove lavoravo, abbiamo sotto-valutato quanto stava per succedere, Terminato il mio lavoro come ogni giorno con la mia bicicletta stavo ritornando a casa, quasi dimenticato di quella notte, l’auto solita mi sorpassò, quando l’auto era circa 100 metri da me sentii un fragore di spari raffiche e scoppi di bombe a mano, lo stesso posto dove avevano parlato con me i partigiani si sono nascosti nel campo di grano che a quella stagione era molto alto, ed hanno aspettato il passaggio dell’auto, fu una grande confusione, l’auto accelerò fortemente scomparve, io con il cuore in gola arrivai a casa, Raccontai tutto a mia madre, mi sollecitò di ritornare dal mio padrone dicendo di non dire a nessuno quello che io gli avevo detto, ritornando verso casa già parecchi camion pieni di soldati tedeschi stavano nel luogo dell’attentato passai con la bicicletta con il cuore che mi scoppiava della paura, Arrivai a casa e seppi che un alto ufficiale era gravemente ferito, quel giorno stesso, i tedesche presero 20 ostaggi dal mio paese e altri dai paesi circostanti, incominciò per me e famiglia un incubo di terrore se i tedeschi avrebbero saputo che io avevo avuto quel contatto con quelli del attentato, nessuno poteva immaginare cosa sarebbe successo a tutti noi, Io per parecchie notti non riuscivo a dormire, per qualche ora riuscivo prendere sonno, Era sempre pieno di incubi, vedevo la mia casa che bruciava mio padre mia madre portati via mie sorelle che piangevano disperate, furono i giorni più lunghi della mia vita,
Le mie sorelle
Finalmente si seppe, l’ufficiale ferito stava riprendendosi e non mori, nessuno seppi mai di quel mio incontro con i partigiani, solo finita la guerra, dissi a qualcuno del paese ciò che era successo. Ricordo che si sentiva alla radio che gli alleati trovavano delle forti resistenze, le grandi battaglie del monastero di Monte Cassino, e tante altre località del centro Italia, le grandi fortezze volanti americane passavano sopra la nostra testa, andavano a bombardare le grandi città della Germania, era tutto un susseguirsi di notizie, ma nessuno era certo se fossero vere.Passò anche il 1944. L’inizio 1945 tutti eravamo in ansia, la speranza era solo una, che arrivassero al più presto possibile gli alleati.
Molte volte capitava di vedere nel cielo dei duelli aerei, sempre uno americano e un tedesco Le acrobazie erano spettacolari, le raffiche che si udiva erano molto chiare,
Però alla fine se ne andavano uno da una parte e una dall’altra. Non saprei dire la causa,
Forse finito le munizioni, il tempo passò sempre aspettando, io continuavo il mio lavoro, nel panificio, nonostante quanto era successo, tutte le notti con la mia bicicletta mi recavo al lavoro, si vedeva sempre più aerei da caccia americani che sorvolavano a bassa quota tenevano sotto controllo ogni piccolo movimento, perfino i carri agricoli trainati dai buoi venivano presi di mira e mitragliati, pensavano forse che fosse qualche trasporto di tedeschi perché camuffavano tutto per passare inosservati, si sentiva nell’aria che qualcosa stava cambiando, tutte le notti i partigiani scendevano e attaccavano nei paesi dove erano, sistemati i soldati, si capiva che loro non si sentivano più sicuri, anche noi non eravamo più con quella paura, venne quel giorno che arrivarono finalmente gli americani, ricordo di aver visto dei carri armati che nelle strane non asfaltate facevano un fragrante rumore, si piazzarono di fronte ai fabbricati, scuole e palazzi comunali dove erano asserragliati i tedeschi, che hanno sempre resistito agli attacchi dei partigiani durante la notte, ricordo con chiarezza che dopo qualche minuto che i carri armati si erano fermati, dalle finestre che si incominciavano ad aprirsi.
Si notavano delle bandiere bianche, se prima erano molto pochi i civili che spiavano per vedere quello che succedeva, da quel momento le strade le piazze si riempirono le campane a suonare, è stato qualche cosa indiscrivibele, in un baleno non si pensava più ha quel terrore passato, tutto era una festa, mi ricordo di nuovo le parole di mio padre. Ora ci credo il fronte che avevano preparato non era necessario, la guerra è veramente finita.
Continua 
Carissimi amici e amiche, spero che ora tutti potranno rileggere questi miei racconti. un abbraccio forte a tutti/e
Tomaso

54 commenti:

  1. Della guerra solo una cosa è bella. La gioia che pervade tutti quando finalmente è finita.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si cara Ambra, si può dire forte !!! questa frase! Che la a vissuta può confermarlo.
      Grazie cara amica, con tutto il cuore.
      Tomaso

      Elimina
  2. Tomaso ho messo questo tuo post nella mia bacheca di fb, spero ti faccia piacere

    buona giornata

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Vale, naturalmente che mi hai fatto piacere a metterlo nella tua bacheca.
      Un abbraccio e buona serata.
      Tomaso

      Elimina
  3. ciao Tomaso che tempi e che paura, si viveva alla giornata, non si sapeva piu' quello che era giusto o sbagliato, grazie per aver condiviso questo pezzo di storia con noi, aspetto il seguito, molto interessante, ciao a presto rosabuona giornata.))

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Rosa, mi fa piacere sentire che apprezzi questi racconti della mia vita.
      Sono stati pubblicati tutti una dopo l'altro 4 anni fa!!! Vedendo l'interesse che tutti hanno avuto ora li ritorno pubblicare, uno dopo l'altro.
      Buon pomeriggio cara amica.
      Tomaso

      Elimina
  4. E sempre un piacere rileggere i tuoi racconti!!
    Buona giornata caro!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. C ara Anna, il piacere3 è tutto mio vedendo la vostra presenza per leggere questi semplici miei racconti.
      Buon pomeriggio cara amica.
      Tomaso

      Elimina
  5. Caro Tomaso, io sono nato nel 48, a guerra finita. Il tuo racconto mi ha riportato a quelli che mi raccontava mio padre tanti anni fa. L'Europa di oggi è preziosa, l'idea di stare insieme è preziosa. La stessa esperienza fatta dagli svizzeri, che sono riusciti a far convivere popoli diversi, è preziosa. Spero si abbia cura di queste preziosità. un caro saluto

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Francesco, so che tanti non sono contenti di quanto succede in tutta l'Europa, ma se riflettiamo a quello che avrebbe potuto succedere senza questa unione! Non voglio nemmeno pensarci.
      Teniamo tutto stretto queste preziosità.
      Un caro saluto anche a te caro amico.
      Tomaso

      Elimina
  6. Un abbraccio caro Tomaso e grazie!
    Miky

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Miky, sono io che ti ringrazio della tua gradita visita.
      Tomaso

      Elimina
  7. Risposte
    1. Cara Lucia, io pure ti lascio la buona serata, cara amica.
      Tomaso

      Elimina
  8. Si conferma una volta di più una testimonianza di ordine storico molto importante, la tua. Voglio sottolineare un particolare, che ai miei occhi emerge pian piano, di recente, anche da altre letture: il mitragliamento dei civili da parte di aerei alleati, altra pagina vergognosa da ascrivere, insieme a tanti bombardamenti inutili, a chi pur combatteva dalla parte giusta.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Adriano, io ricordo degli episodi, veramente vergognosi.
      Ricordo con chiarezza che un carro agricolo che stava ritornando con del fieno, un caccia improvvisamente arrivò e mitragliando il carro il contadino si salvò gettandosi i un fosso, ma i i due buoi vennero uccisi.
      Erano veramente tempi duri!!!
      Tomaso

      Elimina
  9. I tuoi racconti sono sempre emozionanti, caro Tomaso.
    Buona serata!
    Cristiana

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Cristiana, questi racconti li avevo pubblicati appena aperto il blog.
      Naturalmente poche li hanno letti.
      Li voglio nuovamente pubblicarli, e spero che qualcuno li gradisca.
      Ciao e buona serata cara amica.
      Tomaso

      Elimina
  10. ciao Tomaso, non mi sono dimenticata di Te.
    Ti lascio un caro saluto Rakel

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Lo so! Cara Rakel che non ti dimentichi, so pure che il tempo è tiranno e non si può arrivare dappertutto.
      IO pure incomincio ad avere delle difficoltà a stare a lungo al PC.
      MI scuserete se non passo sempre da tutti/e voi. Buona serata cara amica.
      Tomaso

      Elimina
  11. Queste caro amico, sono storie che dovrebbero leggere sopratutto i politici ... per capire che noi non possiamo più tornare indietro.
    E dovrebbero leggere sempre questi racconti i nostri giovani per ricordare quanto è brutta la guerra.
    Grazie per avercelo raccontato Tomaso, sono rimasta col fiato sospeso e sempre in bicicletta vicino a te.
    Buona notte e finalmente sogni doro.
    Mandi

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie cara Rosetta, la tua assidua presenza qui, mi onora veramente.
      Ciao e buona notte con un abbraccio.
      Tomaso

      Elimina
  12. Scusate ma un errore non voluto, era stato pubblicato un post che sarà per dopodomani

    RispondiElimina
  13. Questo racconto di vita non si può dimenticare, caro Tomaso.
    Gli anni passano, ma queste esperienze restano nel cuore e non si cancellano mai...

    Buona giornata!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Detto bene caro Leonardo, specialmente che lo ha veramente vissuto.
      Grazie caro amico di esserci, qui.
      Tomaso

      Elimina
  14. Ciao Tomaso, le persone della nostra età ovvero io sono un pò più indietro rispetto a te ma del 43 a oggi anch'io ne ho passato di ...fiumi e quindi i ricordi belli, brutti tribolati restano sempre. Raccontare di essi è come riportarli in vita e quindi ripassare tutto di nuovo. Ti auguro buona giornata.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Edvige, senza i ricordi la vita non avrebbe senso!!! Belli o brutti essi siano ma sono e rimangono sempre dentro di noi, nel cuore in lettere indelebili.
      Ciao e buona serata cara amica.
      Tomaso

      Elimina
  15. I tuoi racconti sono vere testimonianze e per chi le ha vissute rimangono nei ricordi!!!
    La foto delle sorelle è meravigliosa: due splendide giovinette!!!
    Buona giornata e un abbraccio da Beatris

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Beatris, vedi quanto belle è la vita! poter raccontare tutto questo è bellissimo! per primo che ancora ci sono!
      poi per trasmettere a quelli che ignorano come fosse in quei tragici periodi. Le mie sorelle che hai visto quella con la bicicletta è suora con 89 anni l'altra ci ha lasciato 6 anni fa a 87 anni. Buona serata cara amica.
      Tomaso

      Elimina
  16. Ricordi che il tuo cuore non può cancellare : esperienze di vita che potrebbero insegnare a non ritrovarsi in simili situazioni....da far leggere ai giovani e, come dice anche Rosetta, ai politici.
    Ti ho letto con piacere caro,Tomaso. Buona giornata e, a presto!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Paola, questi capitoli li avevo pubblicati all'inizio del mio blog, e molto poche li avevano letti.
      Per questo mi è venuto l'idea di pubblicarli nuovamente, molti di voi non mi conoscevate in quel momento.
      Buona serata cara amica, un abbraccio.
      Tomaso

      Elimina
  17. Spaccati di vita vissuta, descritti con sorprendente maestria, Tomaso...
    Un caro saluto
    Ros

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Rosemary, mi fa piacere sentire che sono scritti bene questi miei elementari scritti, certo che la punteggiatura si fa sicuramente desiderare.
      Buona serata cara amica, un abbraccio.
      Tomaso

      Elimina
  18. Caro Tomaso i tuoi racconti sono sempre coinvolgenti,e rappresentano una testimonianza di vita vissuta molto importante Ciao Cettina

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Cettina, non puoi immagine quanto piacere fa a me, nel vedere quanto sono graditi, questi semplici racconti di vita vissuta. buona serata cara amica.
      Tomaso

      Elimina
  19. Un racconto molto bello mi piacerebbe pubblicarlo sul sito "Polesine 1945" ciao

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Fernando, sono contento che anche te pensi sia buono e bello questo mio semplice racconto vissuto.
      Se credi di poterlo fare! Puoi liberamente pubblicare.
      Ciao e buona serata caro amico.
      Tomaso

      Elimina
  20. Carissimo Tomaso, hai vissuto momenti drammatici ma poi anche una gioia immensa quando l'incubo della guerra è finito. Grazie per averci reso partecipi di queste storie emozionanti e importanti.
    Buona serata!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Maris, chi a provato questi momenti solo, può capire cosa si prova! è come rinascere da un incubo.
      Vedi sono molto fortunato che lo ho potuto raccontare. Buona serata amica.
      Tomaso

      Elimina
  21. Caro Tommaso devono essere stati momenti veramente terribili..Grazie per aver condiviso questo tuo post rendendoci partecipi di quei brutti momenti.
    Buona notte, Stefania

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Stefania, ora è tutto passato, ma ho avuto momenti che chi solo lo a provato può veramente capire.
      I racconti della mia vita li conservo caramente, in tutti sono 12, tutti stati pubblicati quando ho aperto il blog,
      non era tanto conosciuto allora.
      Ecco il motivo che ritorno pubblicare nuovamente tutto, così tutti coloro che mi seguono potranno leggerli.
      Buona giornata cara amica.
      Tomaso

      Elimina
  22. che situazione tragica, immagino il terrore che avrai provato, meno male che tutto è andato a posto.
    E' bello leggere queste esperienze di vita vissuta, grazie di condividerle.
    un abbraccio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Adriana, per me è bello vedere che molti vengono a leggere questi capitoli della mia vita, sono molto semplici e non bene curati come altri farebbero,
      la punteggiatura si lascia molto desiderare, questa è la mia capacità.
      Buona giornata, con un abbraccio.
      Tomaso

      Elimina
  23. Grazie per questi spaccati di vita vissuta che racconti con grande maestria. Sono rimasta col fiato sospeso fino alla fine. Non dovremmo mai dimenticare il nostro passato e soprattutto trarne insegnamento per il futuro. Un abbraccio, buona giornata

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Federica, proprio in questi giorni sto pensando a tutto questo, oggi la politica con i suoi rancori interni non si mette d'accordo!!! Lo dovrebbero fare per il bene di tutti, e per la nostra cara Italia. quello che è passato non si deva dimenticare, e pensare al futuro che mia come ora è incerto.
      Buona giornata cara amica un abbraccio.
      Tomaso

      Elimina
  24. Grazie Tomaso per questo racconto della tua vita!Buon pomeriggio da Olga.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie a te cara Olga, che lai voluto leggere. Buona giornata cara amica.
      Tomaso

      Elimina
  25. sono molto interessanti perche sono fatti fi vita vissuta con particolari che il lettore coglie e fa un po suoi i mi sono sentito quasi presente nello stesso momento tanto è stata la tua capoacità di raccontare

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Carmine, é un semplice racconto, direi elementare e io lo racconto come veramnte é accaduto...
      Mi fa molto piacere, sentire che ti coinvolge, e ti sembra di essere li in quei momenti.
      Tutto questo mmi emoziona solo pensare
      Grazie caro amico di esserci anche qui.
      Tomaso

      Elimina
  26. Caro Tomaso, sei uno scrittore mancato :)
    è bello leggerti e chissà quante cose racconti ai tuoi nipoti, sei di sicuro un nonno speciale.
    Un abbraccio grande Rita

    RispondiElimina
    Risposte
    1. È vero i miei nipoti quando racconto qualcosa di un tempo, rimangono a bocca aperta!!! e mi chiedono! ma nonno! Erta proprio così io sorridendo le dico sta tranquillo che non ritornerà mai più quei tempi.
      Ciao e buona serata cara Rita.
      Tomaso

      Elimina
  27. ciao Tomaso
    apprezzo molto questi tuoi racconti.

    RispondiElimina

Benvenuti qui cari amici e amiche, se poi volete lasciare anche solo un saluto, sarà sempre molto gradito. vi ringrazio con un sorriso:-)