calendario con data e orologio



i tre gadget sopra

LETTORI FISSI

sabato 14 gennaio 2012

ASPETTANDO DI RIMETTERMI ECCO QUALCOSA PER TUTTI

Carissimi amici e amiche, in questi giorni non mi sento molto bene, spero che passi in fretta.
Questa mattina mi è arrivato il giornale l'Alpino che sono abbonato, un articolo sul quale parla della storia delle 5 brigate alpine  mi a fatto pensare perchè per la prima volta dopo molti anni ho trovato anche il periodo che era stato fatto il gruppo di artiglieria da montagna dove io ho fatto il servizio militare: cioè il gruppo Conegliano.
Per chi le piace può qui sapere la storia degli alpini.
Buona lettura a tutti.
    Tomaso

 C’erano una volta... cinque brigate alpine
Nel 1945, al termine della seconda guerra mondiale, la ricostituzione delle Grandi Unità alpine era ostacolata dal trattato di pace non ancora firmato e dalla precaria situazione economica e sociale del Paese stremato da una guerra durissima combattuta anche sul territorio nazionale. Con il trattato di pace firmato a Parigi il 10 febbraio 1947 e l’adesione dell’Italia alla NATO il 4 aprile 1949, il Paese può iniziare a riorganizzare le proprie Forze Armate. È in questo contesto che tra il 1949 ed il 1953 vengono costituite cinque brigate alpine con il compito della difesa dei confini nord-orientali ripercorrendo l’idea di Perrucchetti del 1872. La prima è la Julia, quindi la Tridentina, la Taurinense, l’Orobica e infine la Cadore. Ma ripercorriamone la storia.
La brigata Julia discende dal 3° Raggruppamento alpino costituito in Belluno in attuazione della legge 7 marzo 1923. L’ordinamento 11 marzo 1926 determina la costituzione della 3ª brigata alpina, nella quale vengono inseriti i reggimenti Alpini 8° e 9° ed il 3° reggimento artiglieria da montagna. Nell’ottobre 1934, il comando della brigata assume la denominazione di Comando Superiore Alpino cui nel dicembre dello stesso anno è attribuito il nominativo di “Julio” e il numero 3°. Nell’anno successivo, il 10 settembre, viene formata la Divisione alpina “Julia” (3ª) ed ai due reggimenti alpini si affianca il 3° artiglieria alpina. La Divisione diventa subito famosa per l’eroico comportamento dei suoi uomini nella dura e sfortunata Campagna di Grecia, seguita dalla Campagna di Russia dove la “Julia” impegnata nell’epico ripiegamento dell’inverno 42-43 perderà gran parte dei suoi effettivi. La Grande Unità, in corso di riordinamento in Alto Adige, è sciolta nel settembre 1943 per gli eventi successivi alla proclamazione dell’armistizio. Il 15 ottobre 1949 ha inizio in Udine la ricostituzione della Grande Unità con l’8° reggimento Alpini, il gruppo artiglieria da montagna “Belluno” ed un gruppo artiglieria controcarri da 57/50. L’organico viene ampliato nel 1950 con il plotone comando di brigata ed una Compagnia collegamenti e nel 1951 con il 3° reggimento artiglieria da montagna, un gruppo artiglieria controaerei leggera ed una Compagnia genio pionieri. Dal 1° gennaio 1952 la “Julia” è su comando e plotone comando, 8° reggimento Alpini,
3° reggimento artiglieria da montagna, gruppo “Conegliano” da 100/17, 

come vedete io sono seduti sul posto del puntatore

Ecco il pezzo da montagna  su cui io ho fatto il servizio militare,  il pezzo 100/17 era troppo pesante per il trasporto un montagna, ci sono state molte difficoltà per il trasporto, pensate, si poteva dividere in due pezzi, ogni pezzo pesava 800 kg,  dopo pochi anni quando io non c'ero più è stato cambiato con dei obici da montagna trasportati da muli i famosi muli fedelissimi agli alpini.

gruppo controcarri da 57/50, gruppo controaerei leggera da 40/56, Compagnia genio pionieri, Compagnia collegamenti. Nel 1954 assume alle dipendenze l’11° Raggruppamento da frontiera (in cui confluisce anche il 12° Raggruppamento che diviene V gruppo sbarramenti), un battaglione addestramento per il 7° e 8° alpini ed un gruppo addestramento reclute per il 3° e 6° artiglieria da montagna (trasferiti nel 1955). Nell’agosto 1958 la Sezione Aerei Leggeri (SAL) del 3° reggimento artiglieria da montagna è assegnata al comando brigata, quindi negli anni che seguono l’articolazione subisce più volte parziali variazioni. Con la ristrutturazione dell’Esercito, il 1° ottobre 1975 l’organico della Grande Unità è modificato e comprende: reparto comando e trasmissioni; battaglioni alpini “Gemona” (erede dell’ 8° reggimento), “Cividale”, “Tolmezzo”, “L’Aquila” e “Vicenza” (erede del 9° reggimento); battaglione alpini d’arresto “Val Tagliamento”; gruppi artiglieria da montagna “Conegliano” (erede del 3° reggimento), “Belluno” e “Udine”, una Compagnia genio pionieri, una Compagnia controcarri, il raggruppamento servizi che sciolto il 1° maggio 1976 è sostituito dal battaglione logistico “Julia”. Per l’opera prestata da tutti i reparti della brigata in occasione del terremoto in Friuli alla “Julia” viene concessa dal Ministro degli Interni la Medaglia d’Oro al Valore Civile. Fra gli altri interventi da ricordare vi è quello del 1980 di alcuni reparti inviati in Irpinia a sostegno dei sinistrati colpiti dal sisma del 23 novembre. Nel settembre 1986 la Compagnia genio pionieri diviene Compagnia genio guastatori. In vista di un nuovo ordinamento per la Forza Armata, il 31 ottobre 1989 viene sciolto il gruppo artiglieria da montagna “Belluno” e nel 1991, il 4 settembre, il battaglione alpini “L’Aquila” assume, in via sperimentale, una nuova configurazione ed il nome di reggimento Alpini “L’Aquila” mentre il 6 dicembre il gruppo “Udine” assume la fisionomia di gruppo artiglieria controaerei. Con il ripristino del livello reggimentale, nel 1992 vengono ricostituiti i reggimenti Alpini 8° (base battaglione “Gemona”), 9° (base battaglione “L’Aquila”) e formato il 15° (base battaglione “Cividale”), ricostituito anche il 3° reggimento artiglieria da montagna (base gruppo “Conegliano”) mentre il 26 settembre è soppresso il battaglione alpini d’arresto “Val Tagliamento”. Nel 1993 la brigata comprende: reparto comando e supporti tattici; reggimenti Alpini 8°, 9°, 14° (costituito, base battaglione “Tolmezzo”) e 15°, 3° reggimento artiglieria da montagna, battaglione “Vicenza”, gruppo contraerei leggera “Udine”, battaglione logistico “Julia”. Nei periodi agosto – settembre 1992 e gennaio – marzo 1993, la “Julia” prende parte con oltre 2000 uomini all’operazione di controllo del territorio “Vespri Siciliani”. La brigata impegnata dall’agosto 1993 nell’operazione “Testuggine” per il controllo del confine orientale, nel mese di ottobre assume anche la responsabilità del contingente italiano che opera con l’ONU in Mozambico, sostituendo la brigata alpina “Taurinense” nella missione “Albatros”. Rientrata dall’Africa a fine maggio 1994, la “Julia” prende parte all’operazione “Riace” per il controllo del territorio in atto in Calabria, dove nel novembre 1994 invia un proprio reggimento su tre battaglioni di formazione. Nel novembre dello stesso anno aliquote di uomini e mezzi della brigata intervengono in soccorso alle popolazioni del Nord Italia colpite dall’alluvione. Sciolti sia il 15° reggimento che il gruppo controaerei “Udine” la “Julia” si apre alla collaborazione multinazionale con Ungheria e Slovenia.
La brigata Tridentina discende dal 2° raggruppamento alpino, costituito in attuazione della legge 7 gennaio 1923. L’ordinamento 11 marzo 1926 determina la costituzione della 2ª brigata alpina nella quale sono inseriti i reggimenti 5°, 6° e 7° alpini e 2° artiglieria da montagna. Nell’ottobre 1934 il comando della brigata assume la denominazione di Comando Superiore Alpino, cui nel dicembre dello stesso anno è attribuito l’appellativo di “Tridentino” e l’indicazione numerica di 2°. Il 10 settembre dell’anno successivo viene formata la Divisione alpina “Tridentina” (2ª) che oltre al 5° e 6° reggimento Alpini inquadra il 2° reggimento artiglieria alpina. Inquadrata nel Corpo d’Armata alpino dell’armata italiana in Russia, partecipa alla sfortunata Campagna ed al doloroso ripiegamento dell’inverno ’42-’43. La Divisione guidata dal generale Reverberi sarà protagonista con il battaglione Morbegno, dello sfondamento della sacca a Nikolajewka, scontro vittorioso per le armi italiane che aprirà la via del ritorno ai superstiti dell’ARMIR. La Divisione, ancora in fase di riordinamento, viene sciolta nel settembre 1943 a seguito degli eventi determinati dall’armistizio. Il 1° maggio 1951 ha inizio in Bressanone (Bolzano) la costituzione della brigata alpina “Tridentina” con i reggimenti 6° Alpini e 2° artiglieria da montagna, una Compagnia genio pionieri, una Compagnia collegamenti ed un plotone comando. Il 1° settembre 1953 entra nella brigata il 21° raggruppamento alpini da posizione (sarà soppresso il 10 giugno 1964 ad eccezione del battaglione alpini d’arresto “Val Brenta”). Dal 16 gennaio 1958 dispone di una Sezione Aerei Leggeri (SAL) che diviene Reparto (RAL) nel 1964 ed è poi soppresso il 22 dicembre 1975. Con la ristrutturazione dell’Esercito, il 1° ottobre 1975 l’organico della Grande Unità è modificato e comprende: reparto comando e trasmissioni, battaglioni alpini “Bassano” (erede del 6° reggimento) e “Trento” (erede dell’11° reggimento), battaglione alpini d’arresto “Val Brenta”, gruppi artiglieria da montagna “Vicenza” (erede del 2° reggimento) e “Asiago”, una Compagnia controcarri, una Compagnia genio pionieri, il raggruppamento servizi che sciolto il 29 febbraio 1976 è sostituito dal battaglione logistico “Tridentina”. Nel 1986 viene ridotto a “quadro” il battaglione “Val Brenta” e nel settembre la Compagnia genio pionieri diviene Compagnia genio guastatori quindi, nel 1991 il gruppo “Asiago” è soppresso mentre il gruppo artiglieria da montagna “Vicenza” passa alle dipendenze del comando del 4° Corpo d’Armata alpino. A seguito dello scioglimento della brigata alpina “Orobica”, nel quadro del riordinamento della Forza Armata, la brigata viene riordinata con i battaglioni alpini “Bassano”, “Morbegno” ed “Edolo”, il gruppo artiglieria da montagna “Bergamo”, una Compagnia controcarri, il battaglione logistico. Con il ripristino del livello reggimentale, nel 1992 vengono ricostituiti in agosto il 5° reggimento Alpini (base battaglione “Morbegno”), il 5° reggimento artiglieria da montagna (base gruppo “Bergamo”), in settembre l’11° reggimento Alpini (base battaglione “Trento”) mentre il 31 ottobre è soppressa la Compagnia controcarri. Nel 1993 la brigata comprende: reparto comando e supporti tattici; reggimenti Alpini 5° e 6° (ricostituito in gennaio, base battaglione “Bassano”) e 11°; 5° reggimento artiglieria da montagna; battaglione “Edolo”, battaglione logistico “Tridentina”. Un ulteriore riordinamento riduttivo delle unità ha portato alla soppressione il 15 maggio 2001 del 5° reggimento artiglieria da montagna, seguito dalla cessione alla “Julia” del 5° Alpini, mentre il 6° reso autonomo, dipende direttamente dal COMALP come comando delle aree addestrative dell’Alto Adige. Soppresso il comando brigata, il nome della Grande Unità passa al comando di Divisione di nuova costituzione.
La brigata Taurinense discende dal 1° raggruppamento Alpino, costituito in Torino in forza della legge 7 gennaio 1923. L’ordinamento 11 marzo 1926 determina la costituzione della 1ª brigata alpina nella quale sono inseriti i reggimenti 1°, 2°, 3° e 4° Alpini e 1° artiglieria da montagna. Nell’ottobre 1934 il comando della brigata assume la denominazione di comando superiore alpino, cui nel dicembre dello stesso anno è attribuito l’appellativo di “Taurinense” e l’indicazione numerica di 1°. Il 10 settembre dell’anno successivo viene formata la Divisione alpina “Taurinense” (1ª) strutturata su 3° e 4° reggimento Alpini e 1° reggimento artiglieria Alpina. La Divisione opera inizialmente sul fronte occidentale alpino, quindi resta in Italia e nel 1942 viene dislocata in Montenegro (Jugoslavia) dove opera nel biennio 1942-’43. Sciolta in Montenegro, per eventi bellici, nel dicembre dell’anno 1943, i superstiti sono inquadrati nella Divisione italiana partigiana “Garibaldi”. Ricostituita a Torino il 15 aprile 1952, la brigata alpina “Taurinense” ha in organico i reggimenti 4° Alpini e 1° artiglieria da montagna, una Compagnia mista genio (che si scinde poi in Compagnia genio pionieri e Compagnia collegamenti) ed un plotone comando. Alcuni reparti operativi della brigata danno vita con aliquote di personale e mezzi, ad un contingente a disposizione della Forza Mobile delle Forze Alleate in Europa, che partecipa periodicamente a particolari attività addestrative al fianco di altre unità NATO, con la denominazione di “Gruppo Tattico Aviotrasportabile“. Con la ristrutturazione dell’Esercito, il 1° ottobre 1975 l’organico della Grande Unità è modificato e comprende: reparto comando e trasmissioni, battaglioni Alpini “Susa” (erede del 3° reggimento) e “Saluzzo” (erede del 2° reggimento), gruppi artiglieria da montagna “Aosta” (erede del 1° reggimento) e “Pinerolo” (erede del 4° reggimento), una Compagnia controcarri, una Compagnia genio pionieri, il raggruppamento servizi che sciolto il 1° dicembre 1975 è sostituito dal battaglione logistico “Taurinense”. Dispone inoltre del battaglione alpini “Mondovì” (già battaglione addestramento reclute “Cuneense”) quale reparto addestrativo, e di un Reparto Aviazione Leggera (RAL). Quest’ultima Unità, costituita nel 1958, il 31 gennaio 1976 diviene 4° squadrone elicotteri da ricognizione ed è trasferito al 4° raggruppamento aviazione leggera dell’esercito “Altair” di Bolzano. Dal 1° giugno 1978 la brigata assume alle dipendenze un reparto di sanità aviotrasportabile che trae origine dal disciolto 101° ospedale da campo del battaglione logistico. Il reparto è in grado di essere prontamente impiegabile in caso di calamità naturali e può inoltre costituire unità sanitarie sia per la brigata sia per i reparti della Forza Mobile Alleata del Centro Europa. Il contingente a disposizione della Forza Mobile delle Forze Alleate in Europa, dal 1° gennaio 1986 assume la denominazione di “Cuneense” e nel suo organico sono inseriti reparti delle varie armi e dei servizi. Sempre nel 1986, dal 30 settembre la Compagnia genio pionieri diviene Compagnia genio guastatori. Modifiche organiche hanno luogo a partire dal 1991 in vista di un nuovo ordinamento per la Forza armata: il 23 marzo viene soppresso il gruppo artiglieria da montagna “Pinerolo” ed il 14 settembre il gruppo “Aosta” assume, in via sperimentale, una nuova configurazione ed il nome di reggimento artiglieria da montagna “Aosta”; la trasformazione viene sancita in data 19 settembre 1992 con la ricostituzione del 1° reggimento artiglieria da montagna. Sempre nel 1991 i reparti della brigata sono inseriti nel contingente “ITALFOR –AIRONE” che opera nel nord dell’Iraq in missione di soccorso umanitario a favore della popolazione curda. Dal 14 luglio al 24 agosto 1992 la brigata partecipa in Sardegna, nella zona di Nuoro (Barbagia), all’operazione “Forza Paris”. Nel 1992 viene ricostituito il 1° agosto il 2° reggimento Alpini (base battaglione “Saluzzo”) mentre nello stesso mese è soppressa la Compagnia controcarri; infine il 23 ottobre 1993 è nuovamente in vita il 3° reggimento Alpini (base battaglione “Susa”) e la brigata comprende: reparto comando e supporti tattici; reggimenti Alpini 2° e 3°; 1° reggimento artiglieria da montagna; battaglione “Mondovì”; battaglione logistico “Taurinense”. Reparti della Taurinense sono impegnati dal febbraio 1993 al novembre 1994, inquadrati nel contingente “Albatros”, per l’intervento umanitario dell’ONU in Mozambico nell’ambito della missione “ONUMOZ”. La brigata interviene ancora, nel corso del 1994, in Sicilia dal 10 marzo al 20 giugno per l’operazione “Vespri Siciliani”, in concorso al controllo del territorio, ed in Piemonte in novembre nelle zone colpite da violenta alluvione. Ultimamente i reparti della brigata partecipano alle missioni in Kosovo, Iraq e Afghanistan.
La brigata Orobica si costituisce il 1° gennaio 1953 a Merano e posta alle dipendenze del IV Corpo d’Armata. Alla fine dell’anno risultano formati: comando, 5° reggimento Alpini, 5° reggimento artiglieria da montagna, Compagnia trasmissioni, nucleo Compagnia genio pionieri (Compagnia dal gennaio 1954); dal 1° gennaio 1954 assume alle dipendenze anche il 22° raggruppamento di frontiera che lascerà la Grande Unità nel 1955. Successivamente vengono formati: il 1° settembre 1955 il reparto salmerie (sarà sciolto il 1° gennaio 1964); il plotone alpini paracadutisti (che il 1° aprile 1964 confluirà nella costituita Compagnia alpini paracadutisti del IV C.A.), il 1° luglio 1957 il Parco mobile (trasformato in reparto R.R.R. il 1° gennaio 1962), il 1° gennaio 1958 la Sezione Aerei Leggeri (SAL) trasformata in reparto (RAL) il 1° novembre 1964, il 1° maggio 1973 il battaglione sanità “Orobica” che il 1° maggio 1976 sarà trasformato in 1° e 2° reparto sanità e posto alle dipendenze del battaglione logistico. Per effetto della ristrutturazione dell’Esercito il 1° ottobre 1975 la brigata risulta costituita da: comando, reparto comando e trasmissioni, battaglioni alpini “Morbegno”, “Tirano”, “Edolo” e gruppi artiglieria da montagna “Bergamo” e “Sondrio”, raggruppamento servizi che il 1° maggio 1976 si trasformerà in battaglione logistico, RAL, Compagnia controcarri, Compagnia genio pionieri, battaglione alpini d’arresto “Val Chiese” che sarà sciolto il 30 giugno 1979. Il 20 gennaio 1976 il RAL viene trasferito al 4° raggruppamento ALE “Altair” ed il 23 ottobre 1989 si scioglie il gruppo “Sondrio”. Con il riordinamento della Forza armata, il 22 luglio 1991 la brigata viene soppressa.
La brigata Cadore inizia a costituirsi a Belluno il 1° dicembre 1953 con il concorso di reparti già esistenti. I reggimenti che ne fanno parte vantano un passato di valore, inquadrati in Grandi Unità disciolte al termine della 2ª guerra mondiale: 7° reggimento Alpini (già della Divisione alpina “Pusteria”) e 6° reggimento artiglieria da montagna (già della Divisione alpina “Alpi Graie”). L’organico viene completato con un plotone comando, una Compagnia genio pionieri e una Compagnia collegamenti. Nel 1957 riceve un battaglione alpini da posizione che diviene il 12 settembre 1958 XIX battaglione alpini da posizione. Con la ristrutturazione dell’Esercito il 12 novembre 1975 la brigata comprende: reparto comando e trasmissioni, battaglioni alpini “Feltre” (erede del 7° reggimento), “Pieve di Cadore” e “Belluno”, gruppi artiglieria da montagna “Lanzo” (erede del 6° reggimento) ed “Agordo”, Compagnia alpini d’arresto “Val Cismon”(trasferita al battaglione “Val Brenta” il 1° novembre 1976), una Compagnia controcarri, una Compagnia genio pionieri, battaglione logistico “Cadore”. Il 27 marzo 1991 viene soppresso il gruppo “Agordo” mentre il 5 settembre 1992 il “Belluno” diviene il 16° reggimento Alpini. Sempre nel 1992 il “Feltre”, il “Pieve di Cadore” e il “Lanzo” divengono rispettivamente 7° e 12° reggimento Alpini e 6° reggimento artiglieria da montagna, mentre viene soppressa la Compagnia controcarri. Nel periodo luglio-ottobre 1994 la brigata opera in Sicilia nel quadro dell’ operazione “Vespri Siciliani”, in concorso al mantenimento dell’ordine pubblico. La brigata viene sciolta nel 1997.

Maurizio Ruffo

33 commenti:

  1. Ciao Tomaso oggi sì hai trovato la forza di scrivere un po',così passiamo il tempo anche noi imparando un po' di storia,un abbraccio Tiziano

    RispondiElimina
  2. Ora mi metto a leggere quanto ci hai donato ma prima di tutto un augurio grandissimo perchè ti rimetta presto in forze.
    Un abbraccio grande e un grazie per la condivisione
    Pinuccia

    RispondiElimina
  3. Mi dispiace che non stai bene, Tomaso :( Beccato anche tu dall'influenza? :(
    Guarisci presto, mi raccomando!! Un abbraccio

    RispondiElimina
  4. Ciao carissimo mi spiace tu non stia bene, spero tu ti rimetta presto in forze. We vecio alpin in gamba me racomando, su col moral :-)
    buona giornata
    enrico

    RispondiElimina
  5. non so se te l'ho detto ma ho due fratelli che hanno fatto gli alpini, uno nato nel 47 e uno nel 51.
    quindi ne ho sempre sentito parlare in casa, se non sbaglio fecero di naia 18 mesi.
    ciao, Tomaso caro, rimettiti in fretta!

    RispondiElimina
  6. Ciao Tomso , mi dispiace per la tua situazione, spero che si risolva prima possibile, sarai un po' nervoso, interessante la tua storia e ben documentata,complimenti, bei ricordi, devi averne passate e viste di tutti i colori,grazie per la foto che hai condiviso, , ciao auguroni a presto rosa buona domenica

    RispondiElimina
  7. Molto interessante questo pezzo di storia Tomaso.
    Ti auguro vivamente di riprenderti al più presto. Un abbraccio.

    RispondiElimina
  8. Ho letto con piacere la storia che hai scritto. Rimettiti presto e mandaci sempre i tuoi post così interessanti.

    RispondiElimina
  9. Nella Julia ci fu da artigliere durante la guerra il mio amato suocero. Negli Alpini nel primo conflitto mondiale mio nonno paterno. E negli Alpini a Udine nel 1975/76 mio fratello ..
    In bocca al lupo, Tomaso!

    RispondiElimina
  10. Forza Tomaso, rimettiti in fretta! Un grande abbraccio dal tuo amico Roberto.

    RispondiElimina
  11. Tomaso, riposati e non affaticarti.
    Noi ti aspetteremo. Ciao Alpino!

    RispondiElimina
  12. Tomaso grazie per quanto ci hai donato anche se stai poco bene.
    Ora però riposati, riprendi forze, ti aspetto presto e ti abbraccio forte forte:))

    RispondiElimina
  13. ciao Tomaso
    il piede continua a darti fastidio?
    Mi spiace molto,spero che passi in fretta!
    Un abbraccio e buona serata
    Lu

    RispondiElimina
  14. Riprenditi presto e torna in gamba com'eri che noi siam qui a leggerti.
    Mio nonno era stato nella Julia e l'anno scorso qui a Torino abbiamo avuto l'invasione commovente degli alpini con i loro canti, le loro battute.
    Pensa che c'era una squadra con le magliette tutte uguali con la scritta: "Il vino è il nemico dell'uomo, chi fugge davanti al nemico è un vigliacco", spero di averti fatto sorridere.
    Buona domenica

    RispondiElimina
  15. augurissimi di pronta guarigione... adesso vado a leggere il tuo lunghissimo post
    Un abbraccio
    nonnAnna

    RispondiElimina
  16. Già il fatto di scrivere tanto, la dice lunga sulla tua volontà di rimetterti al meglio e al più presto.
    Anche il mio papà era un alpino, ha combattuto in Val D'Aosta.
    Mi è piaciuto molto il reportage che hai fatto, è bello tramandare delle notizie così importanti, grazie.
    Ti auguro una perfetta guarigione e ti auguro una buona domenica.
    Mandi

    RispondiElimina
  17. Ciao carissimo,
    è appena passata l'una di notte, ma DOVEVO passare dal mio Tomaso per un abbraccio e per i miei migliori auguri di una veloce e completa ripresa...
    ...ti sono vicina!

    M@ddy

    RispondiElimina
  18. riprenditi presto Tomaso! anche mio papà è un alpino: sono particolarmente legata a voi!
    baci Baci

    RispondiElimina
  19. Tomaso, come stai?
    Spero che tu stia meglio...mi manchi! :-)

    RispondiElimina
  20. Gli Alpini sono sempre stati un corpo speciale circondato da un fascino particolare. Già le loro bellissime canzoni evocano un tempo di solidarietà e di malinconia.

    RispondiElimina
  21. Buona domenica caro Tomaso, riguardati e rimettiti presto!
    grazie per questa pagina di storia che tornerò a leggermi con calma. Volevo solo salutarti.
    Un abbraccio

    RispondiElimina
  22. Tomaso, aspettando che tu ti rimetta, leggerò la storia degli Alpini.
    Un abbraccione!!!
    Cristiana

    RispondiElimina
  23. Ciao caro Tomaso rimettiti presto, ti aspettiamo con affetto.
    Un bacio grosso.

    RispondiElimina
  24. Magari ripasso per leggere quanto hai pubblicato sugli alpini: è indubbiamente interessante ma ora ho poco tempo.. ma voglio lascirti subito il mio augurio perché prestissimo tu torni in perfetta forma..mi spiace sapere che non stai del tutto bene. Cerca di riguardarti e poi, tutto sarà come e meglio di prima. Un abbraccio grande grande ..a presto

    RispondiElimina
  25. Ciao Tomaso, mi spiace per il tuo malessere spero che ti rimetti in forze al piu'presto.un abbraccio nonna gianna

    RispondiElimina
  26. Spero che tu guarisca presto caro Tomaso. Intanto ti lascio un abbraccio e un grazie per aver condiviso con noi questa storia!
    Miky

    RispondiElimina
  27. Caro Tommaso, riguardati e guarisci presto... mi raccomano.
    Grazie per questa pagina di storia.
    Buona settimana

    RispondiElimina
  28. Grazie per questo bel post;rimettiti in salute al più presto!

    RispondiElimina
  29. Carissimi amici e amiche, eccomi per ringraziarvi in massa del pensiero che avete sempre per me.
    Credo che posso affermare che il peggio è passato, sicuro che la debolezza non manca credo che sia solo quella sia abbondante ma vedrete che la mia volontà è grande devo pensare che molto vicino c è un anniversario da affrontare e spero di essere in forma per allora.
    Vi lascio ringraziandovi nuovamente con sincero affetto.
    Tomaso

    RispondiElimina
  30. Spero si risolva tutto in breve tempo!!! Ti faccio tantissimi auguri di pronta guarigione!!!

    RispondiElimina
  31. Ciao
    Evviva gli alpini.
    Sai un po' di anni fa qua a Cremona c'è stato il raduno degli alpini.....è stato bellissimo.

    RispondiElimina

Benvenuti qui cari amici e amiche, se poi volete lasciare anche solo un saluto, sarà sempre molto gradito. vi ringrazio con un sorriso:-)